Articoli con tag Firenze

Il 25 aprile 2012 in piazza s.spirito

Dalle ore 15 in piazza s.spirito con musica, cibo e bevande a prezzi popolari.

Alle ore 17  CORTEO UNITARIO ANTIFASCISTA

A seguire musica con Menestrello, Ivanoska e Visibì

QUI lo spot radiofonico della giornata

DI SEGUITO LE FOTO DELLA GIORNATA

FIRENZE È ANTIFASCISTA

Il 25 Aprile la Firenze Antifascista sarà in piazza per rendere omaggio a “la meglio gioventù”, quella che di fronte al fascismo scelse di non chinare la testa, di arruolarsi nelle Brigate Partigiane sulle montagne o nelle SAP, nei GAP nelle fabbriche e nelle città.

Combattere il fascismo vuol dire comprenderne le cause storiche, riconoscere il suo continuo ripresentarsi in forme diverse e raccogliere l’insegnamento della Resistenza Antifascista: prima di tutto il fascismo è figlio del Capitale e questo non avrà remore ne’ esitazioni nel rimetterlo in campo quando la fase storica lo richiederà.

A riconoscerlo furono sin da subito quei partigiani che vedendo aguzzini, collaborazionisti e torturatori girare indisturbati, gerarchi fascisti riciclarsi negli apparati del “nuovo Stato democratico”, decisero che la Resistenza non avrebbe dovuto cessare con il 25 Aprile.

A distanza di quasi 70 anni possiamo dire che avevano ragione!

A dircelo è la storia di questo paese, le stragi di stato, le bombe sui treni e nelle piazze, i tentativi di golpe, i legami tra neofascisti e servizi segreti.

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Mercoledì 11 aprile corteo No TAV a Firenze

Piazza Vasari (Ponte del Pino) alle ore 18 .

L’Assemblea cittadina No Tav raccoglie l’appello dalla Val di Susa per mobilitarsi nella giornata dell’11 Aprile in contemporanea con le inziative contro gli espropri dei terreni su cui dovrebbe, a sarà dura, sorgere il cantiere TAV, e invita tutti/e a partecipare al Corteo che partirà da Piazza Vasari (Ponte del Pino) alle ore 18 .

Segue l’appello dalla Val di Susa.

Come già abbiamo scritto nei vari appelli circolati in queste settimane l’11 aprile sarà una data importante per il movimento no tav. Per tutta la settimana in valle di Susa ci saranno iniziative, mobilitazioni e la possibilità per tutti di fermarsi al presidio di Venaus per riposare, confrontarsi e ripartire.
Pensiamo che questa data sia importante anche e soprattutto per un percorso nazionale di allargamento di questo movimento, di queste istanze e di questa lotta. Come già è avvenuto nei mesi passati in ogni parte del paese comitati spontanei, realtà organizzate e singoli hanno dato luogo ad iniziative di sostegno alla valle di Susa. Questa è stata una cosa stupenda che ci ha dato forza e coraggio, per noi tutti, per Luca e per tutti i no tav che hanno subito le varie operazioni giudiziarie con arresti e provvedimenti di restrizione delle libertà. Pensiamo anche che questo sia solo un primo passo di un percorso più lungo e ampio che ci auguriamo riesca a diventare nelle pratiche e nella partecipazione sempre più partecipato e popolare.

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PRESIDIO NO TAV 24H

2-6 APRILE 2012

PRESIDIO NO TAV 24/24 H

DI FRONTE AL CANTIERE TAV

DI CAMPO DI MARTE

(Largo Gennarelli-Giardini di viale Malta)

FOTO DEL PRESIDIO CHE DA TRE GIORNI 24 h SI TROVA DI FRONTE AL CANTIERE TAV DI CAMPO DI MARTE

(clicca sull’immagine per ingrandire)

Il tav è un treno e molto di più. Il tav è un modo di gestire i soldi pubblici, socializzando le perdite e regalando facili profitti ai privati, ai grandi cartelli di costruttori. Il sottoattraversamento Tav di Firenze e il centro commerciale mascherato da stazione annesso, costeranno forse 3 miliardi di euro. Gli investimenti per l’intera rete regionale dei treni pendolari è pari a 350 milioni spalmati sui prossimi anni. Sono quindi un decimo di quanto si spenderà per realizzare 7,5 chilometri di tunnel Tav e la faraonica stazione Foster. 350 milioni è quanto costerebbe adeguare le attuali linee fiorentine per far passare il Tav in superficie, secondo un progetto alternativo mai preso davvero in considerazione. Con il passaggio in superficie si risparmiano risorse da destinare alle priorità del trasporto pendolari ed alla messa in sicurezza della rete ferroviaria, perchè non accadano più stragi colpevoli frutto della mancanza di manutenzione, come a Viareggio nel giugno 2009. Il tunnel sotto Firenze mette a rischio molte case, farà barriera sulla falda acquifera che corre nel sottosuolo alzandola a monte e abbassandola a valle. Il materiale di scavo già ora viene portato via da camion: sono più di 100 al giorno soltanto per il cantiere nella zona del Lippi, e gli scavi per il tunnel devono ancora iniziare. Significa polveri sottili per tutti,

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Nuovi arresti e angherie poliziesche a Firenze

Stamattina, 29 marzo, si è verificato a Firenze l’ennesimo, gravissimo episodio di repressione e violenza poliziesca. 

Un gruppo di compagni che stavano distribuendo, nella zona di Rifredi-Careggi-Dalmazia, volantini di denuncia sugli ultimi episodi di violenza poliziesca e razzista in città, sono stati aggrediti da agenti della DIGOS.

Dopo spintoni e insulti da parte degli agenti, tre ragazzi sono stati trascinati via tra lo sdegno e l’incredulità della  gente. Immediata la risposta dei compagni, che si sono radunati in presidio sotto la questura per chiedere il rilascio dei tre. Ma, come se non bastasse, il presidio è stato subito circondato da una cinquantina di agenti, che hanno portato in questura altri 4 compagni ed identificato i rimanenti.

Bilancio di questa giornata di ordinaria repressione: 3 fogli di via e 3 custodie in carcere. Le accuse contestate sono resistenza pluriaggravata e oltraggio a pubblico ufficiale: da aggrediti ad aggressori; da compagni che volantinano a pericolosi criminali. Evidentemente ciò che ha disturbato le forze dell’ordine non è stato tanto il volantinaggio quanto il suo contenuto.

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Solidarietà ai compagni sotto processo

 Esprimiamo la massima solidarietà ai 19 compagni sotto processo a Firenze in questi giorni per associazione sovversiva. Continua la repressione portata avanti da forze dell’ordine e magistratura che, da una parte, negano in maniera sempre più arrogante l’agibilità politica di tutti i compagni che lottano contro un sistema basato sullo sfruttamento, sulla guerra e sulla devastazione ambientale; mentre dall’altra “somministrano” manganellate, denunce e centinaia di anni di carcere. Costruiscono teoremi associativi basati sul niente (si parla infatti di presìdi, scritte, occupazioni…) per distruggere il lavoro e le iniziative portate avanti in città come altrove, ben fiancheggiati dai vari giornalisti da strapazzo che, come sempre, “sbattono il mostro in prima pagina” condannando i compagni prima del processo.

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NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DI ATAF: iniziativa pubblica al Polo di Novoli

Martedì 27 marzo, all’interno del ciclo di ASSEMBLEE CITTADINE, ci troviamo per discutere del problema della mobilità e del trasporto pubblico a partire dai tagli alle linee dell’ATAF e dalla privatizzazione in corso.

ore 15- Polo delle scienze sociali di Novoli nell’edificio D5
Interverranno:

– Assemblea per l’autoriduzione, Roma
– Lavoratori dell’RSU di ATAF
– Comitato contro la privatizzazione di ATAF
Di seguito il testo del volantino (QUI il file jpg a colori); QUI l’evento su Facebook

No alla privatizzazione di ATAF!

Calpestando la volontà popolare, che si era espressa nettamente contro la privatizzazione dei beni comuni durante i referendum di Giugno, il rottamatore Renzi sta attuando con modi autoritari la liberalizzazione del servizio di trasporto pubblico locale, giustificandola in virtù del consistente buco nel bilancio dell’azienda, dovuto ad una lunga gestione inefficiente ed inadeguata. Così, entro la fine dell’estate l’ATAF  diventerà un’azienda completamente privata.

Il servizio pubblico sarà, quindi, completamente assoggettato alle logiche del profitto, con la necessità, da parte degli acquirenti privati di agire su due fronti. In primo luogo, razionalizzare le risorse umane, licenziando i lavoratori in “esubero”e peggiorando le condizioni di lavoro di tutti gli altri, ed infine aumentare il costo del biglietto, tagliando anche le linee meno redditizie, naturalmente a discapito delle fasce più deboli della popolazione. Lavoratori, precari, pendolari, anziani e studenti.

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RICONOSCI ANCORA LA TUA CITTA’?

SABATO 10 MARZO 2012
CORTEO ANTIRAZZISTA
ORE 15:00 PIAZZA DALMAZIA

Nella Firenze del 2012, se sei migrante, rischi di entrare in questura per un semplice fermo e uscirne cadavere.
Nella Firenze del 2012, se sei migrante, rischi di essere picchiato e minacciato, pistola alla mano, da esaltati tutori dell’ordine fuori servizio.
Nella Firenze del 2012, se sei migrante, ogni semplice controllo del permesso di soggiorno può costare schiaffi e umiliazioni.
Nella Firenze del 2012, se sei migrante, puoi essere aggredito a sprangate in piena notte addirittura dentro le porte di casa tua.
Nella Firenze del 2012, se sei migrante, rischi di essere ammazzato come un cane sull’asfalto mentre cerchi di lavorare per sopravvivere.

Questa è la realtà che gli avvenimenti degli ultimi tre mesi raccontano. Un lasso di tempo breve, denso però come non mai: non si ricorda in questa città, a memoria d’uomo, un periodo altrettanto nero per quanto riguarda le violazioni del rispetto dell’altro e del diverso. Una serie di soprusi, angherie, violenze che concorrono a confermare quella che, da sem Prosegui la lettura »

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Con i lavoratori del censimento in lotta: I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO!

Domani, alle 18 a Novoli, saremo in assemblea con i lavoratori del censimento di Firenze.

Al fianco dei lavoratori IN LOTTA!
Di seguito il volantino diffuso dai lavoratori:

-A tutti i lavoratori del censimento sia esterni che dipendenti del Comune
-Alla stampa cittadina
-Ai gruppi consiliari
Nozze co’ fichi secchi

I fichi secchi siamo noi lavoratori del 15 censimento generale della popolazione, le nozze quelle che tra un’apparizione televisiva e l’altra il presidente dell’Istat Giovannini e a cascata tutte le Amministrazioni Comunali sono già certi di aver celebrato sulla nostra pelle. Con modalità oscure, che non tengono minimamente conto della quantità di ore/lavoro necessarie per espletare le operazioni di censimento, l’ISTAT ha predeterminato sia  i costi  che la tempistica  del trasferimento dei soldi  ai Comuni.  Partendo da questa anomalia di fondo  i  Comuni  si sono sbizzarriti nel determinare forme contrattuali, compensi e tempi di pagamento  per i rilevatori e i coordinatori sui quali grava la maggior parte del lavoro per il Censimento. Il risultato di questa creatività è  che è   impossibile  trovare analoghe condizioni contrattuali nemmeno tra due comuni sugli 8092 Comuni Italiani.
A Bologna ( forse unico Comune che ha fatto questa scelta) si è scelto di fare contratti a tempo determinato inquadrando i rilevatori in cat.C1 con paga mensile di euro 1621,17  e questa è la scelta che garantisce le migliori condizioni di lavoro e retributive.
A Firenze si è invece scelto di fare contratti di collaborazione e i relativi compensi invece che sulle ore di lavoro effettuate sono determinati da una forma di cottimo che prevede anche attività da svolgere gratis.  I tempi del pagamento non avvengono  con cadenza mensile e nemmeno alla fine della prestazione ma vengono subordinati alla completa liquidazione dei contributi da parte dell’ISTAT ( nel 2013).[…]

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Fuori i fascisti da Firenze! (e dal sistema solare)

Il 17 dicembre, se pur con l’amarezza e la rabbia per l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, è stata per Firenze una giornata indubbiamente importante. Più di 20mila persone hanno sfilato in corteo da Piazza Dalmazia al centro di Firenze mostrando la propria solidarietà alla Comunità Senegalese e ai familiari delle vittime della violenza fascista. Ma se la presenza dei fascisti nella nostra città si è concretizzata in un modo così drammatico è anche importante sottolineare come proprio i fascisti rappresentano per molti un problema che non nasceva certo quel giorno: altre volte in passato hanno aggredito immigrati, ma lo hanno fatto anche ai danni degli studenti durante le occupazioni e le iniziative nelle scuole e nelle università, lo fanno contro i lavoratori che scioperano o occupano la propria fabbrica per salvare il proprio posto di lavoro e rivendicare i propri diritti.

Negli ultimi anni i fascisti avevano già ucciso: Davide Cesare, 26enne, ucciso a Milano nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003, Renato Biagetti, stessa età, ucciso all’alba del 27 agosto del 2006 all’uscita da una festa vicino a Roma, Nicola Tommasoli, 29enne, ucciso a Verona il 5 maggio 2008. Uccisi perché ANTIFASCISTI.
Il 17 dicembre all’interno del corteo non si contavano gli striscioni, i cartelli e gli slogan contro il razzismo, contro il fascismo e per la CHIUSURA di Casa Pound e degli spazi all’interno dei quali i fascisti si ritrovano e si organizzano.

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