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Mercoledì 5 giugno, via Cavour, ore 18 e 30: PRESIDIO in solidarietà col popolo turco

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 MERCOLEDI 5 GIUGNO 
ORE 18 E 30
VIA CAVOUR, FIRENZE
IN SOSTEGNO DEL POPOLO TURCO

Taksim Tahrir olacak! Piazza Taksim come Piazza Tahrir

AL FIANCO DEL POPOLO TURCO!
FERMARE SUBITO LA REPRESSIONE!
LIBERTA’ PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI!
VIA IL GOVERNO ERDOGAN SERVO E COMPLICE DELL’IMPERIALISMO!

In questi giorni la Turchia è in fiamme. La scintilla è stata una manifestazione ambientalista in centro Instabul che, duramente repressa dalla polizia, ha dato fuoco alle polveri che da tempo covavano in tutto il paese.

E’ ormai una settimana che tutte le principali città turche sono attraversate da cortei immensi contro il governo antipopolare di Erdogan, la repressione della polizia non si è fatta attendere, in pochi giorni ci sono già stati 1.700 arresti, centinaia di feriti e due morti. La protesta si sta sempre più allargando ed è necessaria una mobilitazione internazionale a sostegno delle rivendicazioni del popolo turco.

Facciamo appello a tutte le organizzazioni anticapitaliste e antifasciste ad aderire e partecipare al presidio che si terrà:

MERCOLEDI 5 GIUGNO
ORE 18:30
VIA CAVOUR, 1 FIRENZE
PRESIDIO/MANIFESTAZIONE

Partito Comunista dei Lavoratori
Collettivo Studentesco Rivoluzionario
Giovani Comunisti
Partito della Rifondazione Comunista Firenze 
Collettivo Politico * Scienze Politiche

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sabato 1 giugno, bologna. Il diritto di sciopero non si tocca! Siamo tutti facchini!

 SABATO 1 GIUGNO alle ore ore 16.00 in Piazza NETTUNO a Bologna 

MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI IN LOTTA DELLA LOGISTICA

coopfacchinaggioLA LOTTA DEI LAVORATORI DELLA LOGISTICA È LA NOSTRA LOTTA

In questi mesi abbiamo assistito alla crescita della mobilitazione e della lotta nel settore della logistica.
Una lotta in cui i lavoratori, immigrati ed italiani come parte della stessa identica classe, superando quindi ogni falsa contrapposizione, organizzati nel SI Cobas e non solo, si sono resi protagonisti di azioni determinate e combattive per rivendicare salario e diritti in un sistema fatto di appalti, subappalti e caporalati.
Una lotta costruita sulla partecipazione e sul protagonismo dei lavoratori, che ha avuto la capacità di propagarsi di magazzino in magazzino, ad altre cooperative, ad altri territori con scioperi, picchetti e blocchi delle merci.
Una lotta che ha visto crescere attorno a se anche la solidarietà e l’appoggio di molte realtà politiche e sociali riuscendo a strappare importanti vittorie e migliori condizioni di vita e di lavoro di quelle attuali per molti operai della logistica.

La controparte (cooperative, aziende della GDO e organi statali) però, com’era chiaro aspettarsi, non è stata certo a guardare: dopo il fallimento del tentativo di recupero da parte dei sindacati confederali, sempre più chiaramente complici degli interessi padronali, si è passati ai licenziamenti dei lavoratori più attivi, alle cariche della polizia, ai pestaggi e alle intimidazioni ad opera dei crumiri, alle denunce e ai processi.

Un livello repressivo molto alto, ma che evidentemente non ha scoraggiato e intimorito i lavoratori, come dimostrano i due scioperi generali del 22 marzo e del 15 maggio del comparto della logistica a livello nazionale, che hanno visto un’altissima adesione e partecipazione di piazza.
Non a caso dopo lo sciopero del 15 maggio la Commissione di Garanzia ha inserito tra i servizi essenziali la movimentazione delle merci “genericamente deperibili” applicando di fatto la 146/90 – legge antisciopero – a quei magazzini da cui dovrebbero uscire queste merci come per esempio quelli dalla Lega delle cooperative e quello di Granarolo.
In risposta ai licenziamenti e alla limitazione del diritto di sciopero il SI Cobas e il Coordinamento di sostegno alle lotte dei lavoratori della logistica hanno convocato per sabato 1 giugno una manifestazione alle ore 16 in piazza Nettuno a Bologna.

Come centri sociali, studenti, lavoratori e disoccupati fiorentini riteniamo sia fondamentale esser presenti e manifestare attivamente accanto ai lavoratori del comparto, poiché un licenziamento degli operai della logistica oggi crea condizioni più favorevoli al licenziamento di altri lavoratori in lotta domani, poiché la limitazione del diritto di sciopero nella logistica crea condizioni favorevoli per limitarlo anche in quei settori dove oggi la legge 146/90 non viene applicata.

Per info e partecipazione da Firenze: 388 9537974

Centro Popolare Autogestito Firenze sud
Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos – Campi Bisenzio
Collettivo Politico di Scienze Politiche – Firenze

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SOLIDARIETA’ ALLE COMPAGNE E AI COMPAGNI DI ZAM. STAY ZAM!

stey-zam-verde_bianco-01La mattina del 22 maggio una gran quantità di poliziotti, accompagnati da una ruspa, ha restituito alla speculazione Zam, centro sociale milanese nel quartiere Barona occupato da due anni.
Ostinata è stata la reazione dei compagni e delle compagne, che hanno ostacolato per oltre 3 ore lo sgombero di uno spazio divenuto un centro di aggregazione e costruzione di dissenso nel quartiere.
Ancora una volta si è deciso di cancellare uno spazio sociale, ancora una volta le istituzioni si sono piegate alla speculazione. Meglio tenere gli spazi vuoti, che farli vivere secondo logiche esterne e contrarie al mercato. Se la mattina era stato assordante il silenzio dell’arancione Pisapia, l’”amico dei movimenti”, ieri sera quel silenzio si è trasformato nel rumore dei manganelli che spaccavano le teste dei compagni e delle compagne che in corteo hanno raggiunto Palazzo Marino per parlare con l’eroe della Rivoluzione arancione. Ma Pisapia, colpito da un’improvvisa afasia, non si è fatto vivo.
Noi che siamo abituati a valutare le azioni e non le chiacchere, denunciamo la continuità con la politica securitaria e repressiva tra la vecchia amministrazione Moratti e l’attuale.
Noi ancora una volta ci schieriamo in difesa degli spazi sociali e di tutti i militanti che faticano ogni giorno per farli vivere.

Solidarietà ai compagni e alle compagne di Zam!
Contro ogni sgombero, cento occupazioni!

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controguida alle elezioni: perchè non ci candidiamo

PERCHE’ NON CI CANDIDIAMO ?

Storicamente la possibilità per gli studenti di eleggere dei rappresentanti negli organi gestionali delle università era – ed è ancora oggi – vissuta come una grande conquista, come la possibilità di partecipare attivamente alla gestione amministrativa, didattica e di bilancio delle Università.
Noi, invece, siamo sempre stati contrari a questo meccanismo, ritenendo fondamentale il rigetto della delega. Odiamo la passività che consegna il potere decisionale nelle mani di un gruppo organizzato che ti chiede di essere politicamente attivo solo per firmare i moduli per la presentazione della lista e di mettere una croce ogni due anni.

Abbiamo partecipato alle elezioni, negli anni passati, sempre con la prospettiva di eleggere non dei rappresentanti degli studenti ma dei “raccoglitori di informazioni”, utili ad organizzare la lotta al di fuori degli ambiti istituzionali. Una lotta costantemente attiva (e non solo in campagna elettorale), fatta di riappropriazione dal basso degli spazi che quotidianamente viviamo, di discussione costante, di costruzione di dissenso, conflitto e sapere critico. Un lavoro che necessariamente vive del protagonismo diretto degli studenti.

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NOVOLI E’ ANTIFASCISTA!

Giriamo il comunicato degli studenti antifascisti di Novoli che oggi hanno contestato la presenza dei fascisti di Casaggì in Facoltà.

601276_10200091040506360_1173488409_nFUORI I FASCISTI DALL’UNIVERSITA’!

Come sempre il teatrino elettorale universitario attira gli animali più bizzarri della città. Casaggì, centro sociale di destra, approfittando della candidatura di alcuni suoi militanti nella lista Centrodestra per l’università (quindi con Studenti per le libertà e Azione universitaria), si è presentata questa mattina al polo delle scienze sociali con volantini di propaganda fascista. Novoli però ha dimostrato ancora una volta di essere antifascista. Decine di studenti e studentesse hanno letteralmente cacciato fuori dalla facoltà i provocatori neri. Di questo infatti si è trattato, di una risposta alla provocazione di alcuni soggetti esterni all’università. Questi sono stati invitati ad andarsene ma hanno assunto un atteggiamento strafottente e rissoso (attrezzandosi anche con tirapugni). A questo punto studenti dei collettivi e altri studenti antifascisti li hanno costretti ad interrompere il volantinaggio.

Li abbiamo buttati fuori, ma non si è trattato di una guerra tra bande né di un atto antidemocratico. Non possiamo accettare la provocazione di un gruppo dichiaratamente e orgogliosamente FASCISTA, che si nutre della nostalgia del ventennio, che fomenta l’odio, che ospita nella propria sede ex terroristi neri di Terza posizione e dei Nar (vedi Adinolfi e Merlino, coinvolti rispettivamente nelle stragi di Bologna e Piazza Fontana) e che imbratta la città con croci celtiche, orrendi manifesti e inutili adesivi. Ci ripugnano le loro commemorazione dei franchi tiratori, cecchini che sparavano sui civili per coprire la ritirata nazifascista durante la liberazione, dei macellai della repubblica di salò e i loro insulti ai partigiani. Tutto questo in una città medaglia d’oro per la resistenza come Firenze è inaccettabile. Ogni giorno sentiamo di aggressioni squadriste in molte città italiane contro migranti, attivisti dei movimenti sociali e studenteschi, o durante le assemblee di istituto nelle scuole (la stessa Firenze è stata recentemente teatro dell’ omicidio di due ragazzi senegalesi in Piazza Dalmazia ad opera di un militante di Casapound). Aggressioni che ormai si verificano anche sui posti di lavoro contro i picchetti dei lavoratori in sciopero (vedi Modena, Basiano, ecc).

Per questi motivi riteniamo giusto, legittimo e anche necessario negare ogni spazio di agibilità politica in facoltà come in città a chi fomenta la guerra tra poveri e predica l’odio e la violenza. Questa idea non è portata avanti solo dai militanti dei collettivi ma da un fronte ben più ampio.. e i fatti di oggi lo hanno dimostrato!

Novoli è antifascista!
ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Student* antifascist*

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LANDER FERDANDEZ ESTRADATO!

LANDER ASKATU!

Nella mattina di sabato è avvenuta l’estradizione di Lander Ferdandez, un militante basco da tempo perseguitato dalla giustizia spagnola. E’ vari anni che studenti, giornalisti, avvocati e persino parlamentari sono in lotta al suo fianco contro l’accusa di aver incendiato un autobus vuoto durante una manifestazione nel 2002 e contro la prepotenza della magistratura spagnola in questa vicenda. Questi stessi attivisti hanno cercato di impedire la sua cattura, consci che lottando al fianco di Lander si lotti per e con il popolo basco contro l’oppressione spagnola e per l’indipendenza di Euskal Herria. La repressione del popolo basco infatti avviene da decenni attraverso anni di carcere, dispersione e tortura con la logica che tutti coloro che si mobilitano per l’indipendenza del paese basco, in qualunque forma, siano terroristi militanti di ETA. Anche durante quest’ultimi anni, attraversati dal processo di pace, la magistratura e le forze poliziesche spagnole hanno continuato a criminalizzare le organizzazioni politiche basche e a compiere arresti (non ultimo quello ai danni di 8 militanti di SEGI, organizzazione giovanile, davanti alla resistenza passiva di centinaia di giovani). La loro lotta per l’indipendenza e per una società migliore e priva di sfruttamento e profitto è la stessa che, in Italia e in tutti i paesi del mondo, viene portata avanti e continuamente repressa; chi esce dai binari della legalità borghese infatti si trova davanti la forza “legale” di quello stato che sfrutta e affama le classi più deboli.

SOLIDARIETA’ AI PRIGIONIERI POLITICI BASCHI!

PER UN PAESE BASCO INDIPENDENTE E SOCIALISTA!

Collettivo Politico * Scienze Politiche

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Solidarietà a* compagn* del Newroz di Pisa! Estendere la solidarietà, rilanciare la LOTTA!

578706_427246830647234_679330500_nCome collettivo politico di scienze politiche di firenze esprimiamo massima solidarietà ai compagni e le compagne dello spazio antagonista Newroz di Pisa e a tutti i compagni e le compagne colpite da vili attacchi incendiari nell’ultimo mese.

 E’ di poco tempo fa la notizia dell’incendio (anche qui di mano “ignota”) del CSA Vittoria di Milano .

 Le mani saranno ignote, ma a noi sembra fin troppo palese chi possano essere i mandanti di questi attacchi. Sono gli stessi i cui interessi, soprattutto in questa lunga fase di crisi del capitale, mirano alla repressione, a braccetto con questure, istituzioni e piccoli/grandi padroni, di qualsiasi forma di autorganizzazione delle lotte che vivono sui territori: dalle lotte per il diritto all’abitare e alla mobilità a quelle per i diritti sul posto di lavoro e contro lo sfruttamento, le speculazioni e vecchi/nuovi fascismi.

 Alla repressione si risponde estendendo la solidarietà e rilanciando le lotte sui territori.

Solidarietà ai/lle compagni/e del csa Vittoria e dello spazio antagonista Newroz.

Solidarietà a tutti/e i/le compagn/e represse.

COLLETTIVO POLITICO SCIENZE POLITICHE

Di seguito il comunicato dei compagni del CSA Vitoria di Milano e del Newroz di Pisa. Prosegui la lettura »

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FIRENZE ANTIFASCISTA SULLA PIAZZA DEL 25 APRIL

25aprile13

Ieri in S.Spirito Firenze Antifascista ha organizzata la tradizionale piazza in occasione del 25 aprile.
Dalle ore 15.30 un continuo passaggio di persone che si sono fermate al bar, ai banchini informativi e hanno atteso i primi interventi e l’inizio del corteo. Gli interventi sono stati aperti del Partigiano “Sugo” che ha poi ceduto la parola agli studenti dei collettivi medi e universitari.
Alle 17.00 il saluto a Potente, la deposizione della corona e la partenza del corteo. Centinaia e centinaia di persone – poco ci interessa entrare nella guerra dei numeri con giornalisti e Questura, il video e le foto che seguono parlano da sole – che hanno invaso le strade di S.Frediano fino a piazza Tasso e poi per via del Leone dove il corteo ha sostato sotto la nuova occupazione e ha applaudito all’intervento dal megafono di uno degli occupanti. Infine il corteo ha fatto ritorno in S.Spirito.
A quel punto, davanti ad una piazza stracolma a prendere la parola sono stati, prima Spazi Liberati (a questo link il loro intervento http://www.youtube.com/watch?v=7etVGRFshs4) e subito dopo i lavoratori.
Uno dopo l’altro si sono alternati al microfono un operaio della Pirelli, poi un’operaia della Renault, un delegato COBAS della Ginori, un lavoratore ATAF che ha parlato a nome della confederazione COBAS, un operaio della Ex-Electrolux, una lavoratrice CUB della Sanità ed infine Riccardo Antonini, lavoratore delle Ferrovie, licenziato dall’azienda per il suo impegno per la sicurezza sul lavoro e il suo protagonismo al fianco dei familiari delle vittime della strage di Viareggio.

Chiusi gli interventi è salito sul palco il Menestrello che accompagnato da altri tre ottimi musicisti ha presentato il disco inciso in collaborazione con Firenze Antifascista con alcune delle canzoni che la Brigata Sinigaglia cantò entrando a Firenze per liberarla.
Durante l’inizio del concerto un altro intervento ha rilanciato la manifestazione organizzata per il 4 maggio da diverse realtà del territorio: una piazza contro la repressione, in solidarietà con tutti i compagni e le compagne colpiti da denunce, processi e arresti per il loro impegno politico. L’accento è stato messo in particolare sul processo contro il Movimento Fiorentino, un’inchiesta costruita sull’applicazione del reato di associazione a delinquere alle lotte politiche e sociali e che prenderà il via proprio in quei giorni.

Durante la sua esibizione il Menestrello ha lasciato spazio ancora una volta a Sugo e alla lettura del saluto che Teresa Mattei, partigiana “Chicchi”, inviò alla piazza di Firenze Antifascista di qualche anno fa.
Mentre si allestiva il palco in attesa dell’inizio del concerto dei Dirty Old Band, gli ultimi due interventi della giornata: il saluto di un compagno greco che ha rilanciato alla Solidarietà Internazionale Antifascista e l’intervento di compagno che ha fatto il quadro sull’attuale situazione in Venezuela e i tentativi di destabilizzazione da parte della destra, appoggiati dagli USA e dai paramilitari, dopo la vittoria di Maduro all’ultima tornata elettorale.
A chiudere la serata la Malasurte fi-sud: il solito bagno di folla e l’ottimo epilogo di una giornata fantastica, in cui tutti coloro che hanno collaborato hanno dato l’esempio pratico di cosa voglia dire festeggiare una giornata come quella del 25 aprile fuori da una logica esclusivamente commemorativa, ma coscienti di essere i protagonisti delle lotte di oggi portatrici degli stessi valori che animarono la spinta di chi 70 anni fa scelse di non piegarsi al fascismo e scelse la clandestinità, a rischio della propria vita, per la libertà e la costruzione di una società di eguali.

 

ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Il video del corteo…200 secondo i giornali…
http://www.youtube.com/watch?v=JcRGDGUQKkI&feature=youtu.be

Alcune foto della giornata:

 25aprile2013
25aprile2
25aprile

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PRIMA UDIENZA RIMANDATA AL 1 LUGLIO 2013, LA LOTTA NON SI ARRESTA!

SABATO 4 MAGGIO dalle 15.30 in LARGO ANNIGONI

CORTEO E CONCERTO con 

MALEDUCAZIONE ALCOLICA (ska) e BANPAY CREW (dancehall)

4maggioIl 4 maggio del 2011 a Firenze ha inizio l’operazione di polizia coordinata dal Gip Rocchi, che portava a diverse perquisizioni ed ai primi arresti nei confronti di diversi militanti del movimento. Un’inchiesta costruita sull’applicazione dell’associazione a delinquere alle lotte politiche e sociali a cui si sommava la contestazione di altri reati: manifestazione non autorizzata, resistenza, oltraggio, danneggiamento, occupazioni, in relazione alle mobilitazioni contro la presenza dei fascisti in città, contro la possibile apertura di un CIE in Toscana, a difesa della scuola e dell’università pubblica o durante manifestazioni di solidarietà nei confronti dei compagni coinvolti in altri processi.
Il 13 giugno, a seguito di diverse iniziative di solidarietà, il Gip dette il via alla seconda fase dell’operazione per un totale di 35 misure cautelari tra arresti -uno in carcere e gli altri ai domiciliari – e obblighi di firma, con ben 86 compagni sotto processo.
Esattamente due anni dopo, il 3 maggio 2013, al tribunale di Firenze è fissata la prima udienza del primo grado del maxiprocesso contro il movimento fiorentino che vede come parte attiva al fianco dell’accusa anche le cosiddette “parti civili”: digos e polizia, Confindustria, leghisti e fascisti.

Ma come già accennato questo non è l’unico processo in corso a Firenze.
Ci sono processi che riguardano le mobilitazioni contro la guerra in Libia, contro il sottoattraversamento dell’Alta Velocità e in solidarietà con la Val Susa, altri ancora per azioni e mobilitazioni antifasciste o che riguardano la lotta per il diritto alla casa, dalle occupazioni alla difesa dagli sfratti. Alcuni di questi processi hanno già visto condanne nei vari gradi di giudizio o addirittura per decreto penale, formula per la quale la condanna è emessa direttamente durante le indagini preliminari. Prosegui la lettura »

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