Ennesima aggressione fascista ad Ostia: chiudiamo Casapound e tutti i covi fascisti

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio si è verificata l’ennesima aggressione neofascista messa in atto da Casapound ai danni di compagni che stavano affiggendo manifesti per il corteo “Costruire l’altra Ostia” di questo sabato. Naturalmente le forze dell’ordine e i media hanno anche stavolta tentato di manipolare l’accaduto parlando di rissa tra opposti estremismi, riducendo il tutto a un problema di ordine pubblico (17 i compagni portati in commissariato e denunciati dalla polizia). Nella realtà, inutile ribadirlo, sappiamo benissimo come il ruolo dei gruppi di fascisti del terzo millennio sia funzionale al potere dello Stato per reprimere il dissenso e più in generale qualunque forma di alternativa culturale e sociale, specialmente in una fase come questa, in cui si manifestano chiaramente le contraddizioni del sistema di fronte alla crisi che sta vivendo. L’aggressione è il classico esempio di attacco squadrista con tanto di caschi e spranghe:  alcuni compagni sono anche finiti all’ospedale.

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Uniamo le lotte! Sosteniamo i lavoratori del Censimento 2012

Lunedì 20 alle ore 15,30 PRESIDIO SOTTO PALAZZO VECCHIO

Il Comune di Firenze scrive un’altra pagina della lunga storia dello sfruttamento dei lavoratori. Disorganizzazione estrema, lavoro a chiamata, pagamento a cottimo, versamento del salario rimandato al 2013 sono solo alcuni dei problemi di cui siamo venuti a conoscenza dai lavoratori stessi, rilevatori e coordinatori, impiegati nello svolgimento del Censimento Istat 2012 presso il Comune di Firenze. Il “rottamatore” Renzi ha scelto la strada della precarizzazione massima, del sistema di lavoro schiavistico del cottimo (utilizzato dai caporali, per fare un esempio, nelle campagne del sud Italia), del salario “rimandato a data da destinarsi”, nonostante altri Comuni d’Italia abbiano scelto sì contratti a tempo determinato (ma non potrebbe essere altrimenti per un lavoro come quello del rilevatore e coordinatore del censimento),  ma che offrono maggiori certezze in termini di proporzionalità tra lavoro svolto e salario corrisposto. Come facciamo ormai da diverso tempo,  ad esempio con i lavoratori in lotta delle portinerie della nostra Università, anche questa volta decidiamo di schierarci a fianco dei lavoratori sfruttati, precarizzati e malpagati;  (di seguito il volantino dei lavoratori)

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Manifestazione popolare NO TAV – 25 FEBBRAIO

Manifestazione popolare NO TAV

del 25 FEBBRAIO

Da BUSSOLENO a SUSA

Per la liberazione di tutti/e i no tav arrestati!

Contro le grandi opere inutili!

Per la difesa dei beni comuni!

PULLMAN 15 €

Info e prenotazioni:  392 50 31 337

Collettivo Politico * Scienze Politiche

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Solidarietà agli antifascisti massesi

Solidarietà agli antifascisti massesi aggrediti da fascisti e polizia sabato scorso.

RICORDARE LA RESISTENZA DI IERI, COMBATTERE IL FASCISMO DI OGGI!

Collettivo Politico di Scienze Politiche

Di seguito il comunicato dei compagni di Massa:

Sabato pomeriggio a Massa è avvenuta una grave aggressione fascista ai danni di alcuni compagni che erano in piazza per lottare contro l’agibilità lasciata dalle Istituzioni a organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound, tra le cui fila si annidano assassini come Gianluca Casseri (militante di Casa Pound Pistoia), autore della strage razzista di Firenze.
Di seguito riportiamo la nota stampa divulgata dalle sezioni Salvetti e Francini di Massa del Partito dei Carc:

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22-23 FEBBRAIO 2012: due giorni di iniziative sul CONFLITTO BASCO e le lotte studentesche in Euskal Herria

Per info e approfondimenti:

Sulla situazione politica in Euskal Herria

Il Movimento “Herrira”: estratti dal documento di fondazione

Comunicato del collettivo dei prigionieri politici baschi

Appello VI settimana di solidarietà con Euskal Herria

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Con i lavoratori del censimento in lotta: I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO!

Domani, alle 18 a Novoli, saremo in assemblea con i lavoratori del censimento di Firenze.

Al fianco dei lavoratori IN LOTTA!
Di seguito il volantino diffuso dai lavoratori:

-A tutti i lavoratori del censimento sia esterni che dipendenti del Comune
-Alla stampa cittadina
-Ai gruppi consiliari
Nozze co’ fichi secchi

I fichi secchi siamo noi lavoratori del 15 censimento generale della popolazione, le nozze quelle che tra un’apparizione televisiva e l’altra il presidente dell’Istat Giovannini e a cascata tutte le Amministrazioni Comunali sono già certi di aver celebrato sulla nostra pelle. Con modalità oscure, che non tengono minimamente conto della quantità di ore/lavoro necessarie per espletare le operazioni di censimento, l’ISTAT ha predeterminato sia  i costi  che la tempistica  del trasferimento dei soldi  ai Comuni.  Partendo da questa anomalia di fondo  i  Comuni  si sono sbizzarriti nel determinare forme contrattuali, compensi e tempi di pagamento  per i rilevatori e i coordinatori sui quali grava la maggior parte del lavoro per il Censimento. Il risultato di questa creatività è  che è   impossibile  trovare analoghe condizioni contrattuali nemmeno tra due comuni sugli 8092 Comuni Italiani.
A Bologna ( forse unico Comune che ha fatto questa scelta) si è scelto di fare contratti a tempo determinato inquadrando i rilevatori in cat.C1 con paga mensile di euro 1621,17  e questa è la scelta che garantisce le migliori condizioni di lavoro e retributive.
A Firenze si è invece scelto di fare contratti di collaborazione e i relativi compensi invece che sulle ore di lavoro effettuate sono determinati da una forma di cottimo che prevede anche attività da svolgere gratis.  I tempi del pagamento non avvengono  con cadenza mensile e nemmeno alla fine della prestazione ma vengono subordinati alla completa liquidazione dei contributi da parte dell’ISTAT ( nel 2013).[…]

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A fianco dei lavoratori ATAF, per un trasporto pubblico e gratuito!

Gli appuntamenti:

MARTEDI 21 >> ore 12 Presidio davanti al deposito delle Cure (viale dei Mille)

ore 14:30 sfilata per le strade cittadine con carro allegorico

“NO RENZI, SI ATAF”

MARTEDI 6 Marzo >> iniziativa “BUS LUMACA”

MERCOLEDI 14 Marzo >> sciopero di 24 ore

Mentre il governo Monti e la sua schiera di menti brillanti sciorinano in tutti i canali televisivi ricette che comprendono la svendita di ogni sorta di servizio pubblico e l’aumento dello sfruttamento dei lavoratori per rilanciare i profitti dei privati, come l’unico modo per salvarci dal baratro (dove soggetti come lo stesso professore e la sua cricca ci hanno condotto), il nostro sindaco  Renzi è già due passi avanti.
Infatti, calpestando la volontà popolare, che si era espressa nettamente contro la privatizzazione dei beni comuni durante i referendum di Giugno, il “rottamatore” sta provvedendo con modalità autoritarie ad attuare le “liberalizzazioni del servizio di trasporto pubblico locale”. Tradotto in linguaggio spiccio significa che l’ATAF  diventerà un’azienda privata, con tutte le inevitabili conseguenze che ricadranno sui lavoratori e sull’utenza. Prosegui la lettura »

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Quel che non si ricorda il 10 febbraio

“So che a casa vostra siete dei buoni padri di famiglia, ma qui voi non sarete mai abbastanza ladri, assassini e stupratori.”

Benito Mussolini, 1943

Con la fine della I guerra mondiale l’Italia ottiene, come

compenso per essere entrata in guerra a fianco dell’Intesa, l’Alto Adige, le città di Trieste e Gorizia, l’Istria e la Dalmazia, ovvero alcuni territori con maggioranza etnica italiana e molti altri con maggioranza slovena e croata. I suddetti territori annessi subiscono, da prima del ’22 e soprattutto durante il Ventennio, una italianizzazione forzata: l’italiano diventa l’unica lingua ufficiale, lo sloveno e il croato vengono banditi, le scuole slovene chiuse, gli insegnanti mandati al confino, le associazioni non italiane e i partiti messi fuori legge così come la stampa locale. La II guerra mondiale peggiora la situazione: nel 1941 l’Italia, insieme all’alleato nazista, occupa la ex Jugoslavia. La sua “zona di competenza” corrisponde all’odierna Slovenia. Mentre in Italia vengono allestiti decine di campi di internamento per jugoslavi, Lubiana, ad esempio, diventa un campo di concentramento a cielo aperto (fu chiusa completamente da un reticolato) e violenti rastrellamenti si perpetrano in tutta la città. In Croazia e Montenegro vengono imposte dittature fasciste. Di fronte alla forza della resistenza jugoslava (che liberò il paese senza l’aiuto né di Stalin né degli Alleati), vengono rastrellati e incendiati interi villaggi, uccisi civili senza processo e commesse atrocità di ogni tipo per dissuadere col terrore coloro che erano oppressi da più di venti anni dal resistere.

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9 e 10 Febbraio 2012: solidarietà ai compagni sotto processo

Giovedì 9 febbraio PRESIDIO alle ore 11 di fronte al Tribunale di Firenze in viale Guidoni a Novoli.

Venerdì 10 febbraio ore 9 secondo presidio di solidarietà

Clicca e ascolta lo spot radio del presidio e degli appuntamenti

Di seguito i comunicati di Firenze Antifascista e del Movimento di Lotta per la Casa. La solidarietà è un’arma: USIAMOLA! Col*Pol

Al via il processo per i fatti di via della scala del 2009, fatti che portarono a 11 perquisizioni in casa di altrettanti compagni e all’arresto di uno di essi.
I fatti: dopo un’iniziativa elettorale organizzata da FN, dalla Destra, e Fiamma tricolore un gruppo di fascisti gira indisturbato per il centro di Firenze, compiendo aggressioni e intimidazioni ai danni di immigrati e di un gruppo di ragazzi che si recavano al concerto della Banda Bassotti alla Fortezza; seguono e aspettano fuori da un pub una compagna che telefona per chiedere aiuto. Quella sera a Firenze erano molti gli appuntamenti: solo il concerto della Banda Bassotti e la tre giorni di musica popolare al CPA Fi-Sud coinvolgevano centinaia di compagni e antifascisti. Normale che le scorribande dei camerati non sarebbero state tollerate a lungo in una città che ancora esprime un radicato
antifascismo. E’ così che un gruppo di compagni che si era recato in centro per verificare le continue voci di aggressioni è stato fermato e identificato dalla polizia.
Questi undici compagni, perquisiti poi il 6 Novembre con esito negativo, sono imputati di tentate lesioni aggravate dalla premeditazione e dalla finalità di terrorismo, accusa evidentemente pretestuosa che vuole giudicarli per il solo fatto di essere antifascisti.

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