Archivio per la categoria COMUNICATI

9 e 10 Febbraio 2012: solidarietà ai compagni sotto processo

Giovedì 9 febbraio PRESIDIO alle ore 11 di fronte al Tribunale di Firenze in viale Guidoni a Novoli.

Venerdì 10 febbraio ore 9 secondo presidio di solidarietà

Clicca e ascolta lo spot radio del presidio e degli appuntamenti

Di seguito i comunicati di Firenze Antifascista e del Movimento di Lotta per la Casa. La solidarietà è un’arma: USIAMOLA! Col*Pol

Al via il processo per i fatti di via della scala del 2009, fatti che portarono a 11 perquisizioni in casa di altrettanti compagni e all’arresto di uno di essi.
I fatti: dopo un’iniziativa elettorale organizzata da FN, dalla Destra, e Fiamma tricolore un gruppo di fascisti gira indisturbato per il centro di Firenze, compiendo aggressioni e intimidazioni ai danni di immigrati e di un gruppo di ragazzi che si recavano al concerto della Banda Bassotti alla Fortezza; seguono e aspettano fuori da un pub una compagna che telefona per chiedere aiuto. Quella sera a Firenze erano molti gli appuntamenti: solo il concerto della Banda Bassotti e la tre giorni di musica popolare al CPA Fi-Sud coinvolgevano centinaia di compagni e antifascisti. Normale che le scorribande dei camerati non sarebbero state tollerate a lungo in una città che ancora esprime un radicato
antifascismo. E’ così che un gruppo di compagni che si era recato in centro per verificare le continue voci di aggressioni è stato fermato e identificato dalla polizia.
Questi undici compagni, perquisiti poi il 6 Novembre con esito negativo, sono imputati di tentate lesioni aggravate dalla premeditazione e dalla finalità di terrorismo, accusa evidentemente pretestuosa che vuole giudicarli per il solo fatto di essere antifascisti.

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Al raduno dei fascistelli…c’era solo Torselli: FIRENZE E’ ANTIFASCISTA!

Firenze Antifascista rilancia il presidio di giovedì 9 febbraio in Viale Guidoni sotto il Tribunale di Firenze alle ore 11.00

Oggi circa un migliaio di persone ha risposto all’appello lanciato da Firenze Antifascista.
Il corteo è partito, non a caso, da Piazza Dalmazia proprio per ricordare Samb Modou e Diop Mour uccisi dal neofascista Casseri di Casa Pound e tutte le vittime della violenza fascista. Al corteo hanno preso parte centri sociali, collettivi studenteschi, sindacati di base e molte sezioni dell’ANPI, nonostante qualcuno avesse voluto sminuirne il ruolo storico e politico che rappresentano, tutti uniti per ribadire la necessità di togliere gli spazi di agibilità politica ai gruppi neofascisti e di chiudere le loro sedi.
In giornate come questa non può poi non scatenarsi la cosiddetta “guerra dei numeri”. Non ci interessa stare qua a ragionare troppo di questo ma crediamo che sia significativo quanto riportato dalla pagina de La Repubblica on-line che durante gli aggiornamenti in diretta parlava di una settantina di partecipanti al corteo neofascista che poi sono diventati magicamente cinquecento “arrivati alla spicciolata in Largo Martiri delle foibe”: forse la telefonata di un qualche senatore ha fatto ravvedere questi solerti pennivendoli?
Chiaro che i neofascisti, non avendo argomentazioni politiche e storiche se non revisionismo e populismo, non avendo i numeri per potersi legittimare agli occhi della città non possano che ricorrere a questi mezzi per mascherare il loro fallimento.

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Contestato Napolitano a Bologna. Solidarietà agli studenti caricati.

La mattina del 31 gennaio a Bologna un nutrito numero di studenti si è diretto verso l’aula S. Lucia, dove si era da poco aperta la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, durante la quale sarebbe stata conferita la laurea honoris causa in relazioni internazionali al presidente Napolitano. Gli studenti, scesi in piazza contro le misure di macelleria sociale di Monti e co., erano determinati a consegnare al presidente una più consona laurea in Politiche di Austerity, quando sono stati bloccati in vari punti intorno all’edificio della cerimonia dalla forze dell’ordine. Provando ad aggirare gli sbarramenti più e più volte, il corteo è stato infine caricato dalla polizia. Dopo l’episodio intorno all’aula di santa Lucia, il corteo, ormai cresciuto nei numeri, si fa più selvaggio e blocca per un’ora i viali di Bologna.

Solidarietà agli studenti caricati a Bologna!
Che la crisi la paghino i padroni!

Collettivo Politico * Scienze Politiche 

 

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NO all’abolizione del valore legale del titolo di studio! NO alla selezione di classe!

Nella cosiddetta fase due che il Governo Monti sta cercando di attuare è prevista una serie di provvedimenti economici, fra cui le liberalizzazioni, che colpiscono vari settori della società. L’università non è stata esclusa da questo processo di adeguamento agli standard economici e sociali europei. Era prevista per venerdì, infatti, la discussione al Consiglio dei Ministri di una proposta per un diverso criterio di accreditamento degli atenei italiani. I punti di questa proposta sono tre:

– la caduta del vincolo di laurea per i concorsi pubblici

– l’annullamento del voto di laurea come criterio di valutazione

– il diverso accreditamento delle singole università italiane.

È proprio su questo punto che ci vogliamo soffermare.
Il suo significato può essere chiarito dalla dichiarazione di Andrea Gavosto, presidente della Fondazione Agnelli (Istituto privato fondato dalla FIAT e dall’Istituto Finanziario Industriale): “non tutti gli atenei sono uguali. Lo sappiamo benissimo. Di conseguenza non tutti i voti conseguiti sono uguali”. Si accentua, così, il processo di classificazione degli atenei di serie A e di serie B, cominciato dalle riforme del mondo dell’istruzione degli ultimi anni, uno degli strumenti di cui il cosiddetto “Processo di Bologna” si è dotato per fare del polo europeo un polo più competitivo sulla scena internazionale.

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Solidarietà al movimento NO TAV!

Torino, la Val Susa ma anche Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata,Biella, Bergamo, Parma e Modena sono state svegliate all’alba dall’ennesimo blitz della polizia. Sono stati perquisiti centri sociali e arrestati numerosi compagni, tutti con l’accusa di aver partecipato alla giornata di lotta del 3 luglio in Val Susa. Davanti a contraddizioni che si fanno sempre più evidenti sotto la pressione della crisi, la sola politica che viene scelta, come da copione, è la repressione di chi si è reso protagonista e motore delle lotte sul territorio,oggi in Val Susa, ieri Firenze, Bologna e Napoli. Come Collettivo Politico di Scienze Politiche esprimiamo la massima solidarietà ai compagni colpiti dall’ennesima ondata repressiva.

CONTRO LA REPRESSIONE, ESTENDERE LA SOLIDARIETA’ RILANCIARE LA LOTTA!

LA LOTTA NON SI ARRESTA!

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Solidarietà ai compagni di Modena

Esprimiamo solidarietà ai compagni modenesi colpiti la mattina del 24 Gennaio dall’ennesima mossa repressiva.
4 compagni agli arresti domiciliari e 10 compagni con l’obbligo di firma, appartenenti allo spazio Guernica e alla sezione modenese di Rifondazione Comunista.
E’ evidente come, nel tentativo di far passare i compagni antifascisti modenesi come criminali,  si  voglia colpire un progetto sociale della città di Modena che sta vedendo al Guernica come un luogo di aggregazione e scambio di modi di pensare alternativi al sistema dominanate.  E’ non è un caso che questo giro di vite arrivi dopo uno sgombero e dopo alcune denunce pervenute a studenti modenesi. Vengono contestati i fatti del 28 di ottobre: dagli atti, spiegano i compagni modenesi nel loro comunicato, pare che si debba riconoscere libertà di parola a coloro che fanno apologia di fascismo, visto che proprio in quella data si svolgeva una commemorazione della marcia su Roma nella città emiliana.

CONTRO LA REPRESSIONE, ESTENDERE LA SOLIDARIETA’, RILANCIARE LA LOTTA!

CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

Collettivo Politico * Scienze Politiche

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4 febbraio: MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA

  MERCOLEDÌ  1 FEBBRAIO ALLE ORE 21.30 Assemblea cittadina @casa del popolo Il Progresso

Sabato 4 CORTEO ore 16 pzza Dalmazia

Il 4 febbraio, a poco più di un mese e mezzo dall’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, Firenze sarà costretta ad assistere allo svolgimento di una marcia neofascista.
Casaggì, Casa Pound e affini, gli stessi che hanno commemorato i franchi tiratori e festeggiato l’anniversario della marcia su Roma, scenderanno in piazza per ricordare i cosiddetti “martiri delle foibe” definendo come tali coloro che occuparono le terre slave, gli uomini della X MAS, i fedelissimi della Repubblica Sociale e i collaborazionisti nazisti.
L’ennesima manifestazione di revisionismo storico attraverso il quale i fascisti cercano continuamente di legittimarsi.

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Solidarietà al Progetto Conciatori: GLI SPAZI SOCIALI NON SI TOCCANO

SABATO 21 GENNAIO PRESIDIO IN PIAZZA ANNIGONI (MERCATO DI SANT’AMBROGIO) DALLE ORE 10:00

Sono le prime luci dell’alba del 19 gennaio, quando le solerti forze dell’ordine di Firenze hanno messo in atto lo sgombero, promesso da anni, del trentennale circolo anarchico fiorentino, della casa de’popoli e della casa dei diritti sociali site nel centro storico in via dei Conciatori.

La massiccia operazione, che ha visto impiegati circa 200 agenti dei reparti celere, ha reso di fatto possibile la speculazione su uno spazio sociale vivo da oltre trent anni nel capoluogo toscano grazie alle energie e al tempo di tanti. La presenza di questo spazio era diventata ormai scomoda nel pieno centro di una città vetrina come Firenze, resa tale grazie alle politiche di svendita dei beni pubblici perpetrata dal comune al fine di far arricchire i soliti noti palazzinari e albergatori fiorentini.

Esprimiamo come Collettivo Politico di Scienze Politiche massima solidarietà ai compagni sgomberati da via dei conciatori.

GLI SPAZI SOCIALI NON SI TOCCANO!

clicca per vedere il video dello sgombero

Qui il blog del progettoconciatori:

http://progettoconciatori.noblogs.org/

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Fuori i fascisti da Firenze! (e dal sistema solare)

Il 17 dicembre, se pur con l’amarezza e la rabbia per l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, è stata per Firenze una giornata indubbiamente importante. Più di 20mila persone hanno sfilato in corteo da Piazza Dalmazia al centro di Firenze mostrando la propria solidarietà alla Comunità Senegalese e ai familiari delle vittime della violenza fascista. Ma se la presenza dei fascisti nella nostra città si è concretizzata in un modo così drammatico è anche importante sottolineare come proprio i fascisti rappresentano per molti un problema che non nasceva certo quel giorno: altre volte in passato hanno aggredito immigrati, ma lo hanno fatto anche ai danni degli studenti durante le occupazioni e le iniziative nelle scuole e nelle università, lo fanno contro i lavoratori che scioperano o occupano la propria fabbrica per salvare il proprio posto di lavoro e rivendicare i propri diritti.

Negli ultimi anni i fascisti avevano già ucciso: Davide Cesare, 26enne, ucciso a Milano nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003, Renato Biagetti, stessa età, ucciso all’alba del 27 agosto del 2006 all’uscita da una festa vicino a Roma, Nicola Tommasoli, 29enne, ucciso a Verona il 5 maggio 2008. Uccisi perché ANTIFASCISTI.
Il 17 dicembre all’interno del corteo non si contavano gli striscioni, i cartelli e gli slogan contro il razzismo, contro il fascismo e per la CHIUSURA di Casa Pound e degli spazi all’interno dei quali i fascisti si ritrovano e si organizzano.

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