Segui la ESTELLE! 4 ottobre: CENA BENEFIT FREEDOM FLOTILLA @ CPA FI-SUD!
CENA BENEFIT FREEDOM FLOTILLA III
4 ottobre 2012 ORE 21 @ CPA FI-SUD
(Via Villamagna 27/A)
per info e prenotazioni: colpol@inventati.org
La ESTELLE (freedom flotilla III) è ormai la terza nave che dal 2010, partendo dai porti della scandinavia e facendo scalo in molti porti del mediterraneo, raccoglie attivisti di moltissime nazionalità. Il suo viaggio oltre a raccogliere la solidarietà internazionale con il popolo palestinese e la sua lotta di liberazione antisionista-antimperialista, ha come tappa finale la costa della striscia di Gaza (sottoposta ad assedio militare, un vero e proprio embargo, da parte delle forze israeliane).
Il 4 ottobre la Estelle (freedom flotilla 3) farà l’ultimo scalo nel porto di Napoli. Da qui partirà per il suo lungo viaggio alla volta di Gaza City.
Per l’occasione a NAPOLI SI SVOLGERANNO UNA SERIE DI INIZIATIVE IL 4-5 E 6 DI OTTOBRE. CLICCA QUI PER VISUALIZZARE LE INIZIATIVE
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IMMAGINI DELLA ESTELLE; TWEET DA BORDO
Di seguito il comunicato scritto dal collettivo politico subito dopo la morte di Vittorio Arrigoni: Prosegui la lettura »
Lunedì 24 settembre: LIBREREMO DAY! Condividi i libri, condividi la cultura
Scritto da compagnox in DIRITTO ALLO STUDIO, INIZIATIVE, RED-NET, UNIVERSITA' il 18 Settembre 2012
LUNEDI 24 SETTEMBRE
h 12 PRANZO SOCIALE (prezzi popolari)
SARANNO DISPONIBILI I LIBRI DEL PRIMO SEMESTRE DEL PRIMO ANNO DI SCIENZE POLITICHE e DEL SECI, PASSA IN COLLETTIVO!
(Aula Bruno Fanciullacci, porta rossa Edificio D5)
Vedi anche (contro il pensiero unico dominante) questa pagina con testi alternativi: http://collettivopolitico.noblogs.org/ebook-resistenti/
LIBREREMO è il frutto di un percorso di lotta per l’accesso alle conoscenze e alla formazione promosso dal CSOA Terra Terra, CSOA Officina 99, Get Up Kids!, Neapolis Hacklab. Negli anni, il progetto è stato fatto proprio da altre realtà (soprattutto collettivi studenteschi), in particolare dal coordinamento universitario RED-NET, che ha sospinto la diffusione dei libri in formato digitale fuori dalle mura della città di Napoli, verso la gran parte delle città italiane. La diffusione e la condivisione massiccia dei testi consentono la sopravvivenza del progetto anche quando, come purtroppo spesso accade, il sito libreremo.org è offline; in questo caso, i testi possono essere scambiati attraverso un programma di condivisione (come e-mule), digitando “libreremo”, se si cerca un libro, o depositando i files dei libri nella cartella incoming, se si vogliono condividere.
Pensiamo che in un’università dai costi e dai ritmi sempre più escludenti, sempre più subordinata agli interessi delle aziende, LIBREREMO possa essere uno strumento nelle mani degli studenti per riappropriarsi, attraverso la collaborazione reciproca, del proprio diritto allo studio e per stimolare, attraverso la diffusione di materiale controinformativo, una critica della proprietà intellettuale al fine di smascherarne i reali interessi. I diritti di proprietà intellettuale (che siano brevetti o copyright) sono da sempre – e soprattutto oggi – grosse fonti di profitto per multinazionali e grandi gruppi economici, che pur di tutelare i loro guadagni sono disposti a privatizzare le idee, a impedire l’accesso alla ricerca e a qualsiasi contenuto, tagliando fuori dalla cultura e dallo sviluppo la stragrande maggioranza delle persone. Inoltre, impedire l’accesso ai saperi, renderlo possibile solo ad una ristretta minoranza, reprimere i contenuti culturali dal carattere emancipatorio e proporre solo contenuti inoffensivi o di intrattenimento sono da sempre i mezzi del capitale per garantirsi un controllo massiccio sulle classi sociali subalterne. Prosegui la lettura »
E’ uscita la nostra Controguida all’anno accademico 2012/2013!
Scritto da compagnox in CONTROGUIDA, DIRITTO ALLO STUDIO, RED-NET, UNIVERSITA' il 17 Settembre 2012
La nuova Controguida all’anno accademico 2012/2013, a cura del CollettivoPolitico. All’interno troverai Libreremo e le pagelle dei professori.
Clicca sull’immagine per scaricarla
Il dibattito sulla crisi: e se fosse sovrapproduzione?
Riportiamo questa traduzione da Senzasoste, vista la chiarezza con la quale viene spiegata la crisi del capitalismo.
Negli ultimi anni si è sentito dire che la causa della crisi sono il sistema finanziario, i mutui spazzatura, l’avarizia dei mercati, la cattiva amministrazione dei politici e delle istituzioni regolatrici eccetera eccetera. Probabilmente in ognuna di queste c’è una parte di ragione, in alcune molto più che in altre. Tuttavia, come diceva tempo fa David Harvey (cfr. Crisis of Capitalism < http://youtu.be/qOP2V_np2c0>), sembra che l’ultima cosa a passare per la testa alla maggior parte degli economisti e/o opinionisti di professione è che la causa della crisi sia il sistema stesso, che si tratti di una crisi strutturale.
Anche qualche anno fa qualcuno chiese in un gruppo di discussione al quale partecipava se la crisi che allora iniziava a intravedersi fosse una tipica crisi di produzione. Allora pensavo di sì, ed è un’opinione che continuo ad avere.
La teoria classica della crisi
Nella teoria marxista classica le crisi capitaliste hanno origine nelle imprese che non trovano mercato per i loro prodotti. Sovrapproduzione che pertanto tende a coesistere con una situazione di disoccupazione, e che nel suo complesso non è altro che capitale e forza lavoro (un altro tipo di capitale) che non trovano opportunità per essere investiti e generare profitti. Questo non vuol dire che non ci sia scarsità. La sovrapproduzione implica eccedenze di merci e le merci non vanno a coprire i bisogni umani ma la domanda solvente.
L’importanza di logistica e circolazione delle merci per lo sviluppo strategico del capitalismo italiano
Riportiamo un documento di analisi sullo sviluppo strategico tendenziale del capitalismo italiano redatto dai compagni del CSA Vittoria di Milano:
Per uscire dalla crisi che ha colpito il sistema di produzione capitalista negli anni ’70 e per il conseguente rilancio di un nuovo ciclo di valorizzazione (e di accumulazione dei profitti), diverse e articolate sono state le misure adottate dal capitale che si sono, in estrema sintesi, mosse lungo due direttrici di massima: in primis, l’esternalizzazione e lo snellimento della produzione nonché l’implementazione del ricorso agli strumenti offerti dalla finanza e, poi, la deregolamentazione del mercato del lavoro (e la conseguente precarizzazione dei rapporti di lavoro) e la compressione dei salari.
Da un lato, infatti, pur mantenendo e conservando una forma fortemente centralizzata del comando negli stati a capitalismo avanzato, si sono sfruttate e create intere filiere transnazionali alla costante ricerca di luoghi ove produrre a costi inferiori (e con maggiori profitti) rispetto a quelli di origine, in virtù soprattutto dello sfruttamento di amplissimi bacini di forza lavoro senza diritto alcuno, né sindacalizzazione e con salari miserevoli (nonché di un esercito di riserva potenzialmente illimitato). Prosegui la lettura »
DOVE VAI? CHI SEI? 30 EURO…NO AI TEST DI INGRESSO e DI AUTOVALUTAZIONE!
Scritto da compagnox in COMUNICATI, DIRITTO ALLO STUDIO, RED-NET, UNIVERSITA' il 5 Settembre 2012
Come da copione anche quest’anno l’accesso a numerose facoltà ed a singoli corsi di laurea è limitato da un numero chiuso. La giustificazione unanime fornita da governi, industriali e rettori verte su due “virtù” proprie dello sbarramento all’ingresso: l’efficienza delle strutture universitarie
e la possibilità di selezionare i più capaci e meritevoli tra gli studenti.
Il numero chiuso è sempre stato spacciato come uno strumento capace di favorire i meno abbienti , poiché si basa sul merito.
Eppure statistiche ormai decennali dimostrano chiaramente come la provenienza da un’area geografica anziché da un altra o da una scuola di periferia rispetto ad una scuola “bene” possano fare una grande differenza nei livelli di preparazione e nelle possibilità di accesso al mondo universitario. Questi fattori, insieme all’insufficienza delle politiche per il diritto allo studio (borse, trasporti, studentati), al continuo aumento delle tasse universitarie e all’impossibilità per gli studenti- lavoratori di frequentare, confermano la presenza di un meccanismo di selezione di classe nel nostro sistema formativo. L’introduzione di uno sbarramento all’ingresso per TUTTE le facoltà è stato introdotto dal ministro Moratti nel 2004, e ratificato dal sinistro ministro Mussi. Lo chiamano test di autovalutazione (ma solo perchè Prosegui la lettura »
8-9 Settembre 2012: Firenze Antifascista in Fontesanta
Scritto da compagnox in ANTIFASCISMO, COMUNICATI il 2 Agosto 2012
BRIGATA SINIGAGLIA SEMPRE PRESENTE!
C’è chi decise di tradire mettendosi al servizio dell’occupante nazista e di repubbliche fantoccio complici dei peggiori eccidi che la nostra storia ricordi, di torturare, di sparare dai tetti della nostra città contro civili inermi. C’è chi decise di combattere per la libertà e la giustizia, per l’uguaglianza, in clandestinità, nelle città come nei boschi, convinto che solo assumendosi il peso della lotta si può sperare, oggi come ieri, in una società migliore.
Abbiamo raccolto il loro testimone e al loro fianco continueremo a camminare verso la libertà.
Fontesanta 8 settembre 2012
Dalle ore 15.00 camminata sui sentieri partigiani, racconti…
Dalle ore 20.00 cena con grigliata
Dalle ore 21.00 spettacolo teatrale
A seguire canti di lotta con la Banda K100
Fontesanta 9 settembre 2012
Dalle ore 12.30 pranzo della Brigata Sinigaglia
A seguire canti popolari e di lotta con Il menestrello
Tutte le iniziative si svolgeranno alla casina di Fontesanta: da San Donato in Collina (Bagno a Ripoli) seguire a destra per Parco di Fontesanta.
Per info e prenotazioni: fontesanta@inventati.org
Antifascisti/e, Parenti e Partigiani della Brigata Sinigaglia
Tu che straparli di Carlo Giuliani, conosci l’orrore di Piazza Alimonda?
Tratto dal blog dei Wu Ming
Piazza Alimonda, Genova, h. 17:30 circa del 20 luglio 2001. I tutori dell’ordine hanno appena massacrato di botte il fotografo Eligio Paoni, colpevole di aver fotografato da vicino – e troppo presto – il corpo di Carlo Giuliani, e hanno metodicamente distrutto la sua Leica. Nel cerchio rosso, un agente lo trascina sul corpo e gli preme la faccia su quella insanguinata di Carlo (ancora vivo). Non è difficile immaginare cosa gli stia dicendo. Cosa non si doveva sapere delle condizioni del ragazzo in quel momento? Forse la risposta riguarda un sasso, un sasso bianco come il latte che si muove da un punto all’altro del selciato, scompare e ricompare, e a un certo punto è imbrattato di sangue.
Partiamo da una verità di base: tutto quello che la maggioranza degli italiani sa della morte di Carlo Giuliani è falso.
Pochi giorni fa, in Piazza Alimonda, i soliti ignoti hanno danneggiato la targa in memoria di Carlo, imbrattandola con un getto di inchiostro nero.
Solidarietà agli imputati di Genova 2001
Scritto da compagnox in COMUNICATI il 12 Luglio 2012
Sono passati pochi giorni dall’ultimo atto del processo che vedeva coinvolta la catena di comando della polizia di stato per l’irruzione alla scuola Diaz, risoltosi in un pugno di mosche: l’indulto farà sì che nessuno entri in carcere, le pene comminate comportano solo la rimozione per 5 anni dai pubblici uffici (tra questi l’ex capo della mobile di Genova Filippo Ferri, attuale capo della mobile di Firenze ormai dimesso) e non per tutti gli imputati, visto che non si applica ai capisquadra che guidarono i 400 celerini all’interno della scuola: questi ultimi esecutori si vedranno inoltre cadere prescritti i reati di lesioni gravi commessi. Si palesa ancora una volta la sostanziale impunità che circonda i boia in divisa, assolti o promossi, come Gianni De Gennaro, ex capo della polizia promosso sottosegretario ai servizi segreti da Monti e a cui è stato fatto un processo parallelo (assolto); o Spartaco Mortola, ex capo della digos di Genova promosso a questore e poi ancora capo della polfer a Torino (v. le cariche a freddo di agenti in antisommossa con tanto di lacrimogeni nei vagoni della stazione dopo la manifestazione del 25 febbraio scorso in solidarietà con i No Tav, in perfetto stile G8).
Domani invece va in scena l’altra faccia della giustizia di classe: se da una parte imputati colpevoli di violenze e torture vengono congedati con una sorta di ammonimento, 10 persone rischiano complessivamente più 100 anni di carcere per aver partecipato alle manifestazioni contro il meeting dei potenti nel 2001. Il grimaldello giudiziario della repressione in questa occasione prende il nome di “Devastazione e e saccheggio”, reato ereditato dal Codice Rocco sottoscritto da Mussolini nel 1930 per reprimere i moti operai di cui si serve la “democrazia”, e di concorso morale, ovvero il semplice fatto di essere presente in piazza viene a legittimare la scure repressiva creando un precedente di portata incalcolabile.