Archivio per la categoria COMUNICATI

Agevolazioni sui trasporti per docenti e dirigenti universitari…alla faccia degli studenti e dei lavoratori!

Mentre è in corso un attacco generalizzato ai diritti e al salario dei lavoratori, mentre il comune di Firenze prova a svendere il trasporto pubblico a vantaggio dei privati, mentre Jean-Luc Laugaa di Autolinee Toscana licenzia Sauro Certini un lavoratore scomodo giustificandosi con motivi economici,
mentre si tagliano ulteriormente le borse di studio e si aumenta la mensa, in un periodo in cui il diritto allo studio è una pura formalità, l’Università degli studi di Firenze stipula una convenzione per agevolare il costo dell’abbonamento annuale a favore dei dipendenti (amministrativi, ricercatori e docenti), i quali pagheranno 60 invece che 310 euro.

Per gli studenti e lavoratori in appalto nulla, se non un pensierino:
E’ in corso di valutazione la possibilità di estendere la convenzione ad altre categorie che hanno rapporti di lavoro o di studio con l’Ateneo.

Non cadremo nella trappola di gridare “privilegiati” ai dipendenti amministrativi dell’università, alimentando la “guerra tra poveri”, un prezioso strumento per il padronato di questi tempi.

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Nuovi arresti e angherie poliziesche a Firenze

Stamattina, 29 marzo, si è verificato a Firenze l’ennesimo, gravissimo episodio di repressione e violenza poliziesca. 

Un gruppo di compagni che stavano distribuendo, nella zona di Rifredi-Careggi-Dalmazia, volantini di denuncia sugli ultimi episodi di violenza poliziesca e razzista in città, sono stati aggrediti da agenti della DIGOS.

Dopo spintoni e insulti da parte degli agenti, tre ragazzi sono stati trascinati via tra lo sdegno e l’incredulità della  gente. Immediata la risposta dei compagni, che si sono radunati in presidio sotto la questura per chiedere il rilascio dei tre. Ma, come se non bastasse, il presidio è stato subito circondato da una cinquantina di agenti, che hanno portato in questura altri 4 compagni ed identificato i rimanenti.

Bilancio di questa giornata di ordinaria repressione: 3 fogli di via e 3 custodie in carcere. Le accuse contestate sono resistenza pluriaggravata e oltraggio a pubblico ufficiale: da aggrediti ad aggressori; da compagni che volantinano a pericolosi criminali. Evidentemente ciò che ha disturbato le forze dell’ordine non è stato tanto il volantinaggio quanto il suo contenuto.

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Solidarietà ai compagni sotto processo

 Esprimiamo la massima solidarietà ai 19 compagni sotto processo a Firenze in questi giorni per associazione sovversiva. Continua la repressione portata avanti da forze dell’ordine e magistratura che, da una parte, negano in maniera sempre più arrogante l’agibilità politica di tutti i compagni che lottano contro un sistema basato sullo sfruttamento, sulla guerra e sulla devastazione ambientale; mentre dall’altra “somministrano” manganellate, denunce e centinaia di anni di carcere. Costruiscono teoremi associativi basati sul niente (si parla infatti di presìdi, scritte, occupazioni…) per distruggere il lavoro e le iniziative portate avanti in città come altrove, ben fiancheggiati dai vari giornalisti da strapazzo che, come sempre, “sbattono il mostro in prima pagina” condannando i compagni prima del processo.

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RICONOSCI ANCORA LA TUA CITTA’?

SABATO 10 MARZO 2012
CORTEO ANTIRAZZISTA
ORE 15:00 PIAZZA DALMAZIA

Nella Firenze del 2012, se sei migrante, rischi di entrare in questura per un semplice fermo e uscirne cadavere.
Nella Firenze del 2012, se sei migrante, rischi di essere picchiato e minacciato, pistola alla mano, da esaltati tutori dell’ordine fuori servizio.
Nella Firenze del 2012, se sei migrante, ogni semplice controllo del permesso di soggiorno può costare schiaffi e umiliazioni.
Nella Firenze del 2012, se sei migrante, puoi essere aggredito a sprangate in piena notte addirittura dentro le porte di casa tua.
Nella Firenze del 2012, se sei migrante, rischi di essere ammazzato come un cane sull’asfalto mentre cerchi di lavorare per sopravvivere.

Questa è la realtà che gli avvenimenti degli ultimi tre mesi raccontano. Un lasso di tempo breve, denso però come non mai: non si ricorda in questa città, a memoria d’uomo, un periodo altrettanto nero per quanto riguarda le violazioni del rispetto dell’altro e del diverso. Una serie di soprusi, angherie, violenze che concorrono a confermare quella che, da sem Prosegui la lettura »

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Solidarietà a Luca e al movimento NOTAV della Val di Susa

Sabato 25 Febbraio si è svolta un’enorme manifestazione da Bussoleno a Susa lungo un percorso di otto chilometri: più di 75000 persone hanno espresso solidarietà a tutto il movimento No Tav e ai suoi arrestati, estendendo di fatto la lotta oltre la Val di Susa e il non-cantiere di Chiomonte. E’ chiaro, infatti, che non è più in gioco solo un interesse “localistico”, ma che in Val di Susa si gioca una partita che riguarda gli assetti fondamentali della democrazia: il rispetto del diritto alla salute, il rispetto dell’ambiente, la lotta alla mafia e alla speculazione. Si è vista una risposta ampia e solidale all’attacco repressivo voluto dal procuratore Caselli avvenuto il 26 gennaio scorso, che ha colpito 52 persone, tra cui 26 in carcere e 15 con misure cautelari. La giornata di sabato si è chiusa con le cariche della polizia all’interno della stazione di Porta Susa a Torino contro i manifestanti che stavano tornando nelle rispettive città. Al ritorno dalla Valle infatti i manifestanti si sono trovati i celerini schierati davanti ai binari del treno per Milano con la scusa di controllare i biglietti:  c’è stata una prima carica durante la contrattazione del prezzo del biglietto collettivo, poi una seconda, dalle spalle, quando la contrattazione era finita e i manifestanti stavano salendo sul treno. Sono stati lanciati lacrimogeni CS, vietati anche nei conflitti bellici perchè altamente nocivi, in stazione e addirittura all’interno dei vagoni: dietro a tutto questo troviamo un volto già noto alla cronaca e ai compagni, ovvero il solerte Spartaco Mortola, il macellaio della Diaz. Stamattina la situazione in Valle è precipitata: gli espropri dei terreni, necessari per ampliare il non cantiere Tav, sono stati anticipati di un giorno. Le Forze dell’ordine hanno militarizzato completamente la Valle e tentato di Prosegui la lettura »

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Ennesima aggressione fascista ad Ostia: chiudiamo Casapound e tutti i covi fascisti

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio si è verificata l’ennesima aggressione neofascista messa in atto da Casapound ai danni di compagni che stavano affiggendo manifesti per il corteo “Costruire l’altra Ostia” di questo sabato. Naturalmente le forze dell’ordine e i media hanno anche stavolta tentato di manipolare l’accaduto parlando di rissa tra opposti estremismi, riducendo il tutto a un problema di ordine pubblico (17 i compagni portati in commissariato e denunciati dalla polizia). Nella realtà, inutile ribadirlo, sappiamo benissimo come il ruolo dei gruppi di fascisti del terzo millennio sia funzionale al potere dello Stato per reprimere il dissenso e più in generale qualunque forma di alternativa culturale e sociale, specialmente in una fase come questa, in cui si manifestano chiaramente le contraddizioni del sistema di fronte alla crisi che sta vivendo. L’aggressione è il classico esempio di attacco squadrista con tanto di caschi e spranghe:  alcuni compagni sono anche finiti all’ospedale.

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Uniamo le lotte! Sosteniamo i lavoratori del Censimento 2012

Lunedì 20 alle ore 15,30 PRESIDIO SOTTO PALAZZO VECCHIO

Il Comune di Firenze scrive un’altra pagina della lunga storia dello sfruttamento dei lavoratori. Disorganizzazione estrema, lavoro a chiamata, pagamento a cottimo, versamento del salario rimandato al 2013 sono solo alcuni dei problemi di cui siamo venuti a conoscenza dai lavoratori stessi, rilevatori e coordinatori, impiegati nello svolgimento del Censimento Istat 2012 presso il Comune di Firenze. Il “rottamatore” Renzi ha scelto la strada della precarizzazione massima, del sistema di lavoro schiavistico del cottimo (utilizzato dai caporali, per fare un esempio, nelle campagne del sud Italia), del salario “rimandato a data da destinarsi”, nonostante altri Comuni d’Italia abbiano scelto sì contratti a tempo determinato (ma non potrebbe essere altrimenti per un lavoro come quello del rilevatore e coordinatore del censimento),  ma che offrono maggiori certezze in termini di proporzionalità tra lavoro svolto e salario corrisposto. Come facciamo ormai da diverso tempo,  ad esempio con i lavoratori in lotta delle portinerie della nostra Università, anche questa volta decidiamo di schierarci a fianco dei lavoratori sfruttati, precarizzati e malpagati;  (di seguito il volantino dei lavoratori)

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Solidarietà agli antifascisti massesi

Solidarietà agli antifascisti massesi aggrediti da fascisti e polizia sabato scorso.

RICORDARE LA RESISTENZA DI IERI, COMBATTERE IL FASCISMO DI OGGI!

Collettivo Politico di Scienze Politiche

Di seguito il comunicato dei compagni di Massa:

Sabato pomeriggio a Massa è avvenuta una grave aggressione fascista ai danni di alcuni compagni che erano in piazza per lottare contro l’agibilità lasciata dalle Istituzioni a organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound, tra le cui fila si annidano assassini come Gianluca Casseri (militante di Casa Pound Pistoia), autore della strage razzista di Firenze.
Di seguito riportiamo la nota stampa divulgata dalle sezioni Salvetti e Francini di Massa del Partito dei Carc:

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Con i lavoratori del censimento in lotta: I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO!

Domani, alle 18 a Novoli, saremo in assemblea con i lavoratori del censimento di Firenze.

Al fianco dei lavoratori IN LOTTA!
Di seguito il volantino diffuso dai lavoratori:

-A tutti i lavoratori del censimento sia esterni che dipendenti del Comune
-Alla stampa cittadina
-Ai gruppi consiliari
Nozze co’ fichi secchi

I fichi secchi siamo noi lavoratori del 15 censimento generale della popolazione, le nozze quelle che tra un’apparizione televisiva e l’altra il presidente dell’Istat Giovannini e a cascata tutte le Amministrazioni Comunali sono già certi di aver celebrato sulla nostra pelle. Con modalità oscure, che non tengono minimamente conto della quantità di ore/lavoro necessarie per espletare le operazioni di censimento, l’ISTAT ha predeterminato sia  i costi  che la tempistica  del trasferimento dei soldi  ai Comuni.  Partendo da questa anomalia di fondo  i  Comuni  si sono sbizzarriti nel determinare forme contrattuali, compensi e tempi di pagamento  per i rilevatori e i coordinatori sui quali grava la maggior parte del lavoro per il Censimento. Il risultato di questa creatività è  che è   impossibile  trovare analoghe condizioni contrattuali nemmeno tra due comuni sugli 8092 Comuni Italiani.
A Bologna ( forse unico Comune che ha fatto questa scelta) si è scelto di fare contratti a tempo determinato inquadrando i rilevatori in cat.C1 con paga mensile di euro 1621,17  e questa è la scelta che garantisce le migliori condizioni di lavoro e retributive.
A Firenze si è invece scelto di fare contratti di collaborazione e i relativi compensi invece che sulle ore di lavoro effettuate sono determinati da una forma di cottimo che prevede anche attività da svolgere gratis.  I tempi del pagamento non avvengono  con cadenza mensile e nemmeno alla fine della prestazione ma vengono subordinati alla completa liquidazione dei contributi da parte dell’ISTAT ( nel 2013).[…]

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