Archivio per la categoria UNIVERSITA’

Giulio Palermo: tra la censura di Carocci e quella del Carroccio

Da Giulio Palermo, un ricercatore di Brescia, ma soprattutto un compagno che paga quotidianamente la sua presa di posizione al fianco delle persone che lottano, dagli immigrati agli studenti.

Sono un ricercatore universitario di Economia politica all’università di Brescia (entrato tramite un ricorso al Tar, avendo sempre rifiutato la logica della cooptazione baronale). In questi giorni sarebbe dovuto uscire un mio libro intitolato “La congiura dei baroni: Breve storia dell’università tra cooptazione, contestazione e mercificazione”. La casa editrice cui mi ero rivolto e che aveva accettato la mia proposta è Carocci. Revisione di bozze fatta, isbn assegnato e libro già in vendita su internet (amazon, unilibro, ebay, …), con sconti e promozioni. Il problema è che non uscirà mai, causa CENSURA. Il 23 dicembre, all’indomani dell’approvazione della riforma Gelmini e a dieci minuti dalla chiusura natalizia delle case editrici, mi ha infatti scritto Carocci per comunicarmi che “non sussistono le condizioni per proseguire i nostri contatti e inserire il volume nei nostri piani editoriali”. Così, secco, senza spiegazioni e senza tanti convenevoli.

Voglio precisare che non c’è stato nessuno screzio tra noi e che, dal punto di vista commerciale, mi sembra evidente che l’attualità politica sia ottimale ai fini dell’uscita di un libro di questo tipo. Credo dunque che sia intervenuto qualche fattore politico esterno. Forse da parte di quegli stessi soggetti che mi hanno preso di mira per le cose che scrivo e per le lotte che faccio. Prosegui la lettura »

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LONDON CALLING… ROME BURNS!

DUE PAROLE SUL 14 DICEMBRE A ROMA

Il 14 dicembre è stata una giornata storica. Dopo anni di passività e rassegnazione, migliaia di giovani hanno deciso di riprendere in mano il loro futuro e sono scesi in piazza per sfiduciare questo e tutti i governi che negli anni hanno contribuito alla sottrazione sistematica dei diritti sociali.

Scendere in piazza quel giorno era, per noi studenti, una scelta obbligata. Non inserire la lotta al ddl Gelmini in un quadro più ampio avrebbe, infatti, portato il movimento a compiere gli stessi errori fatti durante l’Onda del 2008 in quanto solo l’ampliamento dello spettro di azione, trascendendo dal singolo atto legislativo, può portare ad un reale cambiamento.

Alla manifestazione c’erano più di 100.000 persone e, per quanto politici e sedicenti intellettuali (la lettera di Saviano è esemplificativa) abbiano condannato fermamente gli scontri di Roma riducendoli all’azione di provocatori, infiltrati e teppisti, noi sappiamo che la realtà è molto diversa. Eravamo in quella piazza. Eravamo dietro quegli Prosegui la lettura »

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CONTINUIAMO A MOBILITARCI, CONTINUIAMO AD ORGANIZZARCI!

LUNEDI‘ 20 DICMBRE ASSEMBLEA PUBBLICA STUDENTESCA ORE 16.30 FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

MERCOLEDI 22 IN OCCASIONE DEL PASSAGGIO IN SENATO DELLA RIFORMA GELMINI, CORTEO STUDENTESCO, ORE 16.30, PIAZZA SAN MARCO

Nell’accendere la televisione in questi giorni è tutto un annaspare di voci acidule, ambigue che ripassano il copione del giudizio sui fatti del 14 dicembre. I destroidi urlano per più repressione, definiscono gli studenti idioti, criminali, si indignano con i magistrati per il rilascio di 22 manifestanti arrestati durante gli scontri. La sinistra istituzionale, invece, finge di interrogarsi e di comprendere i perchè di tanta rabbia e di tanta determinazione, ma alla fine dietro le parole prevale il giudizio di Saviano, quello che isola la violenza, ne fa un male assolut Prosegui la lettura »

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14 dicembre 2010… ROMA RISPONDE!

IL BLOCCO NERO NON ESISTE. A ROMA IN MIGLIAIA ATTACCANO CON DETERMINAZIONE.
SOLIDARIETA’ AGLI ARRESTATI.
TUTT* LIBER*.

Nella giornata di ieri, 14 dicembre, giorno in cui doveva essere votata la sfiducia al governo, una massa di studenti medi, universitari, precari e lavoratori ha invaso le strade di Roma con rabbia e determinazione. Il corteo, durante tutto il percorso, ha più volte tentato di invadere la “zona rossa” e arrivare a montecitorio dove, nel frattempo, discutevano la fiducia, cercando di forzare gli svariati posti di blocco senza purtroppo riuscirci. Non dandosi per vinto il corteo ha proseguito per le vie andando a colpire tutti i luoghi simbolo come banche che, con la loro folle gestione economica delle risorse e le loro speculazioni, ci fanno pagare la crisi e vivere in uno stato di precariato e disoccupazione. Terminato in Piazza del Popolo il corteo ha tentato poi di proseguire per via del Corso dove, trovandosi la strada sbarrata da svariati blindati ha fatto esplodere totalmente la sua rabbia.

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CICLO DI INCONTRI SU CUBA CON IL PROF. PITALUGA (Universidad de l’Avana)

MERCOLEDI 24 NOV        MERCOLEDI 15 DIC>>

AULA 0.08 EDIFICIO D5 POLO DELLE SCIENZE SOCIALI DI NOVOLI

Mercoledì 24 Novembre: “Cultura e Rivoluzione”
Ore 16.00 Storia della Rivoluzione Cubana
Ore 17.00 Proiezione del film: “MEMORIAS DEL SUBDESAROLLO” Regia di Tomàs Gutièrrez Alea, 1968: E’ considerato il miglior film della storia del cinema cubano.

Mercoledì 15 Dicembre: “Yo Sì Puedo”
Ore 16.00  Il sistema educativo cubano, oggi esportato in molti Paesi dell’America Latina, ed in Europa, a confronto con la riforma della scuola in Italia.

COLLETTIVO POLITICO

SCIENZE POLITICHE

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Comunicato dopo l’assemblea d’ATENEO di venerdì 5 novembre

Venerdì 5 novembre, nell’aula magna del rettorato dell’università di Firenze si è svolta una molto partecipata assemblea di ateneo. L’assemblea, fortemente voluta dagli studenti e rimandata per cavilli burocratici da martedì a venerdì, era stata richiesta per ottenere dal rettore e dagli organi accademici una presa di posizione forte contro il ddl 1905.

Dai diversi interventi si è palesata la necessità di iniziative forti che, dimostrando la contrarietà dell’ateneo fiorentino al ddl, rendano plausibile l’interruzione dell’iter di questa legge.E’ stato chiesto il blocco della didattica per poter aprire spazi di confronto nelle singole facoltà, è stato chiesto alle maggiori cariche dell’ateneo di rassegnare le proprie dimissioni Prosegui la lettura »

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ASSEMBLEA di ATENEO

L’assemblea chiesta al rettore è stata da lui posticipata al giorno

VENERDI 5 NOVEMBRE

alle ore 10:00 in Piazza SAN MARCO (Aula Magna del Rettorato)


I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO!

UNIVERSITARI AUTORGANIZZATI

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ASSEMBLEA D’ATENEO

MERCOLEDI 27 OTTOBRE  NEL CHIOSTRO DI LETTERE H 14:30

PER ORGANIZZARE LA MOBILITAZIONE CONTRO IL NUOVO ddl GELMINI (ddl 1905)

BLOCCARE LA DIDATTICA! BLOCCARE TUTTO!

PER Il DIRITTO ALLO STUDIO Saranno esclusivamente criteri di “merito” a determinare l’erogazione di borse di studio, ma in una società in cui ciascuno parte da condizioni economiche e  culturali assai differenti, questo è solo un paravento ideologico dietro cui nascondere la volontà di preservare le differenze esistenti.  Prosegui la lettura »

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La solidarietà non si processa: Gaza Resiste!!!!

LA
SOLIDARIETA’ NON SI PROCESSA: GAZA RESISTE!

Il
22 Febbraio 2005 fu organizzata dall’ Università di Firenze
una lezione sulle “prospettive di pace in Medioriente” tenuta dal
prof. Mannoni e dall’allora ambasciatore di Israele Ehud Gol.
Alcuni studenti, tra cui anche i militanti del Collettivo Politico di
Scienze Politiche, interruppero di fatto lo svolgimento dell’incontro
contestando quella che non era altro che una passerella
propagandistica per il rappresentante di uno stato che da 60 anni,
noncurante del diritto internazionale, occupa, segrega ed affama il
popolo palestinese. Il Rettore fece intervenire immediatamente la
Digos, che ristabilì prontamente l’ordine nell’aula. Ne
scaturirono denunce a 10 compagni, di cui 7 ancora sotto processo.

Riteniamo
che si tratti dell’ennesimo grave atto di repressione nei confronti
di chi si ostina a denunciare con ogni mezzo le infamità che
ogni giorno vengono perpetrate da Israele ai danni del popolo
palestinese ( e l’operazione “Piombo fuso” ne è l’ultima
dimostrazione ). Fatto ancor più grave in quanto avvenuto
all’interno dell’università, luogo che per definizione
dovrebbe essere sede di confronto e critica, anziché di
propaganda politica e repressione poliziesca. L’ università
ricopre infatti un ruolo strategico in due sensi: in primo luogo
nell’ambito degli accordi di cooperazione militare e di
intelligence tra Italia e Israele ( si vedano i progetti di
collaborazione tra università di Trento e quella di Haifa ),
dall’altra agisce come strumento della falsificazione storica e
della diffusione di modelli di pensiero tendenti all’equidistanza
tra le parti, nel migliore dei casi, o al cieco sostegno a Israele,
nella maggioranza di essi. Diventa pertanto impossibile permettere
ogni forma di dissenso anche in questa sede.

L’ultima
sanguinosa aggressione sionista contro la Striscia di Gaza ha
prodotto più di 1300 morti e 5000 feriti: prima raid aerei e
bombardamenti che hanno colpito un milione e mezzo di persone già
stremate dal lungo embargo che da mesi impedisce l’arrivo di cibo,
medicinali e carburante, poi l’attacco di terra con i tank. Israele
non si è fermata davanti a nulla: ha colpito scuole, ospedali,
moschee, persino le abitazioni dove aveva fatto radunare le famiglie.
Parla di doversi “difendere” dal lancio dei razzi, ma non dice
che l’ONU prevede il diritto alla resistenza di un popolo sotto
assedio, “dimentica” i dati del suo stesso Ministero (che conta,
nel periodo 2001-2008, 23 vittime israeliane causate dai lanci, a
fronte di circa 4.000 palestinesi uccisi, fra cui quasi un migliaio
di bambini), usa armi non convenzionali, non rispetta nessuna
tregua… All’interno, poi, la teocrazia israeliana si vanta di
essere “democratica”, ma manganella e arresta le migliaia di
arabi e israeliani scesi a manifestare nelle sue strade, e condanna a
30 anni di prigione Sa’adat, leader del Fronte Popolare per la
Liberazione della Palestina, riconoscendolo colpevole di militare per
un’organizzazione laica, democratica, antimperialista, di non chinare
il capo di fronte al quotidiano massacro della sua gente.

Nonostante
la situazione insostenibile, avendo contro l’imperialismo degli USA,
dell’UE, i corrotti regimi arabi, i mass media occidentali, il popolo
palestinese continua a resistere. E ci invita a sostenerlo, a far
sentire sempre più forte la nostra voce, a scendere in piazza,
a mobilitare l’opinione pubblica, a fare pressione sul nostro
governo. Davanti a una tale carneficina non possiamo essere
“equidistanti”! Per tutti questi motivi riteniamo necessario
ancora una volta ribadire il nostro incondizionato sostegno al popolo
palestinese e a tutti coloro che si vedono processati per aver dato
loro voce.

PER UNA PALESTINA
UNITA, LIBERA E ROSSA!

SOLIDARIETA’ AI
COMPAGNI SOTTO PROCESSO!

PRESIDIO PUBBLICO DI
SOLIDARIETA’

29
GENNAIO ore 10,30 PIAZZA SAN FIRENZE

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