Archivio per la categoria UNIVERSITA’

4 MAGGIO / 13 GIUGNO 2011: SOLIDARIETA’ AGLI IMPUTATI DEL PROCESSO CONTRO IL MOVIMENTO FIORENTINO!

Tra il 4 maggio e il 13 giugno del 2011 la repressione ha colpito quasi cento compagni tra studenti, lavoratori e militanti dei centri sociali appartenenti a tutte le realtà politiche fiorentine con perquisizioni, denunce e misure cautelari restrittive della libertà personale (1 arresto in carcere, 11 ai domiciliari e 23 all’obbligo di firma). Addirittura si è arrivati ad utilizzare il reato di associazione a delinquere contro il dissenso politico. Gli imputati sono accusati di aver partecipato alle lotte sociali e politiche tra il 2009 e il 2011: dalle manifestazioni studentesche per il diritto allo studio  a  quelle  antifasciste contro l’apertura di Casapound; dalla battaglia contro l’apertura dei CIE alla contestazione dell’onorevole Santanché al polo di Novoli fino ad arrivare alle lotte contro l’attacco ai diritti ed alle condizioni di vita dei lavoratori. Per il 25 Ottobre  è prevista l’udienza preliminare del processo rinviata in tale data nell’udienza del 14giugno. L’obiettivo è quello di colpire e criminalizzare l’intero movimento fiorentino e le sue pratiche. In questo momento, come imputati, riteniamo importante  ribadire l’importanza di tenere alta l’attenzione sulla questione e che continueremo a lottare contro questo sistema basato su profitto e sfruttamento, al fianco di tutti  coloro con cui da anni condividiamo e portiamo avanti le nostre battaglie.

SOLIDARIETA’ AGLI IMPUTATI DEL PROCESSO CONTRO IL MOVIMENTO FIORENTINO
4 MAGGIO / 13 GIUGNO 2011
LA SOLIDARIETA’E’ UN’ARMA!

TUTTI LIBERI! TUTTE LIBERE!

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BASTA CONCERTARE, SCIOPERO GENERALE! Gli studenti “accolgono” la Camusso a Novoli!

“All’epoca della schiavitù i sindacati avrebbero negoziato la lunghezza della catena…”

 

Oggi, 26 OTTOBRE,  il Segretario generale CGIL -Susanna Camusso- era presente a Novoli e, come da copione, ha mostrato il vero volto del sindacalismo confederale, quello fatto di vuota retorica e vane promesse. Alle domande poste dagli studenti o ha goffamente glissato o ha risposto asserendo che lo sciopero generale non può essere chiamato proprio a causa della crisi e che questa forma di lotta graverebbe sulle spalle e nelle tasche dei soli lavoratori. Il Segretario è arrivata addirittura a sostenere che a meno scioperi si ricorre più efficacia a questi viene riconosciuta. Quindi, di fronte alle politiche di austerity e ai numerosi attacchi ai diritti dei lavoratori, l’unica strada percorribile sarebbe, a suo avviso, chinare la testa e non scioperare?!

Dal canto nostro, riteniamo, invece, che lo sciopero sia una forma di lotta della quale i lavoratori non devono essere privati, soprattutto nell’attuale congiuntura economica che mette in ginocchio milioni di persone dentro e fuori dall’Europa.

BASTA SCENDERE A COMPROMESSI: CHE LA CRISI LA PAGHINO I PADRONI!

SOLO LA LOTTA PAGA!

BASTA CONCERTARE, SCIOPERO GENERALE!

Oggi, nell’ambito dell’iniziativa “Lavorare al futuro: la precarietà nella crisi, I diritti per uscirne”, è stata invitata al Polo di Novoli il Segretario della CGIL Susanna Camusso. Paradossalmente il Segretario ha la pretesa di parlare a noi studenti di “lavoro e futuro” quando il suo sindacato da sempre concerta sull’abolizione dei diritti dei lavoratori, quindi sulla loro pelle, facendo passare ogni tipo di riforma antisociale volta al peggioramento della qualità della vita di tutti. Infatti proprio la Cgil, assieme a Cisl e Uil, ha contribuito alla ulteriore precarizzazione della vita di milioni di lavoratori, quindi all’eliminazione di quei diritti acquisiti in anni di lotte, spianando la strada al nuovo paradigma: il “modello Marchionne”. Ovvero quello dei contratti separati, della cancellazione del Contratto Nazionale, dei licenziamenti ancor più “facili”, lasciando completamente soli i lavoratori di fronte ai ricatti padronali: come accaduto alla Fiat di Pomigliano o Mirafiori dove il sindacato non è andato oltre ad una campagna referendaria davanti ad una scelta inesistente tra la rinuncia ai diritti per lavorare o la rinuncia al lavoro per i diritti; o, come è accaduto recentemente a Taranto, con la falsa dicotomia tra “lavoro” e “salute”, arrivata oggi come contraddizione dopo la decisione di un giudice di “bonificare” gli impianti dell’Ilva, che ha visto per anni la complicità dei sindacati confederali.

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PROFUMO CONTINUA A NON PARLARE! due parole sulla giornata del 26 ottobre 2012

ANCHE QUESTA VOLTA PROFUMO NON HA PARLATO!

Nella prima serata di giovedì 25 ottobre, siamo venuti a conoscenza del fatto che il ministro profumo sarebbe stato presente l’indomani mattina a Palazzo Medici Riccardi, ospite ad un convegno tecnico sull’educazione insieme all’ex ministro Berlinguer. La notizia è stata nascosta dagli organi di stampa competenti per evitare contestazioni scomode, e soltanto la mattina stessa abbiamo saputo dell’assenza del ministro. Questa non era altro che l’ennesima iniziativa istituzionale di sostegno alle politiche di riforma del sistema formativo e di ristrutturazione del mercato del lavoro, che si inquadra perfettamente nella logica di profitto delle misure di austeriti messe in atto dal governo dei banchieri. Queste politiche neoliberiste di selezione di classe promuovono la disuguaglianza nascopndendosi dietro la retorica di un finto merito che premia coloro che sono già i privilegiati di questa società. L’obiettivo della classe dominante è quello di dividere lavoratori e studenti tra “qualificati” non, tra “meritevoli” e non, al fine di rafforzare il proprio potere e, da una parte inibire le proteste studentesche, dall’altra indebolire i diritti sindacali al fine di abbassare i salari e concentrare ancor più potere economico nelle proprie mani (divide et impera). Perciò come studenti medi universitari ci siamo organizzati immediatamente per lanciare una contestazione che esprimesse Prosegui la lettura »

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ASSEMBLEA STUDENTESCA: VERSO IL 17 NOVEMBRE … 24 ottobre ore 15 @ Architettura

Gli studenti rifiutano i sacrifici: la lotta continua…

ORE 15 MERCOLEDI 24 OTTOBRE @ARCHITETTURA (piazza Ghiberti)

QUI intervista di Radio BlackOut sulla giornata di moblitazione del 16.

 Il 16 ottobre 2012 in qualche centinaio, fra studenti universitari, medi e alcuni docenti precari, ci siamo ritrovati in presidio in piazza san Marco, per contestare il ministro dell’istruzione Profumo, ospite d’onore all’Accademia delle Belle Arti. Nonostante la sua assenza, abbiamo ribadito con determinazione il nostro NO alla cosiddetta “riforma del merito”, all’aumento delle tasse universitarie, allo smantellamento del diritto allo studio (dal taglio alle borse di studio a quello delle linee periferiche e regionali del trasporto su gomma e su rotaia), all’aziendalizzazione di scuole ed atenei e, complessivamente, alle politiche di sacrifici e macelleria sociale imposte dal governo Monti. Al termine del corteo, nato spontaneamente dalla rabbia dei tanti presenti verso il presente sistema di sfruttamento, ci siamo riuniti in un assemblea assai partecipata, dalla quale usciamo più che mai determinati a proseguire la mobilitazione.

 Infatti, la spending review, il decreto ministeriale 68/2012, la cosiddetta riforma Profumo condurranno inesorabilmente all’aumento generalizzato delle tasse universitarie ed al taglio drastico delle borse di studio. Parallelamente, viene portato avanti il processo di aziendalizzazione di scuole ed università. Si tratta, cioè, di consentire alle aziende private di determinare la forma ed i contenuti della ricerca e della didattica, dequalificando la cultura e piegandola alle proprie esigenze di profitto, per garantirsi la riproduzione di forza lavoro precaria e dequalificata. Gli studenti, in quanto futuri lavoratori, rappresentano niente di più che capitale umano, pronto per essere sfruttato.

Tale disegno politico, già centrale nelle riforme varate dai precedenti governi (sia di centro-destra che di centro-sinistra), punta alla creazione di un sistema formativo bipartito: da un lato, istituti d’eccellenza per pochi Prosegui la lettura »

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ASSEMBLEA DI POLO A NOVOLI: gli studenti di novoli contro l’austerity e in difesa del diritto allo studio

i diritti non si meritano, si conquistano!

Il 10 ottobre alcuni studenti del polo di Novoli si sono incontrati per cpnfrontarsi ed organizzarsi contro le misure antipopolari e di austerity varate dal governo Monti. Se si guarda all’università, gli ultimi provvedimenti del ministro Profumo sono intrisi della retorica del merito e della produttività, che ad altro non serve se non a giustificare la ristrutturazione autoritaria e classista del sistema formativo. Si tenta, cioè, di coprire il tentativo discriminatorio di creare studenti di serie A e di serie B. da un lato, istituti d’eccellenza per pochi privilegiati e, dall’altro, il sistematico smantellamento dei servizi sociali e dei diritti per chi non ha i mezzi economici per pagarsi gli studi. Inoltre, l’ideologia del merito serve per neutralizzare le lotte degli studenti, distinguendoli tra produttivi e parassiti; proprio come la falsa divisione tra garantiti e precari serve per stroncare l’organizzazione unitaria dei lavoratori contro l’attacco all’articolo 18 e la riforma del mercato del lavoro. A questa offensiva ideologica, infatti, si affianca un deciso attacco al diritto allo studio, portata avanti con ulteriori tagli, aumenti generalizzati delle tasse universitarie e un sostanziale smantellamento del sistema delle borse di studio. In continuità con i provvedimenti varati dal governo procedente con la cosiddetta riforma Gelmini. Fuori dalle mura delle università gli studenti non se la passano meglio: l’Ataf, privatizzata, aumenterà il costo del biglietto, mentre è già avviato un taglio progressivo delle linee. Gli studenti pendolari, inoltre, si vedranno aumentare del 20% il costo degli abbonamenti dei treni regionali.. Per tutti coloro che sopravviveranno alla giungla universitaria fatta di: nozionismo, tirocini e stage gratuiti e master costosissimi si prospetta un futuro di precariato e sfruttamento. Con la scusa della crisi e dell’austerity “necessaria”, assistiamo allo smantellamento dei diritti dei lavoratori, con un progressivo impoverimento delle fasce sociali più deboli. E’ necessario, quindi, coinvolgere l’interno mondo studentesco (universitari e medi) legando le nostre lotte a quelle dei lavoratori che stanno incendiando l’intero paese.

Rilanciamo, dunque, l’appuntamento di contestazione al ministro dell’istruzione Profumo ed ai suoi provvedimenti 
martedì 16 alle 15:00 in piazza San Marco.


ASSEMBLEA DEL POLO DI NOVOLI

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16 OTTOBRE: PROFUMO A FIRENZE. NOI NON TI VOGLIAMO!

16 OTTOBRE ORE 15>> PRESIDIO

@PIAZZA SAN MARCO

Il 16 Ottobre il Ministro dell’Istruzione Profumo sarà presente a Firenze, quale ospite d’onore, per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Accademia delle Belle Arti. Gli studenti fiorentini, medi e universitari, considerano la sua presenza in città un’inaccettabile provocazione, in quanto il ministro è l’attuale esecutore dell’ormai decennale attacco al diritto allo studio. Il progetto di questo signore è quello di asservire completamente l’istruzione pubblica agli interessi del capitale, usando come spada di Damocle la crisi economica. Gli ultimi provvedimenti del governo Monti, infatti, parlano chiaro: la spending review, il decreto ministeriale 68/2012 e la cosiddettariforma Profumoinaspriscono la selezione di classe attraverso nuovi Prosegui la lettura »

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SUL CORTEO DEL 5 OTTOBRE: solidarietà ai compagni repressi.

Il 5 ottobre siamo scesi in piazza per manifestare contro la spending review, il decreto ministeriale 68/2012 e la riforma Profumo. Questi provvedimenti decretano un aumento delle tasse regionali per il diritto allo studio, le quali verranno portate a 140 € annui per tutti gli atenei (Campania :aumento del 126%, Toscana: aumento del 43%), nonchéun aumento delle rette universitarie dal 25% al 100% per tutti gli studenti (non solo fuoricorso e studenti extracomunitari). Siamo studenti autorganizzati che lottano ogni giorno contro una formazione sempre più asservita agli interessi del capitale, la cui mistificazione e offensiva ideologica si ritrova nei termini merito e produttività, che promuove la riproduzione di forza lavoro precaria e dequalificata richiesta dalle imprese. Per questo siamo consapevoli che la ristrutturazione del sistema formativo è collegata all’attacco ai diritti ed alle condizioni di vita dei lavoratori. Dalle ultime manovre finanziarie del governo Berlusconi fino alla spending review di qualche mese fa del governo Monti, le Prosegui la lettura »

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10 ottobre, Assemblea di polo a Novoli: ORGANIZZIAMOCI!

ASSEMBLEA DI POLO

DELLE SCIENZE SOCIALI

10 OTTOBRE ORE 15

POZZO LIBRARIO NOVOLI

Continua la road map contro i dirittiportata avanti dal Governo dei “tecnici”: dopo l’attacco alle pensioni, dopo lo smantellamento dell’articolo 18, dopo le numerose altre tutele e diritti dei lavoratori che vengono messe in discussione, adesso, ad essere preso di mira, è l’intero comparto della formazione.

Ma perché, dopo le misure “lacrime e sangue” previste dai provvedimenti precedenti, arriva proprio a questo punto un decreto legge che tocca il mondo dell’istruzione, oltretutto a costo zero, quindi senza alcuna possibilità di apportare modifiche strutturali? Perché la scuola e l’università, più di altre istituzioni, promuovono costantemente la costruzione e la riproduzione di un apparato ideologico perfettamente funzionale alle esigenze di quella classe dominante che sta portando avanti contemporaneamente l’attacco al mondo del lavoro. Da questo punto di vista, è necessario far penetrare, anche in queste istituzioni, il profilo ideologico che risulti organico al modello d’Italia che questa classe dirigente sta provando a delineare: un paese competitivo sul piano europeo e degno di fiducia agli occhi dei grandi imprenditori e di quelle moderne divinità chiamate mercati.

E così, ancora una volta, dietro il velo costituito dalla retorica del “merito”, si prova a nascondere un attacco impregnato da una netta ideologia classista, sferrato contro un’istruzione già martoriata dai precedenti tagli. Il decreto legge sembra, ad un’attenta analisi, più che altro un vero e proprio manifesto ideologico del Governo Monti, tutto incentrato sulla definizione di un’università e di una scuola sempre più d‘élite, in cui, quelli che dovrebbero essere diritti minimi garantiti a tutti gli studenti (borse di studio, agevolazioni in base al reddito, possibilità di approfondire i propri studi, ecc…), diventano privileg Prosegui la lettura »

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5 ottobre: CORTEO STUDENTESCO

CONCENTRAMENTO

PIAZZA Ss. ANNUNZIATA ORE 9

Il 5 ottobre a Firenze, come in molte altre città italiane, scenderanno in piazza gli studenti delle scuole medie superiori per inaugurare un autunno che speriamo possa far esplodere le centinaia di contraddizioni che durante questi anni, e soprattutto negli ultimi mesi, infiammano la penisola e l’Europa intera.

Come studenti universitari, non possiamo che appoggiare e sostenere l’iniziativa della Rete dei Collettivi di protestare contro l’impostazione della gestione Profumo in ambito scolastico, tutta incentrata sui dogmi del merito e della competitività, sventolando premi per gli studenti “migliori” (ma secondo quali parametri?) e tablet nelle scuole (mentre nelle aule mancano gli strumenti più essenziali, dalla carta igienica alla cancelleria).

Non era necessario essere dei meteorologi per prevedere in che direzione sarebbe tirato il vento del nuovo governo “tecnico”: tagli ai fondi, mercificazione del sapere, asservimento dell’istruzione ai bisogni del mercato, precarizzazione della classe docente, divisione in scuole ed atenei di serie A e serie B.

Riconoscendo il ruolo della formazione primaria e secondaria nella dequalificazione dell’istruzione universitaria, riteniamo importante scendere in piazza il 5 Ottobre, in previsione della costruzione di una mobilitazione più ampia che possa portare anche gli studenti universitari nelle piazze.

Questi ultimi provvedimenti si configurano come l’ennesimo tassello di un più ampio disegno ideologico classista: oltre alle misure stabilite dai ministri Gelmini e Tremonti che decretano, già da quest anno, una diminuzione del 95% dei finanziamenti statali alle borse di studio, le mosse del governo Monti prevedono, per questo e per i prossimi anni, un aumento generalizzato Prosegui la lettura »

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