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FIRENZE ANTIFASCISTA SULLA PIAZZA DEL 25 APRIL

25aprile13

Ieri in S.Spirito Firenze Antifascista ha organizzata la tradizionale piazza in occasione del 25 aprile.
Dalle ore 15.30 un continuo passaggio di persone che si sono fermate al bar, ai banchini informativi e hanno atteso i primi interventi e l’inizio del corteo. Gli interventi sono stati aperti del Partigiano “Sugo” che ha poi ceduto la parola agli studenti dei collettivi medi e universitari.
Alle 17.00 il saluto a Potente, la deposizione della corona e la partenza del corteo. Centinaia e centinaia di persone – poco ci interessa entrare nella guerra dei numeri con giornalisti e Questura, il video e le foto che seguono parlano da sole – che hanno invaso le strade di S.Frediano fino a piazza Tasso e poi per via del Leone dove il corteo ha sostato sotto la nuova occupazione e ha applaudito all’intervento dal megafono di uno degli occupanti. Infine il corteo ha fatto ritorno in S.Spirito.
A quel punto, davanti ad una piazza stracolma a prendere la parola sono stati, prima Spazi Liberati (a questo link il loro intervento http://www.youtube.com/watch?v=7etVGRFshs4) e subito dopo i lavoratori.
Uno dopo l’altro si sono alternati al microfono un operaio della Pirelli, poi un’operaia della Renault, un delegato COBAS della Ginori, un lavoratore ATAF che ha parlato a nome della confederazione COBAS, un operaio della Ex-Electrolux, una lavoratrice CUB della Sanità ed infine Riccardo Antonini, lavoratore delle Ferrovie, licenziato dall’azienda per il suo impegno per la sicurezza sul lavoro e il suo protagonismo al fianco dei familiari delle vittime della strage di Viareggio.

Chiusi gli interventi è salito sul palco il Menestrello che accompagnato da altri tre ottimi musicisti ha presentato il disco inciso in collaborazione con Firenze Antifascista con alcune delle canzoni che la Brigata Sinigaglia cantò entrando a Firenze per liberarla.
Durante l’inizio del concerto un altro intervento ha rilanciato la manifestazione organizzata per il 4 maggio da diverse realtà del territorio: una piazza contro la repressione, in solidarietà con tutti i compagni e le compagne colpiti da denunce, processi e arresti per il loro impegno politico. L’accento è stato messo in particolare sul processo contro il Movimento Fiorentino, un’inchiesta costruita sull’applicazione del reato di associazione a delinquere alle lotte politiche e sociali e che prenderà il via proprio in quei giorni.

Durante la sua esibizione il Menestrello ha lasciato spazio ancora una volta a Sugo e alla lettura del saluto che Teresa Mattei, partigiana “Chicchi”, inviò alla piazza di Firenze Antifascista di qualche anno fa.
Mentre si allestiva il palco in attesa dell’inizio del concerto dei Dirty Old Band, gli ultimi due interventi della giornata: il saluto di un compagno greco che ha rilanciato alla Solidarietà Internazionale Antifascista e l’intervento di compagno che ha fatto il quadro sull’attuale situazione in Venezuela e i tentativi di destabilizzazione da parte della destra, appoggiati dagli USA e dai paramilitari, dopo la vittoria di Maduro all’ultima tornata elettorale.
A chiudere la serata la Malasurte fi-sud: il solito bagno di folla e l’ottimo epilogo di una giornata fantastica, in cui tutti coloro che hanno collaborato hanno dato l’esempio pratico di cosa voglia dire festeggiare una giornata come quella del 25 aprile fuori da una logica esclusivamente commemorativa, ma coscienti di essere i protagonisti delle lotte di oggi portatrici degli stessi valori che animarono la spinta di chi 70 anni fa scelse di non piegarsi al fascismo e scelse la clandestinità, a rischio della propria vita, per la libertà e la costruzione di una società di eguali.

 

ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Il video del corteo…200 secondo i giornali…
http://www.youtube.com/watch?v=JcRGDGUQKkI&feature=youtu.be

Alcune foto della giornata:

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PRIMA UDIENZA RIMANDATA AL 1 LUGLIO 2013, LA LOTTA NON SI ARRESTA!

SABATO 4 MAGGIO dalle 15.30 in LARGO ANNIGONI

CORTEO E CONCERTO con 

MALEDUCAZIONE ALCOLICA (ska) e BANPAY CREW (dancehall)

4maggioIl 4 maggio del 2011 a Firenze ha inizio l’operazione di polizia coordinata dal Gip Rocchi, che portava a diverse perquisizioni ed ai primi arresti nei confronti di diversi militanti del movimento. Un’inchiesta costruita sull’applicazione dell’associazione a delinquere alle lotte politiche e sociali a cui si sommava la contestazione di altri reati: manifestazione non autorizzata, resistenza, oltraggio, danneggiamento, occupazioni, in relazione alle mobilitazioni contro la presenza dei fascisti in città, contro la possibile apertura di un CIE in Toscana, a difesa della scuola e dell’università pubblica o durante manifestazioni di solidarietà nei confronti dei compagni coinvolti in altri processi.
Il 13 giugno, a seguito di diverse iniziative di solidarietà, il Gip dette il via alla seconda fase dell’operazione per un totale di 35 misure cautelari tra arresti -uno in carcere e gli altri ai domiciliari – e obblighi di firma, con ben 86 compagni sotto processo.
Esattamente due anni dopo, il 3 maggio 2013, al tribunale di Firenze è fissata la prima udienza del primo grado del maxiprocesso contro il movimento fiorentino che vede come parte attiva al fianco dell’accusa anche le cosiddette “parti civili”: digos e polizia, Confindustria, leghisti e fascisti.

Ma come già accennato questo non è l’unico processo in corso a Firenze.
Ci sono processi che riguardano le mobilitazioni contro la guerra in Libia, contro il sottoattraversamento dell’Alta Velocità e in solidarietà con la Val Susa, altri ancora per azioni e mobilitazioni antifasciste o che riguardano la lotta per il diritto alla casa, dalle occupazioni alla difesa dagli sfratti. Alcuni di questi processi hanno già visto condanne nei vari gradi di giudizio o addirittura per decreto penale, formula per la quale la condanna è emessa direttamente durante le indagini preliminari. Prosegui la lettura »

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PIAZZA SANTO SPIRITO: UN 25 APRILE DI LOTTA E RESISTENZA

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PIAZZA SANTO SPIRITO: UN 25 APRILE DI LOTTA E RESISTENZA

A partire dalle ore 15.00 musica, banchini informativi, cibo e bevande a prezzi popolari.

Alle ore 17.00 CORTEO ANTIFASCISTA per le vie del quartiere.

Al ritorno in piazza interventi dal palco e a seguire musica dal vivo con

IL MENESTRELLO
DIRTY OLD BAND – folk irlandese e musica popolare
MALASUERTE FI-SUD

Ancora una volta, questo 25 Aprile, la Firenze Antifascista sarà in Piazza Santo Spirito.

“Ricordare la Resistenza di ieri per combattere il fascismo di oggi”. Questo il significato che vogliamo dare a questa giornata. Un momento lontano da logiche solo commemorative, istituzionali e retoriche in cui ribadire insieme, giovani studenti, lavoratori, anziani, partigiani, i valori che la lotta Partigiana ci ha lasciato: Solidarietà, Internazionalismo e Lotta di classe. La lotta di Liberazione dal nazifascismo, prima con gli scioperi operai poi con la lotta armata sui monti e nelle città, fu anche lotta contro lo sfruttamento e per la costruzione di una società migliore e più giusta.

La fase storica che stiamo vivendo è segnata da una profonda crisi del sistema capitalista e sono lontani i tempi in cui le classi dominanti parlavano di uno sviluppo illimitato delle forze produttive…

Centinaia di migliaia di posti di lavoro persi, milioni di disoccupati, riforma del sistema previdenziale con impoverimento delle pensioni e innalzamento dell’età per arrivarci, tagli al settore pubblico, alla scuola, alla sanità, nuove tasse e privatizzazioni.

Le politiche di austerità sul piano economico sono accompagnate da un controllo sociale sempre maggiore e un livello repressivo sempre più stringente verso chiunque alzi la testa: assistiamo alla militarizzazione di interi territori, alle cariche della polizia e a processi ed arresti di centinaia di militanti, per non parlare poi della brutalità e della violenza poliziesca durante i fermi e nelle caserme.

Si sta verificando inoltre una ripresa dell’attività neofascista e neonazista in tutta Europa: gruppi e organizzazioni legittimati e sdoganati dalle stesse istituzioni democratiche e pronti anche al “salto di qualità” come possibile alternativa di governo in chiave nazionalista, reazionaria e ulteriormente autoritaria.
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ALCUNE VALUTAZIONI DOPO IL CORTEO ANTIFASCISTA DEL 9 MARZO

antifaschistische_aktion_florenz1Come Firenze Antifascista, viste anche le dichiarazioni sulla stampa e il comunicato di Silvano Sarti, crediamo necessario intervenire rispetto al corteo antifascista di sabato scorso. Un corteo, sottolineiamo, partecipato da circa 1500 persone, studenti, lavoratori, militanti e semplici cittadini, che hanno contrastato ancora una volta la presenza dei fascisti nella nostra città.


Il corteo è stato lanciato preparato e autofinanziato, come ormai da anni, da Firenze Antifascista, coordinamento di realtà politiche, sociali e studentesche di cui fanno parte anche diversi circoli territoriali dell’ANPI. Questi circoli hanno proposto all’ANPI Provinciale ed al suo presidente Sarti, di aderire formalmente all’iniziativa. Appare quindi sconcertante, diremmo anche ridicola oltre che in palese malafede, la ricostruzione che Sarti fa della nascita della manifestazione, sostenendo che l’ANPI provinciale ne fosse il promotore. Così come appare sconcertante che dica di aver preso la testa del corteo proprio quando sono stati i compagni di Firenze Antifascista a chiamarlo per fare un intervento in cui ha detto: “Noi non abbiamo mai cambiato nome in settanta anni. Voi siete quello che rappresenta l’antifascismo oggi”. Ma con chi pensava di parlare? Con i manifestanti di Firenze Antifascista o con il Pd-Ds-Pds-Pci? mah…
E per ultimo, sembra assurdo che sempre il Sarti si lamenti della strumentalizzazione della stampa e del fatto che non si sia parlato del corteo ma solo delle polemiche…proprio lui che si è lasciato andare a dichiarazioni indecenti…

Nella fase preparatoria del corteo era stato chiarito che non sarebbero state gradite le bandiere di quei partiti che hanno di fatto legittimato la presenza dei neofascisti nella politica italiana. Prosegui la lettura »

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RICORDARE GLI ANTIFASCISTI DI IERI, ESSERE PARTIGIANI DI OGGI

valerio_verbanoIl 22 febbraio 1980 un commando dei NAR, gruppo armato fascista, responsabile di decine di omicidi e della strage alla stazione di Bologna, uccide Valerio Verbano.

MA CHI ERA VALERIO ? Valerio è uno studente romano di 19 anni, che milita in Autonomia Operaia e che frequenta il liceo Archimede. I suoi assassini fascisti, entrati in casa, dopo aver legato i genitori, aspettano il ritorno da scuola di Valerio e, appena mette piede in casa, viene ucciso con due colpi di pistola. La sua unica “colpa” è quella di aver scoperto dei legami tra la questura e il mondo neofascista, ma soprattutto quella di lottare per un mondo migliore e per una reale giustizia sociale. Prosegui la lettura »

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OGGI COME IERI, CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

WebCorteo9marzoAnche quest’anno i neofascisti hanno convocato la loro marcetta nostalgica per ricordare i cosiddetti “martiri delle foibe”. Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 dal Governo Berlusconi, è indubbiamente diventato un appuntamento di propaganda per tutti i gruppi dell’estrema destra: l’utilizzo di avvenimenti circoscritti nello spazio e nel tempo ed estrapolati dal loro contesto, è chiaramente funzionale al tentativo di riscrivere la storia, equiparando Partigiani e repubblichini e spostando l’attenzione su un falso storico (le foibe) per cercare di coprire i crimini commessi dai fascisti sia durante il ventennio che nel dopoguerra.

Abbiamo sempre parlato dell’attualità dell’antifascismo e dei suoi valori, di quanto fosse importante la battaglia contro quel revisionismo che oggi sta diventando programma politico: non ci stupiscono quindi quelle dichiarazioni che, soprattutto in campagna elettorale, vorrebbero dipingere il fascismo come una rivoluzione che migliorò le condizioni delle classi popolari. Prosegui la lettura »

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MERITO=EQUITÀ? “PROFUMO” DI CLASSISMO… WE CHOOSE TO FIGHT!

MERITO=EQUITÀ? “PROFUMO” DI CLASSISMO…
WE CHOOSE TO FIGHT!

silenzio rabbia                         “Credo che sia un atto di grande democrazia, e’ previsto dalla Costituzioneche gli studenti debbano essere messi tutti nelle stesse condizioni,
ma devono essere capaci e meritevoli.
Purtroppo fino ad oggi nel nostro Paese questa equita’ non e’ esistita”.

Profumo, ministro dell’istruzione

E’ di pochi giorni fa la notizia della “vittoria” (ovvero un semplice rinvio al 21 Febbraio) rivendicata soprattutto da sindacati studenteschi in preda alla campagna elettorale, contro il cosiddetto Decreto Ministeriale Profumo che porterà sicuramente a ulteriori tagli e disservizi per i borsisti. Infatti il Ministro dell’Istruzione ha deciso, a pochi giorni dalle elezioni, di approvare un ulteriore decreto, che costituirà un vero e proprio cambiamento in senso peggiorativo riguardo i criteri di attribuzione delle borse di studio. E’ già da anni che in quasi tutte le Regioni si tagliano le borse di studio, ormai riservate ai pochi veramente “meritevoli”, e si spinge gli studenti a ricorrere ai “prestiti d’onore” con scarsi risultati: ciò comporterebbe l’indebitamento con istituti privati( banche, assicurazioni..) e di conseguenza l’obbligo a saldare il proprio debito appena usciti dagli studi, ovviamente se e solo se si riesce a trovare l’ennesimo lavoro precario. Inoltre il criterio di merito, introdotto già dalla prima riforma di Profumo, certamente non avvantaggia le classi più deboli della società: la logica del merito altro non è che la logica del più forte, in un orizzonte sociale nel quale le differenze di classe tra i pochi ricchi e i sempre più numerosi poveri, si fanno sempre più acute. L’uguaglianza tra gli studenti è meramente formale: i livelli di partenza in termini di bagagli di conoscenze e possibilità sono profondamente influenzati dalla situazione familiare. E’ ridicolo pensare che i tanti idonei non beneficiari, costretti magari a lavorare per mantenere gli studi, possano mantenere un livello di “produttività” pari ad uno studente a tempo pieno, solo per fare un esempio. L’equità di cui parla il Ministro è solo una mistificazione dietro cui nascondere un tentativo di perpetrare e ampliare le differenze sociali di partenza tra i vari studenti.
L’uscita dei dati del CUN sulla diminuzione degli immatricolati all’università (58.000 studenti in meno), non ha influenzato minimamente il nostro amato Ministro che pochi giorni fa è uscito con questo nuovo decreto.

Le misure previste sono infatti:

-l’impossibilità di richiedere la borsa oltre i 25 anni per la triennale, oltre i 32 per la magistrale

-per la prima richiesta, previsti criteri di merito secondo il curriculum scolastico (o meglio “portfolio”, introdotto nel precedente decreto merito)

-per richiedere le borse alla laurea magistrale gli studenti non dovranno essere più di 1 anno fuoricorso (si sa, i fuoricorso sono gli storici nemici del ministro)

-maggiori crediti annuali per i borsisti(15 crediti in più per il primo anno, 10 per gli altri)

-introduzione di tetti differenziati per la richiesta di borse di studio(14000 euro al sud, 17000 al centro, 20000 al nord)

Non ci vogliono esperti né tante parole per capire che questo decreto non sta aiutando gli studenti borsisti né andando verso una nuova università pubblica veramente accessibile a tutti! Questa manovra classista viaggia in una direzione ben precisa: un’università per poche élites “meritevoli”. Non ci stupiamo affatto delle continue riforme riguardanti l’università, tutto ciò infatti si inserisce in un unico percorso (dalla riforma Moratti alla Gelmini, dal processo di Bologna al decreto merito) che sta portando l’ università ad essere sempre più classista e a vedere sempre più accentuata la divisione al suo interno tra atenei di serie A e di serie B. Infatti questo provvedimento invita i sempre meno studenti che rispondono ai requisti di merito e produttività a iscriversi alle università del nord: il tentativo è chiaramente quello di svuotare di “meritevoli” le università del sud. La volontà è quella di far diventare un privilegio per pochi quello che dovrebbe essere invece un diritto per tutti nel tentativo di ridurre sempre di più il numero degli studenti e non saranno certo le mediatiche proteste in funzione elettorale né le continue lamentele e preghiere al Presidente o Ministro di turno a cambiare questo, come tutti gli altri, sacrifici necessari. Siamo convinti che non saranno le elezioni né tanto meno un governo di centrosinistra o di centrodestra a cambiare la politica lacrime e sangue portata avanti dal precedente governo POLITICO Monti.
Pretendiamo un diritto allo studio che possa realmente sostenere gli studenti attraverso un’università pubblica, gratuita e accessibile a tutti e un trasporto pubblico, gratuito e di qualità.La nostra risposta a tutto ciò sarà sempre la stessa: la lotta come strumento per cambiare questa riforma, l’università, la società e soprattutto questo sistema di cose presenti.

NO AL DECRETO PROFUMO SULLE BORSE DI STUDIO!
PER IL DIRITTO ALLO STUDIO E ALLA MOBILITA’!
I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO !

Collettivo Politico * Scienze Politiche
Das – Dimensione autonoma studentesca Siena
Collettivo Aula R Pisa

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Antifascismo militante contro casapound: chiudere i loro covi, ORA!

firenze antifascistaNella mattinata di sabato 19 gennaio alcune decine di antifascisti hanno effettuato un volantinaggio nellazona di Piazza Alberti distribuendo centinaia di volantini ai passanti e ai commercianti della zona, lasciandoli sulle macchine parcheggiate e nelle cassette della posta dei residenti perché tutti fossero messi al corrente del sostegno che l’Agenzia di Viaggi “Senza Confini srl” di Piazza Alberti 8 sta dando a Casa Pound Firenze essendo l’azienda di famiglia di Saverio di Giulio, responsabile fiorentino dell’organizzazione neofascista, e avendo aderito per prima all’iniziativa “Economia Legionaria” promossa proprio dai neofascisti. Di seguito il testo del volantino.

L’AGENZIA DI VIAGGI “SENZA CONFINI” SOSTIENE CASAPOUND, IL GRUPPO NEOFASCISTA DI CUI FACEVA PARTE GIANLUCACASSERI, L’ASSASSINO CHE UCCISE IL 13 DICEMBRE 2011 SAMB MODOU E DIOP MOR. Abbiamo appreso dal sito internet di Casa Pound Firenze e da un manifesto da loro pubblicato che alcuni esercizi commerciali della Provincia di Firenze, avrebbero dovuto far parte del progetto “economia legionaria” promosso da questa organizzazione neofascista, i cui militanti, dediti ad atti di squadrismo contro militanti di sinistra, omosessuali e stranieri, si dichiarano fieramente “fascisti del terzo millennio”; la stessa organizzazione di cui faceva parte Gianluca Casseri, autore degli omicidi di Piazza Dalmazia e San Lorenzo del 13 Dicembre 2011. Prosegui la lettura »

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18 GENNAIO H 15.00 POLO DI NOVOLI PRESIDIO CONTRO IL GOVERNATORE DI BANKITALIA, VISCO

visco

PRESIDIO CONTRO LA PRESENZA DEL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA IGNAZIO VISCO

VENERDI’ 18 GENNAIO, ORE 15, POLO DELLE SCIENZE SOCIALI, EDIFICIO D6

Il governo Monti è stato chiaramente un’espressione di industriali, banchieri e gruppi di pressione, ovvero di quegli attori che da sempre hanno un ruolo cruciale nell’attuazione delle politiche antisociali e nella gestione delle “crisi sistemiche” del capitalismo.
In tutto questo,
Bankitalia ha ricoperto e ricopre sicuramente un ruolo non secondario: nata come banca centrale controllata dallo Stato, viene poi aperta ai soggetti privati con il D.P.R. 12 dicembre 2006,modificando lo statuto ed eliminando la norma che stabiliva che la maggioranza delle quote di partecipazione al suo capitale fosse in mano statale. Oggi il 94% di Bankitalia è in mano a banche commerciali private (tra cui Intesa san Paolo col 30% e Unicredit col 22%).

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