7 ottobre 2011
Scritto da compagnox in DIRITTO ALLO STUDIO, UNIVERSITA' il 7 Ottobre 2011
!TOMA LA CALLE! IL 15 OTTOBRE SCENDIAMO IN PIAZZA! PULLMAN da FIRENZE
Scritto da compagnox in COMUNICATI, INIZIATIVE, VARIE il 7 Ottobre 2011
Presto TUTTE le informazioni suii PULLMAN per il CORTEO DEL 15 OTTOBRE a ROMA
Per INFORMAZIONI e altro è’ disponibile QUESTO NUMERO:
340/6351860
Il 15 ottobre, raccogliendo il semplice appello dei movimenti spagnoli !TOMA LA CALLE! – Prendi la piazza, nelle principali città europee vi saranno manifestazioni e cortei contro le politiche economiche europee di tagli e sacrifici: diminuzione dei salari, licenziamenti e precarietà, tagli alle spese sociali e alle pensioni, alla sanità e all’istruzione, privatizzazioni e, dulcis in fundo, guerre e repressione. Queste sono le soluzioni che padroni, banche e governi vogliono imporre in questa crisi profonda del capitalismo, in Europa come nel resto del mondo. Ma ovunque, mobilitazioni, iniziative e rivolte cercano di opporsi e resistere a queste ricette, rivendicando giustizia sociale, diritti ed autodeterminazione. Dalla resistenza tenace del popolo greco sotto attacco ormai da oltre due anni, alle rivolte in Egitto e Tunisia, dai movimenti spagnoli che dal maggio 2011 occupano le piazze, alle manifestazioni di New York e delle altre città negli USA, milioni di persone dicono BASTA alle guerre e un sistema economico in crisi che produce sempre più povertà e sfruttamento e impone sacrifici per quasi tutti e ricchezza per pochi.
7 ottobre: CORTEO STUDENTESCO
Scritto da compagnox in COMUNICATI, DIRITTO ALLO STUDIO, RED-NET, UNIVERSITA' il 30 Settembre 2011
MA QUALE DEBITO, MA QUALI SACRIFICI? IL CAPITALISMO E’ LA CRISI!
Corteo 7 ottobre ore 9 @S.Marco. A seguire, giornata in piazza
In questi mesi il governo sta approvando manovre che, seguendo le direttive imposte da Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale, stanno provocando una vera e propria macelleria sociale. Con la scusa del debito pubblico governo e opposizione hanno dato il via ad una serie di privatizzazioni selvagge, svendite dei beni e servizi pubblici (es a.t.a.f. a Firenze), tagli ai servizi sociali (scuola, sanità, enti locali), aumento dell’età pensionabile e cancellazione dei diritti dei lavoratori. Per mantenere la pace sociale, si ricorre alla subdola retorica della “responsabilità nazionale”, una farsa il cui scopo è far digerire, senza opposizione da parte delle classi subalterne, provvedimenti volti a scaricare i costi della crisi su chi non ne è artefice ma soltanto vittima, rispondendo alle legittime istanze di dissenso con il pugno duro della repressione. Queste logiche di smantellamento totale dello stato sociale non risparmiano gli studenti che subiscono non solo i tagli, ma anche una ristrutturazione complessiva del sistema universitario, volto a favorire la selezione di classe e l’ingresso dei privati nella gestione degli atenei attraverso logiche aziendali.
Presentazione dossier TUTTI LIBERI
Scritto da compagnox in INIZIATIVE, VARIE il 24 Settembre 2011
MERCOLEDI’ 28 SETTEMBRE ALLE ORE 17.30@Polo di Novoli, sotto al Pozzo Librario. A seguire APERITIVO e DJ SET
In seguito alla forte ondata repressiva che ha colpito il movimento fiorentino il 4 maggio ed il 13 giugno, abbiamo sentito la necessità di realizzare un dossier informativo e di analisi, che chiarisca come si sono svolti i fatti e quali sono le reali motivazioni politiche di questura e magistratura.
La nostra Controguida all’anno accademico 2011/2012
Scritto da compagnox in CONTROGUIDA, DIRITTO ALLO STUDIO, DOCUMENTI, UNIVERSITA' il 21 Settembre 2011
Clicca sulla foto e sfoglia la Controguida online, oppure scaricala in pdf una volta aperta. Altrimenti passa in Collettivo per una copia cartacea, tutti i giorni, in aula Bruno Fanciullacci edificio D5.
Leggi anche:
Sulla guerra in Libia: due contributi di Gian Paolo Calchi Novati
“Prima o poi i popoli, soprattutto i gruppi o ceti inquieti e irrequieti, si convinceranno che le soluzioni giuste vengono più dal basso che dall’alto.”
Il crollo del regime libico: un incentivo o un deterrente?
Se fra i motivi che hanno spinto i militari egiziani a collaborare alla rimozione di Moubarak c’era l’intento di restituire l’Egitto al suo ruolo naturale di centro del mondo arabo e del Medio Oriente, non è detto che i fatti libici siano coerenti con quell’obiettivo. Il governo del Cairo ha sicuramente sostenuto gli insorti anti- Gheddafi, soprattutto quando pareva che la crisi dovesse sfociare in un scissione fra Cirenaica e Tripolitania, ma si è sempre attenuto alla regola aurea del “profilo basso”, anche rispetto ad altri paesi arabi: si pensi, in particolare, all’esposizione del Qatar, che ha brandito Al Jazeera come un’arma impropria prima di dare un contributo rilevante, anche sul piano militare, alla coalizione guidata da Francia e Inghilterra.
Da una parte l’Egitto voleva dar prova di credere nella “libertà”, dall’altra non voleva compromettersi troppo con un’operazione che per molti versi ricordava in modo imbarazzante la guerra di Suez del 1956. Tutto può augurarsi l’Egitto fuorché la formazione al di là del suo confine occidentale di uno stato “sotto tutela”, magari con il corollario di quelle basi militari che Nasser elevò a principale capo d’accusa contro re Idris e che Gheddafi chiuse nel 1970 poche settimane prima della morte dello stesso Nasser.
Ma quale debito? Ma quali sacrifici? Il capitalismo è la crisi!
Scritto da compagnox in COMUNICATI, DIRITTO ALLO STUDIO, LAVORO, UNIVERSITA', VARIE il 11 Settembre 2011
Presidio permanente Lunedì 12 Settembre a partire dalle 17 30 sotto la prefettura in via Cavour
Lunedì 12 Settembre, la manovra lacrime e sangue imposta dai “signori del mercato” di Governo, Banca Centrale e Commissione Europea, sarà in discussione al senato. Con la retorica della “coesione nazionale”, il Governo tenta di imporre ulteriori sacrifici a lavoratori, pensionati, studenti e a tutte le classi sociali subalterne mentre banchieri, speculatori e padroni di sempre che, con la loro voracità di profitto hanno creato questa crisi, non pagheranno un centesimo.
Continueranno, anzi, ad arricchirsi con scommesse finanziarie sul crollo degli Stati e ad approfittare della situazione per rosicare diritti.
11 settembre 1973: il colpo di Stato in Chile
L’11 settembre del 1973, dentro la Moneda (il palazzo presidenziale), perdeva la vita Salvador Allende, vittima del colpo di Stato militare pianificato dagli U.S.A. di Richard Nixon ed Henry Kissinger e messo in pratica dal fascista Augusto Pinochet e dalle truppe al suo servizio. Ancora oggi in Chile studenti, lavoratori e pensionati lottano, dopo 21 anni di “democrazia”, per un paese diverso da quello creato durante la dittatura: un paese dato in pasto al mercato ed ai grandi capitali internazionali, seguendo la dottrina neoliberista della scuola di Chicago di Milton Friedman (premio nobel per l’economia nel 1976), la cui Costituzione è ancora oggi quella redatta sotto la dittatura.
Per approfondimenti:
Salvador Allende, documentario
Shock Economy, libro di Naomi Klein dal quale è tratto questo documentario
SCIOPERO GENERALE: Spezzone Anticapitalista
Scritto da compagnox in COMUNICATI, DIRITTO ALLO STUDIO, INIZIATIVE, LAVORO, VARIE il 3 Settembre 2011
SPEZZONE ANTICAPITALISTA AL CORTEO DEI SINDACATI DI BASE. ORE 9 P.ZZA SS.ANNUNZIATA
C’è crisi? il capitalismo non può avere la cura, perchè è la malattia
Sono mesi che sentiamo parlare di “crisi”, della “necessità di tornare a crescere”, di “modernizzazione”, di “sacrifici nell’interesse della nazione”. Concetti che ci parlano di problemi da risolvere sulla base di un fantomatico “interesse comune”. E’, però, chiaro che quando la coperta è troppa corta, se copri da una parte, scopri dall’altra e governanti, padroni e media tentano sempre di coprire sé stessi.
La ricetta è semplice: privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite.