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18 GENNAIO H 15.00 POLO DI NOVOLI PRESIDIO CONTRO IL GOVERNATORE DI BANKITALIA, VISCO

visco

PRESIDIO CONTRO LA PRESENZA DEL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA IGNAZIO VISCO

VENERDI’ 18 GENNAIO, ORE 15, POLO DELLE SCIENZE SOCIALI, EDIFICIO D6

Il governo Monti è stato chiaramente un’espressione di industriali, banchieri e gruppi di pressione, ovvero di quegli attori che da sempre hanno un ruolo cruciale nell’attuazione delle politiche antisociali e nella gestione delle “crisi sistemiche” del capitalismo.
In tutto questo,
Bankitalia ha ricoperto e ricopre sicuramente un ruolo non secondario: nata come banca centrale controllata dallo Stato, viene poi aperta ai soggetti privati con il D.P.R. 12 dicembre 2006,modificando lo statuto ed eliminando la norma che stabiliva che la maggioranza delle quote di partecipazione al suo capitale fosse in mano statale. Oggi il 94% di Bankitalia è in mano a banche commerciali private (tra cui Intesa san Paolo col 30% e Unicredit col 22%).

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Lavoratori Ataf in lotta tra articolo 18, appalti e privatizzazione.

PRESIDIO il 28 DICEMBRE alle ORE 12:00 davanti al DEPOSITO ATAF in VIALE Dei MILLE.

Sull’ATAF (Azienda Trasporti dell’Area Fiorentina) si stanno abbattendo in contemporanea i due tsunami della “riforma del lavoro” e della privatizzazione e svendita selvaggia del patrimonio pubblico. I lavoratori Ataf si stanno mobilitando ormai da tempo, sopratutto nell’ultimo anno, cercando di salvare il proprio posto di lavoro, ma anche il diritto ad un trasporto pubblico e di qualità. Ovviamente laddove c’è del profitto da garantire, non ci si poteva aspettare dalle istituzioni nessuna risposta diversa da quelle che abbiamo visto: da una parte il muro contro muro costante, senza nessuna intenzione di ascoltare i lavoratori in lotta, passando per un ricatto in piena regola, come da “stile Marchionne” (se accettate i peggioramenti contrattuali non privatizziamo), per finire con licenziamenti punitivi, come ci ricorda la vicenda di Sauro Certini, lavoratore autolinee toscane, licenziato ufficialmente per “motivi economici” Prosegui la lettura »

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I DIRITTI NON SI MERITANO SI CONQUISTANO! SOLIDARIETA’ CON I LAVORATORI DI CAREGGI! LUNEDI 17 ASSEMBLEA STUDENTESCA

10-12-2012 @ REGIONE TOSCANA (piazza duomo) ore 14:45 PRESIDIO AUTOCONVOCATO DALL’ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI DI INFERMIERISTICA

12-12-2012 @PONTE NUOVO (ospedale di Careggi)  ore 11:00 PRESIDIO/CORTEO DEI LAVORATORI INFERMIERI E OSS DI CAREGGI

17-12-2012 @AULA AUTOGESTITA PLESSO DI VIALE MORGAGNI ore 15:00 ASSEMBLEA STUDENTESCA per decidere come continuare la mobilitazione degli studenti in merito a borse di studio e tirocini.

PARTECIPERANNO LAVORATORI OSS E INFERMIERI DI CAREGGI Prosegui la lettura »

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Strage di Piazza Fontana: noi sappiamo chi è STATO.

Dopo i volantinaggi all’Istituto Russell-Newton di Scandicci, dopo i volantinaggi in S.Lorenzo, via Palazzuolo, S.Ambrogio e S.Croce, dopo l’iniziativa e il dibattito di sabato al Cpa fi-sud con un esponente dell’Associazione Dax, continua l’avvicinamento della Firenze Antifascista all’appuntamento del 13 dicembre.
MERCOLEDÌ 12 DICEMBRE ORE 21
presso S.M.S. di Rifredi
via Vitt. Emanuele, 303CONFERENZA-DIBATTITO SULLA STRAGE DI STATO
12 dicembre 1969: la strage di Piazza Fontana. 43 anni dopo ancora stragi fasciste.

Dalla madre di tutte le stragi: il tentativo di imporre un regime autoritario in Italia come risposta alle lotte della classe operaia, dei braccianti e degli studenti contro la crisi politica ed economica. Ai nostri giorni con la recrudescenza fascista, populista e xenofoba nella nuova e più profonda crisi del sistema capitalistico.INTERVERRANNO
Maurizio Lampronti, Archivio ’68, Firenze
Riccardo Antonini, “Partigiani sempre”, Viareggio
Giovanni Bacciardi, CAAT, Firenze

È ORA DI DIRE BASTA
CHIUDERE TUTTI I COVI FASCISTI
LA RESISTENZA CONTINUA!

Giovedì 13 dicembre alle ore 17.00 presidio in Piazza Dalmazia a fianco della Comunità Senegalese e alle ore 18.00 partenza del corteo antifascista per le vie del quartiere.

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LIVORNO NON SI PIEGA: CONTRO LA REPRESSIONE LA LOTTA SI FA SEMPRE PIÙ DURA!

Interrompendo i battibecchi generati dal “falso” evento delle primarie del Pd e le prime giornate di shopping natalizio, domenica 2 dicembre un corteo di 1000 persone ha attraversato il centro di Livorno per reagire contro le angherie poliziesche dei giorni precedenti. Venerdì 30 novembre una folla di studenti, precari, disoccupati e lavoratori in lotta come le lavoratrici di Sodexo di Pisa si era ritrovata alle porte del Terminal Crociere per contestare Bersani e tutto ciò che rappresenta: le politiche di un centro-sinistra totalmente devoto alle manovre lacrime e sangue del neonato governo tecnico Monti, favorevole alla Tav e complice del clima di miseria sociale e repressione politica di questo paese. Un partito che nonostante la pretenziosa dichiarazione riguardo ad un “vento di cambiamento” in occasione del recente teatrino elettorale non ha mai cambiato direzione ed è sempre stato al servizio del padrone. Ad accogliere i manifestanti c’era schierato un reparto in assetto anti-sommossa che non ha esitato a caricare a freddo per più volte tutti coloro che si trovava davanti, provocando decine di feriti e contusi. Il giorno dopo è stato indetto un nuovo presidio per denunciare le violenze subite il giorno prima e il clima repressivo nazionale, in solidarietà con i compagni colpiti dall’ultimo attacco repressivo contro i No Tav. Ancora una volta, alla fine del presidio itinerante, nel momento in cui si trovavano in Piazza Cavour , i manifestanti hanno assistito all’arrivo improvviso della celere, che dopo minacce e insulti ha effettuato l’ennesima carica a freddo con un accanimento brutale che ha travolto anche i passanti, interrotti nella loro passeggiata pomeridiana: due persone sono finite all’ospedale e decine di persone sono rimaste ferite. La risposta dei compagni non ha tardato a farsi sentire: il corteo partecipato di domenica, dopo due giorni di soprusi polizieschi, è stato espressione della rabbia popolare, della rabbia di chi a fronte delle mille ingiustizie di questo sistema non si arrende!

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Serata di autofinanziamento @K100 a Campi

cena ore 21

per info e prenotazioni: colpol@inventati.org

a seguire live music con

PAESE ALL’INSU’

LATTE+

L’incasso andrà a coprire le spese legali del collettivo

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Contro il fascismo. Contro Alba Dorata. A fianco degli Antifascisti Greci.

SOLIDARIETÀ ANTIFASCISTA INTERNAZIONALE!

8 NOVEMBRE ORE 21.30 Dibattito aperto con le testimonianze di compagni dalla Grecia al CPA Fi-Sud

17 NOVEMBRE ORE 16:00

PRESIDIO DI PROTESTA FUORI DAL CONSOLATO GRECO in Via Cavour 38

La Grecia rappresenta per molti di noi un chiaro esempio della violenza con cui le misure economiche di austerity si scatenano contro la classe lavoratrice, i disoccupati ed i soggetti più deboli; ma, al tempo stesso, è anche un esempio della resistenza che questi soggetti esprimono giorno dopo giorno con scioperi, blocchi, sfida dei divieti e della violenza poliziesca, sperimentando vecchie e nuove forme di solidarietà e autogestione. Ma se la crisi e le sue ricadute materiali generano resistenza osserviamo anche il preoccupante riaffacciarsi, nell’attualità dello scontro politico, di un fenomeno che pensavamo di aver sconfitto: il fascismoTutta l’ Europa sta registrando la recrudescenza di un neofascismo che, sebbene in un contesto storico differente, è, nelle forme e nei metodi, identico a quanto visto in passato. Ungheria, Belgio, Italia, Germania, lunga sarebbe la lista degli stati in cui, pur in forme e in modi diversi, si sovrappongono ampi pezzi dello stato con le organizzazioni neofasciste, finanziate e usate come braccio armato contro quei movimenti che mettono in discussione sfruttamento e interessi del capitale. La Grecia sta rappresentando anche in questo senso, con la presenza e la crescita di organizzazioni come Alba Dorata, un esempio di quanto questa sovrapposizione sia un pericolo reale, di quanto ampi settori dello stato vedano nel fascismo una soluzione alla gestione della crisi. Alba Dorata agisce, come in passato abbiamo già tragicamente vissuto, nei modi classici della dottrina fascista, con le stesse collusioni con ampi settori dello stato che copre e finanzia i suoi membri, garantisce loro l’impunità, trasforma la paura per il futuro in necessità di sicurezza. Ai suoi membri viene “consentito” di svolgere veri e propri compiti di polizia/pulizia nei confronti di immigrati e contro le loro organizzazioni, operando vere e proprie espulsioni della popolazione immigrata, attacchi contro le sedi dei partiti della sinistra e delle realtà di movimento. Le questure vengono usate come luoghi sicuri, e da li provengono numerose delle informazioni a loro disposizione. Oltre la metà delle forze di polizia vota per Alba Dorata.

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4 MAGGIO / 13 GIUGNO 2011: SOLIDARIETA’ AGLI IMPUTATI DEL PROCESSO CONTRO IL MOVIMENTO FIORENTINO!

Tra il 4 maggio e il 13 giugno del 2011 la repressione ha colpito quasi cento compagni tra studenti, lavoratori e militanti dei centri sociali appartenenti a tutte le realtà politiche fiorentine con perquisizioni, denunce e misure cautelari restrittive della libertà personale (1 arresto in carcere, 11 ai domiciliari e 23 all’obbligo di firma). Addirittura si è arrivati ad utilizzare il reato di associazione a delinquere contro il dissenso politico. Gli imputati sono accusati di aver partecipato alle lotte sociali e politiche tra il 2009 e il 2011: dalle manifestazioni studentesche per il diritto allo studio  a  quelle  antifasciste contro l’apertura di Casapound; dalla battaglia contro l’apertura dei CIE alla contestazione dell’onorevole Santanché al polo di Novoli fino ad arrivare alle lotte contro l’attacco ai diritti ed alle condizioni di vita dei lavoratori. Per il 25 Ottobre  è prevista l’udienza preliminare del processo rinviata in tale data nell’udienza del 14giugno. L’obiettivo è quello di colpire e criminalizzare l’intero movimento fiorentino e le sue pratiche. In questo momento, come imputati, riteniamo importante  ribadire l’importanza di tenere alta l’attenzione sulla questione e che continueremo a lottare contro questo sistema basato su profitto e sfruttamento, al fianco di tutti  coloro con cui da anni condividiamo e portiamo avanti le nostre battaglie.

SOLIDARIETA’ AGLI IMPUTATI DEL PROCESSO CONTRO IL MOVIMENTO FIORENTINO
4 MAGGIO / 13 GIUGNO 2011
LA SOLIDARIETA’E’ UN’ARMA!

TUTTI LIBERI! TUTTE LIBERE!

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BASTA CONCERTARE, SCIOPERO GENERALE! Gli studenti “accolgono” la Camusso a Novoli!

“All’epoca della schiavitù i sindacati avrebbero negoziato la lunghezza della catena…”

 

Oggi, 26 OTTOBRE,  il Segretario generale CGIL -Susanna Camusso- era presente a Novoli e, come da copione, ha mostrato il vero volto del sindacalismo confederale, quello fatto di vuota retorica e vane promesse. Alle domande poste dagli studenti o ha goffamente glissato o ha risposto asserendo che lo sciopero generale non può essere chiamato proprio a causa della crisi e che questa forma di lotta graverebbe sulle spalle e nelle tasche dei soli lavoratori. Il Segretario è arrivata addirittura a sostenere che a meno scioperi si ricorre più efficacia a questi viene riconosciuta. Quindi, di fronte alle politiche di austerity e ai numerosi attacchi ai diritti dei lavoratori, l’unica strada percorribile sarebbe, a suo avviso, chinare la testa e non scioperare?!

Dal canto nostro, riteniamo, invece, che lo sciopero sia una forma di lotta della quale i lavoratori non devono essere privati, soprattutto nell’attuale congiuntura economica che mette in ginocchio milioni di persone dentro e fuori dall’Europa.

BASTA SCENDERE A COMPROMESSI: CHE LA CRISI LA PAGHINO I PADRONI!

SOLO LA LOTTA PAGA!

BASTA CONCERTARE, SCIOPERO GENERALE!

Oggi, nell’ambito dell’iniziativa “Lavorare al futuro: la precarietà nella crisi, I diritti per uscirne”, è stata invitata al Polo di Novoli il Segretario della CGIL Susanna Camusso. Paradossalmente il Segretario ha la pretesa di parlare a noi studenti di “lavoro e futuro” quando il suo sindacato da sempre concerta sull’abolizione dei diritti dei lavoratori, quindi sulla loro pelle, facendo passare ogni tipo di riforma antisociale volta al peggioramento della qualità della vita di tutti. Infatti proprio la Cgil, assieme a Cisl e Uil, ha contribuito alla ulteriore precarizzazione della vita di milioni di lavoratori, quindi all’eliminazione di quei diritti acquisiti in anni di lotte, spianando la strada al nuovo paradigma: il “modello Marchionne”. Ovvero quello dei contratti separati, della cancellazione del Contratto Nazionale, dei licenziamenti ancor più “facili”, lasciando completamente soli i lavoratori di fronte ai ricatti padronali: come accaduto alla Fiat di Pomigliano o Mirafiori dove il sindacato non è andato oltre ad una campagna referendaria davanti ad una scelta inesistente tra la rinuncia ai diritti per lavorare o la rinuncia al lavoro per i diritti; o, come è accaduto recentemente a Taranto, con la falsa dicotomia tra “lavoro” e “salute”, arrivata oggi come contraddizione dopo la decisione di un giudice di “bonificare” gli impianti dell’Ilva, che ha visto per anni la complicità dei sindacati confederali.

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