Archivio per la categoria ANTIFASCISMO

8-9 Settembre 2012: Firenze Antifascista in Fontesanta

BRIGATA SINIGAGLIA SEMPRE PRESENTE!

C’è chi decise di tradire mettendosi al servizio dell’occupante nazista e di repubbliche fantoccio complici dei peggiori eccidi che la nostra storia ricordi, di torturare, di sparare dai tetti della nostra città contro civili inermi. C’è chi decise di combattere per la libertà e la giustizia, per l’uguaglianza, in clandestinità, nelle città come nei boschi, convinto che solo assumendosi il peso della lotta si può sperare, oggi come ieri, in una società migliore.
Abbiamo raccolto il loro testimone e al loro fianco continueremo a camminare verso la libertà.

Fontesanta 8 settembre 2012
Dalle ore 15.00 camminata sui sentieri partigiani, racconti…
Dalle ore 20.00 cena con grigliata
Dalle ore 21.00 spettacolo teatrale
A seguire canti di lotta con la Banda K100

Fontesanta 9 settembre 2012
Dalle ore 12.30 pranzo della Brigata Sinigaglia
A seguire canti popolari e di lotta con Il menestrello

Tutte le iniziative si svolgeranno alla casina di Fontesanta: da San Donato in Collina (Bagno a Ripoli) seguire a destra per Parco di Fontesanta.
Per info e prenotazioni: fontesanta@inventati.org

Antifascisti/e, Parenti e Partigiani della Brigata Sinigaglia


 

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Riapre Casapound a Firenze: i complici di Casseri a due passi dalla questura (e un nostro breve dossier)

Il killer fascista Gianluca Casseri di Casapound Pistoia (nella foto col maglione rosso) colui che il 13 dicembre uccise Samb Modou e Diop Mor ferendo altri tre ragazzi, era presente già nel 2009 al polo di Novoli  in compagnia di altri esponenti di Casapound, quando provarono ad effettuare un volantinaggio. Si distinguono chiaramente il responsabile provinciale fiorentino Saverio Di Giulio (rasato, di spalle, col cappotto nero) e quello regionale Fabio Barsanti(accanto a Casseri, giacca di pelle, con le mani in tasca). Di seguito, qualche considerazione e altre foto che testimoniano la palese appartenenza di Gianluca Casseri a Casapound e, di conseguenza, la complicità dell’organizzazionene fascista Casapound nell’omicidio di Samb Modou e Diop Mor, a differenza di quanto da loro affermato.

Saverio Di Giulio (a destra, cappotto nero, mani in tasca e occhiali in testa) e Gianluca Casseri, che guarda verso di lui sorridendo. Fabio Barsanti rimane nella parte sinistra della foto, con gli occhiali neri ed il giubbotto di pelle

Mentre Firenze Antifascista è impegnata in una giornata in ricordo di Samb Modou e Diop Mor, i due ragazzi uccisi dal neofascista di Casapound Gianluca Casseri, e in solidarietà agli antifascisti sotto processo, Casapound Firenze apre la sua nuova sede a due passi dalla questura.

La nostra giornata di piazza è il frutto di un dibattito sviluppatosi negli ultimi mesi fra varie realtà del territorio che ha portato alla creazione di una mostra sulla strage di Piazza Dalmazia e sui legami e le coperture dei fascisti nella nostra città. Questa è Firenze: se da un lato gli antifascisti sono costretti a subire perquisizioni denunce e condanne, ai fascisti viene sempre più data agibilità e la possibilità di aprire nuove sedi.

Di seguito una foto che dimostra in modo inconfutabile quanto da noi affermato Prosegui la lettura »

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7 luglio: Giornata antifascista @ CPA-Fi sud

Per ricordare Samb Modou e Diop Mor, contro il fascismo, in solidarietà con gli antifascisti sotto processo.
Sabato 7 luglio @ CPA-Fi Sud

15.00 inizio del torneo di calcio a 5
17.30 presentazione della mostra “FUORI I FASCISTI DA FIRENZE!” a cura di Firenze Antifascista. Interverrà Cristiano Armati, scrittore, casa editrice Red Star.
19.30 finali del torneo di calcio a calcio a 5; esibizione di boxe della Palestra Popolare
21.00 cena popolare
22.00 Invisibili spettacolo teatrale di e con Mohamed Ba
23.00 concerto dal vivo con I.D.P. Maleducazione Alcolica e Malasuerte fi-sud

Per tutta la giornata distribuzione di materiale informativo, musica e bar.

Il 13 Dicembre dello scorso anno Casseri, militante neofascista di Casa Pound, uccideva Samb Modou e Diop Mor ferendo gravemente altri tre senegalesi. Sin da subito le istituzioni cittadine si schieravano al fianco della Comunità Senegalese lanciandosi in promesse e dichiarazioni che per molti in quei momenti rappresentarono le uniche speranze alle quali aggrapparsi.

Il 17 Dicembre, mentre Firenze con un corteo di oltre 20.000 persone dimostrava la sua sincera vicinanza alla Comunità Senegalese, amministratori e politici facevano a gara per farsi fotografare mentre Prosegui la lettura »

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Il 25 aprile 2012 in piazza s.spirito

Dalle ore 15 in piazza s.spirito con musica, cibo e bevande a prezzi popolari.

Alle ore 17  CORTEO UNITARIO ANTIFASCISTA

A seguire musica con Menestrello, Ivanoska e Visibì

QUI lo spot radiofonico della giornata

DI SEGUITO LE FOTO DELLA GIORNATA

FIRENZE È ANTIFASCISTA

Il 25 Aprile la Firenze Antifascista sarà in piazza per rendere omaggio a “la meglio gioventù”, quella che di fronte al fascismo scelse di non chinare la testa, di arruolarsi nelle Brigate Partigiane sulle montagne o nelle SAP, nei GAP nelle fabbriche e nelle città.

Combattere il fascismo vuol dire comprenderne le cause storiche, riconoscere il suo continuo ripresentarsi in forme diverse e raccogliere l’insegnamento della Resistenza Antifascista: prima di tutto il fascismo è figlio del Capitale e questo non avrà remore ne’ esitazioni nel rimetterlo in campo quando la fase storica lo richiederà.

A riconoscerlo furono sin da subito quei partigiani che vedendo aguzzini, collaborazionisti e torturatori girare indisturbati, gerarchi fascisti riciclarsi negli apparati del “nuovo Stato democratico”, decisero che la Resistenza non avrebbe dovuto cessare con il 25 Aprile.

A distanza di quasi 70 anni possiamo dire che avevano ragione!

A dircelo è la storia di questo paese, le stragi di stato, le bombe sui treni e nelle piazze, i tentativi di golpe, i legami tra neofascisti e servizi segreti.

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31 marzo: giornata in ricordo dell’eccidio di Campo di Marte

RICORDARE LA RESISTENZA DI IERI COMBATTERE IL FASCISMO DI OGGI

Il 31 marzo alle ore 14.00 fino alle ore 21.00 ai giardini di Viale Malta

Il 22 marzo cade il 68esimo anniversario dell’eccidio di Campo Marte. Quel giorno del 1944, 5 contadini mezzadri poco più che ventenni, del Mugello, Antonio Raddi, Guido Targetti, Leandro Corona, Ottorino Quiti, Adriano Santoni, furono fucilati perché accusati dal regime fascista di aver disertato la chiamata di leva. I 5 furono arrestati e condotti nella zona popolare di Campo Marte dove ad attenderli trovarono il plotone d’esecuzione e alcune centinaia di loro coetanei costretti dal regime fascista ad assistere affinché l’evento fosse per loro un monito indelebile. L’esecuzione fu terribile tanto che addirittura alcuni soldati del plotone esitarono mancando i ragazzi condannati oppure ferendoli senza ucciderli: fu Mario Carità, il torturatore fascista di Villa Triste, a freddarli con un colpo alla testa.
Da vent’anni ormai il revisionismo storico portato avanti da partiti, mass media e istituzioni, in nome di una falsa pacificazione nazionale, tenta di riabilitare il fascismo, recuperando in chiave nazionalista e strumentalizzandolo, il falso mito delle foibe; equiparando i repubblichini ai partigiani e screditando figure simboliche della Resistenza come Bruno Fanciullacci, Giuseppe Martini (“Paolo”) e altri gappisti fiorentini.

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Ennesima aggressione fascista ad Ostia: chiudiamo Casapound e tutti i covi fascisti

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio si è verificata l’ennesima aggressione neofascista messa in atto da Casapound ai danni di compagni che stavano affiggendo manifesti per il corteo “Costruire l’altra Ostia” di questo sabato. Naturalmente le forze dell’ordine e i media hanno anche stavolta tentato di manipolare l’accaduto parlando di rissa tra opposti estremismi, riducendo il tutto a un problema di ordine pubblico (17 i compagni portati in commissariato e denunciati dalla polizia). Nella realtà, inutile ribadirlo, sappiamo benissimo come il ruolo dei gruppi di fascisti del terzo millennio sia funzionale al potere dello Stato per reprimere il dissenso e più in generale qualunque forma di alternativa culturale e sociale, specialmente in una fase come questa, in cui si manifestano chiaramente le contraddizioni del sistema di fronte alla crisi che sta vivendo. L’aggressione è il classico esempio di attacco squadrista con tanto di caschi e spranghe:  alcuni compagni sono anche finiti all’ospedale.

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Solidarietà agli antifascisti massesi

Solidarietà agli antifascisti massesi aggrediti da fascisti e polizia sabato scorso.

RICORDARE LA RESISTENZA DI IERI, COMBATTERE IL FASCISMO DI OGGI!

Collettivo Politico di Scienze Politiche

Di seguito il comunicato dei compagni di Massa:

Sabato pomeriggio a Massa è avvenuta una grave aggressione fascista ai danni di alcuni compagni che erano in piazza per lottare contro l’agibilità lasciata dalle Istituzioni a organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound, tra le cui fila si annidano assassini come Gianluca Casseri (militante di Casa Pound Pistoia), autore della strage razzista di Firenze.
Di seguito riportiamo la nota stampa divulgata dalle sezioni Salvetti e Francini di Massa del Partito dei Carc:

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Quel che non si ricorda il 10 febbraio

“So che a casa vostra siete dei buoni padri di famiglia, ma qui voi non sarete mai abbastanza ladri, assassini e stupratori.”

Benito Mussolini, 1943

Con la fine della I guerra mondiale l’Italia ottiene, come

compenso per essere entrata in guerra a fianco dell’Intesa, l’Alto Adige, le città di Trieste e Gorizia, l’Istria e la Dalmazia, ovvero alcuni territori con maggioranza etnica italiana e molti altri con maggioranza slovena e croata. I suddetti territori annessi subiscono, da prima del ’22 e soprattutto durante il Ventennio, una italianizzazione forzata: l’italiano diventa l’unica lingua ufficiale, lo sloveno e il croato vengono banditi, le scuole slovene chiuse, gli insegnanti mandati al confino, le associazioni non italiane e i partiti messi fuori legge così come la stampa locale. La II guerra mondiale peggiora la situazione: nel 1941 l’Italia, insieme all’alleato nazista, occupa la ex Jugoslavia. La sua “zona di competenza” corrisponde all’odierna Slovenia. Mentre in Italia vengono allestiti decine di campi di internamento per jugoslavi, Lubiana, ad esempio, diventa un campo di concentramento a cielo aperto (fu chiusa completamente da un reticolato) e violenti rastrellamenti si perpetrano in tutta la città. In Croazia e Montenegro vengono imposte dittature fasciste. Di fronte alla forza della resistenza jugoslava (che liberò il paese senza l’aiuto né di Stalin né degli Alleati), vengono rastrellati e incendiati interi villaggi, uccisi civili senza processo e commesse atrocità di ogni tipo per dissuadere col terrore coloro che erano oppressi da più di venti anni dal resistere.

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9 e 10 Febbraio 2012: solidarietà ai compagni sotto processo

Giovedì 9 febbraio PRESIDIO alle ore 11 di fronte al Tribunale di Firenze in viale Guidoni a Novoli.

Venerdì 10 febbraio ore 9 secondo presidio di solidarietà

Clicca e ascolta lo spot radio del presidio e degli appuntamenti

Di seguito i comunicati di Firenze Antifascista e del Movimento di Lotta per la Casa. La solidarietà è un’arma: USIAMOLA! Col*Pol

Al via il processo per i fatti di via della scala del 2009, fatti che portarono a 11 perquisizioni in casa di altrettanti compagni e all’arresto di uno di essi.
I fatti: dopo un’iniziativa elettorale organizzata da FN, dalla Destra, e Fiamma tricolore un gruppo di fascisti gira indisturbato per il centro di Firenze, compiendo aggressioni e intimidazioni ai danni di immigrati e di un gruppo di ragazzi che si recavano al concerto della Banda Bassotti alla Fortezza; seguono e aspettano fuori da un pub una compagna che telefona per chiedere aiuto. Quella sera a Firenze erano molti gli appuntamenti: solo il concerto della Banda Bassotti e la tre giorni di musica popolare al CPA Fi-Sud coinvolgevano centinaia di compagni e antifascisti. Normale che le scorribande dei camerati non sarebbero state tollerate a lungo in una città che ancora esprime un radicato
antifascismo. E’ così che un gruppo di compagni che si era recato in centro per verificare le continue voci di aggressioni è stato fermato e identificato dalla polizia.
Questi undici compagni, perquisiti poi il 6 Novembre con esito negativo, sono imputati di tentate lesioni aggravate dalla premeditazione e dalla finalità di terrorismo, accusa evidentemente pretestuosa che vuole giudicarli per il solo fatto di essere antifascisti.

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