Articoli con tag solidarietà

ATAF, la Lotta continua. Nessuno sciopero è illegittimo!

atafATAF, la Lotta continua. Sciopero  ad oltranza e assemblea permanente.

Oggi, 5 dicembre,  abbiamo sfilato a fianco dei lavoratori ATAF che sono entrati in sciopero – per la decima volta quest anno – contro la privatizzazione, lo spacchettamento di Ataf gestioni e la disdetta unilaterale dei contratti integrativi aziendali. Oggi la città di Firenze è stata teatro della messa in campo da parte dei lavoratori di forza e determinazione; essi hanno infatti espresso con i fatti oltre che a parole come la solidarietà e la connessione  con altri settori (dagli studenti, ai lavoratori anche di altre categorie, alla cittadinanza) da forza e determinazione alle lotte di tutti. Infatti oggi a Firenze non c’erano soltanto i dipendenti ATAF in piazza, ma anche i lavoratori dell’ ATAC di Roma e dell’ AMT di Genova, del comune di Firenze, dell’ospedale di Careggi, studenti medi ed universitari. Prosegui la lettura »

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SOLIDARIETA’ AGLI ARRESTATI: LOLLO E SIMO LIBERI!

Qui di seguito la versione definitiva del comunicato dei compagni di Milano dell’Assemblea di Scienze Politiche. Solidarietà agli arrestati: Lollo e Simo liberi!

NESSUNO MOSTRO DA SBATTERE IN PRIMA PAGINA: FUORI I COMPAGNI DALLE GALERE! 

 

COMUNICATO IN SEGUITO AGLI ARRESTI DEL 4 SETTEMBRE

Il 4 settembre, uno studente e un ex studente di Scienze Politiche, appartenenti all’Assemblea di Scienze Politiche, sono stati arrestati con l’accusa di aver preso parte ad una rissa avvenuta a Febbraio durante una festa in Statale.

Da subito si è scatenata la gara dello “sbatti il mostro in prima pagina”: feroci picchiatori, barbari, belve, questi sono gli appellativi usati dai media per i due arrestati.

Non è nostra intenzione prestarci all’uso strumentale che è stato fatto dai giornali e dalla questura su una vicenda che non ha alcun contenuto politico. Non è un caso, infatti, che su tutte le testate venga sottolineata la partecipazione dei due all’interno del movimento studentesco (proprio alla vigilia del nuovo anno accademico) e del movimento No Tav. Non è un caso che l’inchiesta sia condotta dal pm Basilone – lo stesso che ha firmato gli arresti per resistenza dopo lo sgombero della ex Cuem in Statale – e dal procuratore Romanelli, capo del Quarto Dipartimento Antiterrorismo.

Nel mese di Agosto i vertici dell’università hanno chiuso lo spazio occupato della libreria ex- Cuem, approfittando dell’assenza degli studenti nel periodo estivo. Ora, il tentativo è quello di delegittimare qualunque studente, o gruppo politico, che all’interno delle facoltà si opponga al processo di ristrutturazione e di aziendalizzazione dell’università, contro lo smantellamento del diritto allo studio che penalizza gli studenti meno abbienti. Il lavoro che portiamo avanti a scienze politiche parte infatti dall’esigenza di riappropriarci di ciò che ci viene tolto riforma dopo riforma, da governi di ogni risma; e non solo come studenti, ma anche come studenti-lavoratori colpiti da continui attacchi a diritti e salario.

1074329_602240643149294_642173920_oRiappropriazione e forme di organizzazione – come la condivisione gratuita di libri in pdf contro il caro-libri, pranzi sociali, riapertura di spazi utili agli studenti ma tenuti chiusi, questo, insieme alla costante solidarietà ai lavoratori della statale- hanno caratterizzato da sempre le nostre attività in facoltà. La nostra critica ad un’università subordinata alle esigenze del mondo imprenditoriale, a scapito dei diritti, si scontra quindi con gli interessi della classe dirigente, che sempre in misura maggiore necessita di luoghi di formazione funzionali alla creazione di lavoratori precari e ricattabili. Con i discorsi, le assemblee, le mobilitazioni, ci siamo costruiti dentro le mura della facoltà una legittimità basata appunto sulla concretezza delle critiche che portiamo, proprio perché partono dalla condizione e dai bisogni degli studenti. Tentano quindi un attacco ai fianchi, a cui semplicemente risponderemo proseguendo le nostre lotte.

Non sono bastati gli sgomberi degli spazi occupati all’interno degli atenei, le commissioni disciplinari ad hoc, le cariche, né tanto meno gli arresti; nelle facoltà esistono ancora luoghi, fisici o meno, con i quali gli studenti tentano di opporsi ad un’università sempre più asservita alle imprese e alle logiche del profitto.

L’anno scorso abbiamo visto numerosi studenti impegnarsi attivamente nella lotta contro queste strategie e le azioni di solidarietà sono state molteplici in tutto il Paese.

Per questo, rimarcare l’attivismo politico dei due studenti arrestati è funzionale a isolare queste stesse lotte, e fare terra bruciata intorno a chi rivendica i propri diritti e si riappropria di quanto gli spetta.

Giornalisti, politici e magistrati pretendono di giudicare l’operato politico dell’Assemblea di Scienze Politiche attraverso un evento che si presta a facili strumentalizzazioni. Tutto questo perchè impossibilitati a farlo sui contenuti espressi in tutti questi anni. Contenuti che tanti studenti con la loro partecipazione hanno sostenuto. A questi ultimi lasciamo un giudizio scevro dalla propaganda politica propinata da giornali e questura.

Per chi volesse esprimere la propria vicinanza:
Minani Lorenzo Kalisa e Di Renzo Simone
Casa Circondariale di Milano San Vittore Piazza Filangeri 2, 20123 – Milano

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Solidarietà a* compagn* del Newroz di Pisa! Estendere la solidarietà, rilanciare la LOTTA!

578706_427246830647234_679330500_nCome collettivo politico di scienze politiche di firenze esprimiamo massima solidarietà ai compagni e le compagne dello spazio antagonista Newroz di Pisa e a tutti i compagni e le compagne colpite da vili attacchi incendiari nell’ultimo mese.

 E’ di poco tempo fa la notizia dell’incendio (anche qui di mano “ignota”) del CSA Vittoria di Milano .

 Le mani saranno ignote, ma a noi sembra fin troppo palese chi possano essere i mandanti di questi attacchi. Sono gli stessi i cui interessi, soprattutto in questa lunga fase di crisi del capitale, mirano alla repressione, a braccetto con questure, istituzioni e piccoli/grandi padroni, di qualsiasi forma di autorganizzazione delle lotte che vivono sui territori: dalle lotte per il diritto all’abitare e alla mobilità a quelle per i diritti sul posto di lavoro e contro lo sfruttamento, le speculazioni e vecchi/nuovi fascismi.

 Alla repressione si risponde estendendo la solidarietà e rilanciando le lotte sui territori.

Solidarietà ai/lle compagni/e del csa Vittoria e dello spazio antagonista Newroz.

Solidarietà a tutti/e i/le compagn/e represse.

COLLETTIVO POLITICO SCIENZE POLITICHE

Di seguito il comunicato dei compagni del CSA Vitoria di Milano e del Newroz di Pisa. Prosegui la lettura »

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SOLIDARIETA’ AI CONDANNATI PER I FATTI DEL 15 OTTOBRE 2011!

15_ottobre_2011_roma_01Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai compagni condannati in primo grado a 6 anni per gli scontri del 15 Ottobre 2011. Il reato che viene loro contestato è il fascista “devastazione e saccheggio”, inserito durante gli anni del Ventennio mussoliniano per reprimere il dissenso politico e sociale, e sempre riesumato dalla magistratura per combattere quelle spinte sociali presenti in giornate come il 15 ottobre, così come nelle giornate del G8 di Genova del 2001. Queste condanne assumono oggi una particolare carica repressiva, utilizzata come deterrente verso tutte quelle soggettività sociali che, costrette a subire sulla propria pelle le misure di austerità, si ribellano in maniera conflittuale allo stato di cose presenti. Non possiamo non riconoscere la natura prettamente politica, classista e autoritaria di questi provvedimenti, che portano anni e anni di galera a chi lotta, mentre gli assassini in divisa e i torturatori di Stato ( vedi Bolzaneto) vengono promossi, assolti o condannati a pene ridicole. Pensiamo che nel momento in cui le contraddizioni di questo sistema esplodono ovunque in maniera sempre più netta, non dobbiamo lasciarci intimidire e dividere nei soliti schemi di “manifestanti buoni e cattivi”, ma rispondere con la massima compattezza e determinazione nella solidarietà, consci che il miglior modo di esprimere la nostra vicinanza è proprio quello di portare avanti le lotte di ogni giorno contro sfruttamento, guerra e disuguaglianze.

LIBERI TUTTI E TUTTE!

 Collettivo Politico*Scienze Politiche

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LIVORNO NON SI PIEGA: CONTRO LA REPRESSIONE LA LOTTA SI FA SEMPRE PIÙ DURA!

Interrompendo i battibecchi generati dal “falso” evento delle primarie del Pd e le prime giornate di shopping natalizio, domenica 2 dicembre un corteo di 1000 persone ha attraversato il centro di Livorno per reagire contro le angherie poliziesche dei giorni precedenti. Venerdì 30 novembre una folla di studenti, precari, disoccupati e lavoratori in lotta come le lavoratrici di Sodexo di Pisa si era ritrovata alle porte del Terminal Crociere per contestare Bersani e tutto ciò che rappresenta: le politiche di un centro-sinistra totalmente devoto alle manovre lacrime e sangue del neonato governo tecnico Monti, favorevole alla Tav e complice del clima di miseria sociale e repressione politica di questo paese. Un partito che nonostante la pretenziosa dichiarazione riguardo ad un “vento di cambiamento” in occasione del recente teatrino elettorale non ha mai cambiato direzione ed è sempre stato al servizio del padrone. Ad accogliere i manifestanti c’era schierato un reparto in assetto anti-sommossa che non ha esitato a caricare a freddo per più volte tutti coloro che si trovava davanti, provocando decine di feriti e contusi. Il giorno dopo è stato indetto un nuovo presidio per denunciare le violenze subite il giorno prima e il clima repressivo nazionale, in solidarietà con i compagni colpiti dall’ultimo attacco repressivo contro i No Tav. Ancora una volta, alla fine del presidio itinerante, nel momento in cui si trovavano in Piazza Cavour , i manifestanti hanno assistito all’arrivo improvviso della celere, che dopo minacce e insulti ha effettuato l’ennesima carica a freddo con un accanimento brutale che ha travolto anche i passanti, interrotti nella loro passeggiata pomeridiana: due persone sono finite all’ospedale e decine di persone sono rimaste ferite. La risposta dei compagni non ha tardato a farsi sentire: il corteo partecipato di domenica, dopo due giorni di soprusi polizieschi, è stato espressione della rabbia popolare, della rabbia di chi a fronte delle mille ingiustizie di questo sistema non si arrende!

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Il filo rosso della solidarietà da Firenze alla Grecia: con i compagni condannati per i fatti di via della scala, a fianco degli antifascisti greci. Uniti contro il fascismo!

Il 15 novembre 2012 il Tribunale di Firenze ha emesso la sentenza di condanna contro 11 antifascisti fiorentini: 8 mesi per tentate lesioni. Questi i fatti: nel 2009 un compagno viene arrestato, accusato di aver messo un petardo all’agenzia delle entrate, ed altri 10 vengono perquisiti accusati di aver cercato di impedire scorribande dei fascisti nel centro di Firenze il 23 maggio del 2009. Attentato con finalità di terrorismo, gruppi pronti a fare azioni violente, così, con la gran cassa dei giornali, viene presentata l’ennesima inchiesta contro compagni del movimento, nel tentativo di isolare e reprimere. A tre anni di distanza, con la sentenza di ieri, non passa comunque un teorema accusatorio che è costato al compagno Mannu un mese e mezzo di carcere a Sollicciano e mesi di arresti domiciliari. I motivi per cui e’ iniziata l’inchiesta, cui fu dato ampio risalto dalle veline della Digos e che hanno portato all’arresto di un compagno, non sussistono perche’ Mannu e’ stato assolto dall’accusa di aver collocato il petardo alla agenzia delle entrate. Rimangono i fatti di Via della Scala; Prosegui la lettura »

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Serata di autofinanziamento @K100 a Campi

cena ore 21

per info e prenotazioni: colpol@inventati.org

a seguire live music con

PAESE ALL’INSU’

LATTE+

L’incasso andrà a coprire le spese legali del collettivo

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Solidarietà ai lavoratori in lotta dell’IKEA di Piacenza!

Dopo i gravi fatti avvenuti durante un presidio di protesta dei lavoratori Ikea a Piacenza il 30 ottobre e l’ennesima repressione attuata dal corpo di polizia durante il presidio di solidarietà del 2 novembre, non possiamo starcene con le mani in mano!  In un regime di crisi e austerità come questo è sempre più evidente come la classe padronale al potere sia disposta a tutto pur di difendere i propri interessi, SOPRATTUTTO  a costo di calpestare i diritti delle classi sociali più deboli.

SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI IN LOTTA DELL’IKEA DI PIACENZA E A CHI LOTTA PER I PROPRI DIRITTI SUL POSTO DI LAVORO!

Riportiamo un breve riassunto dal sito del collettivo Clash City Workers e rilanciamo il volantinaggio fuori dall’IKEA!

“Da tre settimane va avanti la lotta dei lavoratori del Consorzio Gestione Servizi (CGS), in appalto presso l’IKEA di Piacenza. In questo lasso di tempo si sono susseguite iniziative di protesta, da scioperi a blocchi delle merci, per ottenere il rispetto dei più elementari diritti dei lavoratori. Ma si tratta di una lingua, quella dei diritti, che IKEA non conosce e non vuole conoscere. Ha scelto la strada del muro contro muro, spingendo le cooperative cui dà l’appalto ad applicare misure punitive nei confronti di quegli operai che si sono resi “colpevoli” di alzare la testa e di lottare per migliorare le condizioni di lavoro. Le forze di polizia si sono mostrate una volta di più completamente allineate alle posizioni dell’azienda ed anche stamattina hanno picchiato e manganellato i lavoratori riuniti in presidio dinanzi ai cancelli del colosso svedese.

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Solidarietà agli imputati del processo al movimento fiorentino.

Giovedì 25 ottobre si è svolta presso il Tribunale di Firenze l’udienza preliminare del Processo contro il Movimento fiorentino dopo lo slittamento del 14 giugno scorso.
Dopo le 35 misure cautelari tra arresti e obblighi di firme imposte dal GIP lo scorso anno, ora il giudice per l’udienza preliminare ha deciso di rinviare a giudizio 85 imputati su 86, fissando la prima udienza del I grado per il 3 maggio 2013.
Rimane quindi in piedi l’accusa di associazione a delinquere che, se da una parte è un capo d’imputazione contestato “soltanto” a 7 degli ormai 85 imputati, dall’altro è l’accusa che continua a tenere in piedi questo maxiprocesso e assieme tutta la montatura giudiziaria. Altro elemento da non sottovalutare, anch’esso per il dato politico che sottintende, è la costituzione delle parti civili: enti pubblici e privati, banche, leghisti, neofascisti, digos e polizia.
Un tentativo di caricare maggiormente le richieste dell’accusa e includere direttamente nei processi penali alcuni dei soggetti che potremmo definire complici o responsabili della gestione della crisi del capitalismo, delle sue ricadute sulla vita di milioni tra lavoratori e studenti, e che per questo erano stati oggetto di contestazioni e manifestazioni.

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