Articoli con tag NO Privatizzazione

Lavoratori Ataf in lotta tra articolo 18, appalti e privatizzazione.

PRESIDIO il 28 DICEMBRE alle ORE 12:00 davanti al DEPOSITO ATAF in VIALE Dei MILLE.

Sull’ATAF (Azienda Trasporti dell’Area Fiorentina) si stanno abbattendo in contemporanea i due tsunami della “riforma del lavoro” e della privatizzazione e svendita selvaggia del patrimonio pubblico. I lavoratori Ataf si stanno mobilitando ormai da tempo, sopratutto nell’ultimo anno, cercando di salvare il proprio posto di lavoro, ma anche il diritto ad un trasporto pubblico e di qualità. Ovviamente laddove c’è del profitto da garantire, non ci si poteva aspettare dalle istituzioni nessuna risposta diversa da quelle che abbiamo visto: da una parte il muro contro muro costante, senza nessuna intenzione di ascoltare i lavoratori in lotta, passando per un ricatto in piena regola, come da “stile Marchionne” (se accettate i peggioramenti contrattuali non privatizziamo), per finire con licenziamenti punitivi, come ci ricorda la vicenda di Sauro Certini, lavoratore autolinee toscane, licenziato ufficialmente per “motivi economici” Prosegui la lettura »

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NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DI ATAF: iniziativa pubblica al Polo di Novoli

Martedì 27 marzo, all’interno del ciclo di ASSEMBLEE CITTADINE, ci troviamo per discutere del problema della mobilità e del trasporto pubblico a partire dai tagli alle linee dell’ATAF e dalla privatizzazione in corso.

ore 15- Polo delle scienze sociali di Novoli nell’edificio D5
Interverranno:

– Assemblea per l’autoriduzione, Roma
– Lavoratori dell’RSU di ATAF
– Comitato contro la privatizzazione di ATAF
Di seguito il testo del volantino (QUI il file jpg a colori); QUI l’evento su Facebook

No alla privatizzazione di ATAF!

Calpestando la volontà popolare, che si era espressa nettamente contro la privatizzazione dei beni comuni durante i referendum di Giugno, il rottamatore Renzi sta attuando con modi autoritari la liberalizzazione del servizio di trasporto pubblico locale, giustificandola in virtù del consistente buco nel bilancio dell’azienda, dovuto ad una lunga gestione inefficiente ed inadeguata. Così, entro la fine dell’estate l’ATAF  diventerà un’azienda completamente privata.

Il servizio pubblico sarà, quindi, completamente assoggettato alle logiche del profitto, con la necessità, da parte degli acquirenti privati di agire su due fronti. In primo luogo, razionalizzare le risorse umane, licenziando i lavoratori in “esubero”e peggiorando le condizioni di lavoro di tutti gli altri, ed infine aumentare il costo del biglietto, tagliando anche le linee meno redditizie, naturalmente a discapito delle fasce più deboli della popolazione. Lavoratori, precari, pendolari, anziani e studenti.

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