Archivio per la categoria DOCUMENTI

Contro fascismo e revisionismo storico: Assemblea cittadina @Casa del Popolo “Il Progresso”

 Assemblea cittadina >> 1 febbraio H 21.30
@Casa del Popolo “Il Progresso” 
Via Vittorio Emanuele II 131.

Per dar vita ad un momento di discussione fra tutte le realtà fiorentine che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e di discussione tra le varie proprie proposte e posizioni che in queste settimane di iniziativa e mobilitazione stanno emergendo. Un momento di avvicinamento alle date del 4 e del 9 febbraio con l’idea e l‘obiettivo di andare oltre queste scadenze e proseguire questo lavoro nei prossimi mesi.

Di seguito alcuni documenti e materiali sul tema foibe, importanti da diffondere per combattere le menzogne fasciste.

Di seguito alcuni materiali di approfondimento sul tema foibe, contro il revisionismo fascista “la verità è sempre rivoluzionaria” [A. Gramsci]

Due video documentari:

I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA

Fascist Legacy, documentario sui crimini commessi dall’esercito fascista italiano (altro materiale di seguito)

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FIRENZE PER GAZA. PER NON DIMENTICARE IL GENOCIDIO DEI PALESTINESI

Io e miei compagni siamo coscienti degli enormi rischi a cui andiamo incontro, questa notte più delle altre; ma siamo certo più a nostro agio qui, nel centro dell’inferno di Gaza, di quanto lo saremmo mai stati nei paradisi metropolitani europei o americani, dove la gente festeggia il nuovo anno e non capisce quanto in realtà sia complice di tutte queste morti di civili innocenti.

Vittorio Arrigoni – da “Restiamo Umani”, 3 gennaio 2009

Gli appuntamenti a Firenze:

Martedi 27 Dicembre 2011, dalle 17.30 alle 19.30 Presidio in Piazza della Repubblica per ricordare l’inizio dei bombardamenti sulla striscia di Gaza

Venerdì 30 Dicembre 2011, ore 21.30 spettacolo teatrale “Restiamo Umani” presso il Cantiere Sociale Camilo Cienfugos di Campi Bisenzio

Sabato 14 Gennaio 2012 (luogo da definire) Giornata della memoria, per Gaza. Distribuzione di materiale informativo e performances teatrali itineranti

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NO AL CAREER DAY, BASTA TIROCINI E SFRUTTAMENTO!

28 ottobre H10:00 >> POLO DELLE SCIENZE SOCIALI DI NOVOLI >> BOICOTTA IL CAREER DAY!

Il giorno venerdì 28 si terrà nel polo delle scienze sociali di Novoli il career day. Presentato dall’ ateneo fiorentino e dalle imprese come una possibilità per lo studente di entrare nel mondo del lavoro, in realtà è soltanto un modo per le aziende di reclutare forza lavoro a costo zero, attraverso l’istituto del tirocinio obbligatorio.

Questa giornata è la dimostrazione di quel processo di aziendalizzazione che è in corso nell’università italiana, di cui la riforma Gelmini non è che l’ultimo dei tasselli. Il governo e la Confindustria vogliono un’ università assoggettata agli interessi privati, dove le imprese prima decidono quello che devi studiare, poi ti propongono quella grande opportunità che è il tirocinio, dove per sei mesi lavori gratis, e dopo punto e da capo sei inserito nel mondo della precarietà permanente e dello sfruttamento.

A Firenze tutto questo viene favorito dall’entrata diretta di privati nel consiglio di amministrazione dell’ ateneo, e attraverso un protocollo di intesa stipulato tra l’ ateneo e Confindustria Firenze. Prosegui la lettura »

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La nostra Controguida all’anno accademico 2011/2012

Clicca sulla foto e sfoglia la Controguida online, oppure scaricala in pdf una volta aperta. Altrimenti passa in Collettivo per una copia cartacea, tutti i giorni, in aula Bruno Fanciullacci edificio D5.

Leggi anche:

Morbillo, foglio di informazione

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Sulla guerra in Libia: due contributi di Gian Paolo Calchi Novati

“Prima o poi i popoli, soprattutto i gruppi o ceti inquieti e irrequieti, si convinceranno che le soluzioni giuste vengono più dal basso che dall’alto.”

Il crollo del regime libico: un incentivo o un deterrente?

Se fra i motivi che hanno spinto i militari egiziani a collaborare alla rimozione di Moubarak c’era l’intento di restituire l’Egitto al suo ruolo naturale di centro del mondo arabo e del Medio Oriente, non è detto che i fatti libici siano coerenti con quell’obiettivo. Il governo del Cairo ha sicuramente sostenuto gli insorti anti- Gheddafi, soprattutto quando pareva che la crisi dovesse sfociare in un scissione fra Cirenaica e Tripolitania, ma si è sempre attenuto alla regola aurea del “profilo basso”, anche rispetto ad altri paesi arabi: si pensi, in particolare, all’esposizione del Qatar, che ha brandito Al Jazeera come un’arma impropria prima di dare un contributo rilevante, anche sul piano militare, alla coalizione guidata da Francia e Inghilterra.

Da una parte l’Egitto voleva dar prova di credere nella “libertà”, dall’altra non voleva compromettersi troppo con un’operazione che per molti versi ricordava in modo imbarazzante la guerra di Suez del 1956. Tutto può augurarsi l’Egitto fuorché la formazione al di là del suo confine occidentale di uno stato “sotto tutela”, magari con il corollario di quelle basi militari che Nasser elevò a principale capo d’accusa contro re Idris e che Gheddafi chiuse nel 1970 poche settimane prima della morte dello stesso Nasser.

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11 settembre 1973: il colpo di Stato in Chile

L’11 settembre del 1973, dentro la Moneda (il palazzo presidenziale), perdeva la vita Salvador Allende, vittima del colpo di Stato militare pianificato dagli U.S.A. di Richard Nixon ed Henry Kissinger e messo in pratica dal fascista Augusto Pinochet e dalle truppe al suo servizio. Ancora oggi in Chile studenti, lavoratori e pensionati lottano, dopo 21 anni di “democrazia”, per un paese diverso da quello creato durante la dittatura: un paese dato in pasto al mercato ed ai grandi capitali internazionali, seguendo la dottrina neoliberista della scuola di Chicago di Milton Friedman (premio nobel per l’economia nel 1976), la cui Costituzione è ancora oggi quella redatta sotto la dittatura.
Per approfondimenti:

Salvador Allende, documentario

Shock Economy, libro di Naomi Klein dal quale è tratto questo documentario


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La crisi del capitalismo: intervista al professor David Harvey

Intervista al professor David Harvey a cura del Collettivo Studenti Comunisti di Bologna e di Contropiano

Per approfondimenti:
Videolezioni su Il Capitale di Marx- David Harvey
La crisi del capitalismo-video animato

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Intervista al partigiano Sugo

Il partigiano Sugo sgombra il campo dai dubbi della storia raccontata dal sindaco Renzi e dai fascisti di Casaggi. In tre passaggi la Liberazione di Firenze, la Chiesa nella Resistenza e i “franchi tiratori”.

Altri materiali di informazione ed approfondimento qui:

I Gap a Firenze

La Battaglia di Pian d’albero

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Lotte operaie: video-inchiesta sulla situazione Fincantieri

Pubblichiamo questa interessante video-inchiesta sulla situazione dei lavoratori Fincantieri, a cura del collettivo Clashcityworkers di Napoli, per comprendere meglio quanto sta accadendo alla luce delle recenti mobilitazioni.

Maggio 2011: viene annunciata la possibile chiusura delle sedi di Fincantieri di Castellamare di Stabia e Sestri Ponente.  Si parla di esuberi: 2551 operai, senza contare l’indotto, rischiano di perdere il lavoro.
I motivi che portano l’azienda a chiudere, a detta dei giornali e dei grandi mezzi di comunicazione sono: 1) la concorrenza internazionale, in particolare dei cantieri  dell’estremo oriente 2) la carenza di commesse.
Ma è tutto completamente vero?
Prima di rispondere a questa domanda e provare a riproporre gli stessi problemi da un’altra prospettiva, facciamo un passo indietro di qualche anno.

Un po’ di storia

Azienda pubblica italiana già di proprietà dell’IRI, oggi controllata da Fintecna, finanziaria del Ministero dell’Economia, Fincantieri – Cantieri Navali Italiani S.p.A. è uno dei più importanti complessi cantieristici navali d’Europa e del mondo. Prosegui la lettura »

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