Archivio per la categoria UNIVERSITA’

Lunedì 24 settembre: LIBREREMO DAY! Condividi i libri, condividi la cultura

LUNEDI 24 SETTEMBRE
h 12 PRANZO SOCIALE (prezzi popolari)
SARANNO DISPONIBILI I LIBRI DEL PRIMO SEMESTRE DEL PRIMO ANNO DI SCIENZE POLITICHE e DEL SECI, PASSA IN COLLETTIVO!
(Aula Bruno Fanciullacci, porta rossa Edificio D5)

Vedi anche (contro il pensiero unico dominante) questa pagina con testi alternativi: http://collettivopolitico.noblogs.org/ebook-resistenti/

LIBREREMO  è il frutto di un percorso di lotta per l’accesso alle conoscenze e alla formazione promosso dal CSOA Terra Terra, CSOA Officina 99, Get Up Kids!, Neapolis Hacklab. Negli anni, il progetto è stato fatto proprio da altre realtà (soprattutto collettivi studenteschi), in particolare dal coordinamento universitario RED-NET, che ha sospinto la diffusione dei libri in formato digitale fuori dalle mura della città di Napoli, verso la gran parte delle città italiane. La diffusione e la condivisione massiccia dei testi consentono la sopravvivenza del progetto anche quando, come purtroppo spesso accade, il sito libreremo.org è offline; in questo caso, i testi possono essere scambiati attraverso un programma di condivisione (come e-mule), digitando “libreremo”, se si cerca un libro, o depositando i files dei libri nella cartella incoming, se si vogliono condividere.

Pensiamo che in un’università dai costi e dai ritmi sempre più escludenti, sempre più subordinata agli interessi delle aziende, LIBREREMO possa essere uno strumento nelle mani degli studenti per riappropriarsi, attraverso la collaborazione reciproca, del proprio diritto allo studio e per stimolare, attraverso la diffusione di materiale controinformativo, una critica della proprietà intellettuale al fine di smascherarne i reali interessi. I diritti di proprietà intellettuale (che siano brevetti o copyright) sono da sempre – e soprattutto oggi – grosse fonti di profitto per multinazionali e grandi gruppi economici, che pur di tutelare i loro guadagni sono disposti a privatizzare le idee, a impedire l’accesso alla ricerca e a qualsiasi contenuto, tagliando fuori dalla cultura e dallo sviluppo la stragrande maggioranza delle persone. Inoltre, impedire l’accesso ai saperi, renderlo possibile solo ad una ristretta minoranza, reprimere i contenuti culturali dal carattere emancipatorio e proporre solo contenuti inoffensivi o di intrattenimento sono da sempre i mezzi del capitale per garantirsi un controllo massiccio sulle classi sociali subalterne. Prosegui la lettura »

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E’ uscita la nostra Controguida all’anno accademico 2012/2013!

La nuova Controguida all’anno accademico 2012/2013, a cura del CollettivoPolitico. All’interno troverai Libreremo e le pagelle dei professori.

Clicca sull’immagine per scaricarla

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DOVE VAI? CHI SEI? 30 EURO…NO AI TEST DI INGRESSO e DI AUTOVALUTAZIONE!

Come da copione anche quest’anno l’accesso a numerose facoltà ed a singoli corsi di laurea è limitato da un numero chiuso. La giustificazione unanime fornita da governi, industriali e rettori verte su due “virtù” proprie dello sbarramento all’ingresso: l’efficienza delle strutture universitarie
e la possibilità di selezionare i più capaci e meritevoli tra gli studenti.
Il numero chiuso è sempre stato spacciato come uno strumento capace di favorire i meno abbienti , poiché si basa sul merito.

Eppure statistiche ormai decennali dimostrano chiaramente come la provenienza da un’area geografica anziché da un altra o da una scuola di periferia rispetto ad una scuola “bene” possano fare una grande differenza nei livelli di preparazione e nelle possibilità di accesso al mondo universitario. Questi fattori, insieme all’insufficienza delle politiche per il diritto allo studio (borse, trasporti, studentati), al continuo aumento delle tasse universitarie e all’impossibilità per gli studenti- lavoratori di frequentare, confermano la presenza di un meccanismo di selezione di classe nel nostro sistema formativo. L’introduzione di uno sbarramento all’ingresso per TUTTE le facoltà è stato introdotto dal ministro Moratti nel 2004, e ratificato dal sinistro ministro Mussi. Lo chiamano test di autovalutazione (ma solo perchè Prosegui la lettura »

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Riforma Profumo: “perchè io valgo!”Analisi della riforma di scuola e università

“…devi contare solo su di te.
Uno su mille ce la fa  ma quanto è dura la salita in gioco c’è la vita…”

Gianni Morandi, Uno su mille

Continua la road map contro i diritti portata avanti dal Governo dei “tecnici”: dopo l’attacco alle pensioni, dopo lo smantellamento dell’articolo 18, dopo le numerose altre tutele e diritti dei lavoratori che vengono messe in discussione, adesso, ad essere preso di mira, è l’intero comparto della formazione.

Ma perché, dopo le misure “lacrime e sangue” previste dai provvedimenti precedenti, arriva proprio a questo punto un decreto legge che tocca il mondo dell’istruzione, oltretutto a costo zero, quindi senza alcuna possibilità di apportare modifiche strutturali? Perché la scuola e l’università, più di altre istituzioni, promuovono costantemente la costruzione e la riproduzione di un apparato ideologico perfettamente funzionale alle esigenze di quella classe dominante che sta portando avanti contemporaneamente l’attacco al mondo del lavoro. Da questo punto di vista, è necessario far penetrare, anche in queste istituzioni, il profilo ideologico che risulti organico al modello d’Italia che questa classe dirigente sta provando a delineare: un paese competitivo sul piano europeo e degno di fiducia agli occhi dei grandi imprenditori e di quelle moderne divinità chiamate mercati.

E così, ancora una volta, dietro il velo costituito dalla retorica del “merito”, si prova a nascondere un attacco impregnato da una netta ideologia classista, sferrato contro un’istruzione già martoriata dai precedenti tagli. Il decreto legge sembra, ad un’attenta analisi, più che altro un vero e proprio manifesto ideologico del Governo Monti, tutto incentrato sulla definizione di un’università e di una scuola sempre più d‘élite, in cui, quelli che dovrebbero essere diritti minimi garantiti a tutti gli studenti (borse di studio, agevolazioni in base al reddito, possibilità di approfondire i propri studi, ecc…), Prosegui la lettura »

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Riforma Fornero e articolo 18: DOVE STIAMO ANDANDO? Iniziativa ad architettura

Documento dei Clashcityworkers sulla riforma del mercato del lavoro
L’apparenza inganna: anatomia di un diritto amputato. La controriforma dell’art. 18
Tutto quello che avreste voluto sapere sull’articolo 18  (e che nessuno vi ha detto perchè non gli conveniva)

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19 MAGGIO CORTEO per un trasporto pubblico e gratuito! NO vendita di ATAF

In un paese nel quale da anni si privatizzano i servizi essenziali, nonostante la volontà popolare si sia espressa chiaramente contro questi processi, anche in occasione dei referendum del giugno scorso, l’azienda dei trasporti di Firenze (ATAF) sarà scorporata e venduta al migliore offerente con il benestare di buona parte del consiglio comunale, sindaco Renzi in primis. In questi ultimi anni si sono susseguiti tagli alle linee, aumenti dei biglietti e riduzione del servizio (basta guardare il nuovo autobus notturno, Nottetempo, che costa 4 euro), soprattutto per le zone periferiche. La gestione pubblica delle aziende per il trasporto è da sempre assoggettata alle logiche di mercato: l’istituzione delle SPA (partecipate sia da enti pubblici che privati) ha agito seguendo criteri di mera produttività invece di pensare ad un trasporto pubblico a misura di cittadino. Se pensiamo quindi a come potrà agire un privato che non cerca di migliorare il servizio ai cittadini, ma il cui unico obiettivo è il profitto, appaiono ben chiare le motivazioni del nostro “NO” alla privatizzazione di ATAF.

Questa dinamica di privatizzazione e le conseguenti misure di “razionalizzazione”, che nella pratica si traducono nel licenziamento dei lavoratori “in esubero”, nel taglio delle linee meno proficue e nell’aumento del costo del biglietto, ci porta a ripensare la gestione pubblica dei cosiddetti beni comuni. E’ necessario che le comunità si facciano parte attiva nella tutela e nella gestione di questi beni condivisi: le decisioni in merito non possono essere delegate proprio perché riguardano direttamente il benessere collettivo. La lotta per la difesa dei beni comuni non si limita solo alla gestione pubblica dell’acqua e dei trasporti, ma si estende fino alla sanità, al lavoro, alla cultura, alla tutela dell’ambiente, contro le grandi opere inutili come il Tav, gli inceneritori e le discariche.
Rivendicare un trasporto pubblico e di qualità rientra, per noi studenti, in una più generale lotta per il diritto allo studio. Infatti, la battaglia per un’università pubblica e di massa non può limitarsi alla richiesta di borse di studio o di alloggi, ma deve rivendicare un servizio di trasporti pubblico e gratuito.
Se l’Università di Firenze da una parte stipula un accordo con ATAF per ridurre sensibilmente il c Prosegui la lettura »

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VERSO IL CORTEO DEL 19… no alle privatizzazioni, si ad un trasporto pubblico e gratuito per tutti!

GIOVEDI 17

ORE 19 @ARCHITETTURA (SANTA VERDIANA)

INIZIATIVA: DOVE STIAMO ANDANDO?

approfondimento su riforma Fornero e articolo 18

ORE 22 @NOVOLI EDIFICIO D4

FESTA IN SOSTEGNO DEL COMITATO CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DI ATAF!

 

SABATO 19 CORTEO

CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DI ATAF!

PER UN TRASPORTO PUBBLICO E GRATUITO!

ORE 15  viale Dei Mille (deposito ATAF)

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Fuori MONTI, DRAGHI e BARROSO! Comunicato del corteo del 9 maggio

Oltre 1.500 persone hanno risposto all’appello a manifestare contro la presenza di Monti, Draghi e Barroso a Firenze, sfilando intorno ad una piazza della signoria completamente militarizzata. Un corteo fatto di tanti lavoratori e studenti, uniti contro l’europa delle banche e dei padroni e contro le politiche del governo Monti. Numerose le realtà presenti in piazza: coordinamenti di lavoratori, sindacati di base, collettivi studenteschi, centri sociali, partiti. Particolarmente significativa la partecipazione di una rappresentanza operaia dalla GKN di campi bisenzio, dove i lavoratori hanno scioperato, e dei lavoratori ATAF in lotta contro la privatizzazione del trasporto pubblico. I manifestanti hanno scandito slogan contro la politica dei sacrifici imposta dall’europa e attuata dal governo monti, contro i tagli alla spesa pubblica e per la difesa integrale dell’art.18, contro i compromessi truffa promossi da PD e CGIL. Tra gli slogan più ripetuti, la richiesta di un vero sciopero generale contro il governo monti e le sue politiche. Il corteo di oggi rappresenta per tutti i partecipanti il primo passo di un percorso per costruire l’unità dal basso delle lotte fino alla cacciata del governo Monti e alla fine delle politiche antipopolari di austerità.

i manifestanti del 9 maggio 2012

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Agevolazioni sui trasporti per docenti e dirigenti universitari…alla faccia degli studenti e dei lavoratori!

Mentre è in corso un attacco generalizzato ai diritti e al salario dei lavoratori, mentre il comune di Firenze prova a svendere il trasporto pubblico a vantaggio dei privati, mentre Jean-Luc Laugaa di Autolinee Toscana licenzia Sauro Certini un lavoratore scomodo giustificandosi con motivi economici,
mentre si tagliano ulteriormente le borse di studio e si aumenta la mensa, in un periodo in cui il diritto allo studio è una pura formalità, l’Università degli studi di Firenze stipula una convenzione per agevolare il costo dell’abbonamento annuale a favore dei dipendenti (amministrativi, ricercatori e docenti), i quali pagheranno 60 invece che 310 euro.

Per gli studenti e lavoratori in appalto nulla, se non un pensierino:
E’ in corso di valutazione la possibilità di estendere la convenzione ad altre categorie che hanno rapporti di lavoro o di studio con l’Ateneo.

Non cadremo nella trappola di gridare “privilegiati” ai dipendenti amministrativi dell’università, alimentando la “guerra tra poveri”, un prezioso strumento per il padronato di questi tempi.

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