Archivio per la categoria COMUNICATI

CONSIDERAZIONI SUL 15 OTTOBRE

Come prevedibile, la risposta alla partecipatissima manifestazione del 15 Ottobre è stata un attacco frontale, ad opera degli apparati repressivi e col supporto della stampa di regime, contro la vasta area di dissenso che si è espressa in piazza. Ci sono state perquisizioni a tappeto in tutta Italia, 11 nella sola Firenze, anche contro compagni che neppure erano presenti a Roma, ma colpevoli solo di una precisa appartenenza politica. L’ondata repressiva ha colpito arbitrariamente chi lotta quotidianamente conto le politiche neoliberiste governative e comunitarie, chi difende il territorio, il diritto allo studio, chi avanza rivendicazioni contro la precarietà e lo sfruttamento padronale. Preoccupanti e inaccettabili sono le dichiarazioni dei vari Di Pietro e Maroni che lasciano prevedere pesanti riduzioni delle libertà politiche e degli spazi di democrazia: provvedimenti come Daspo, Legge Reale, arresti preventivi e la possibilità di autorizzare cortei solo disponendo di un patrimonio di garanzia per eventuali danni, fanno tornare la memoria direttamente agli anni bui del Fascismo. Non si tratta però di una stretta autoritaria fine a se stessa. Al contrario, la gestione emergenziale della protesta risponde direttamente alla necessità di Prosegui la lettura »

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!TOMA LA CALLE! IL 15 OTTOBRE SCENDIAMO IN PIAZZA! PULLMAN da FIRENZE

Presto TUTTE le informazioni suii PULLMAN per il CORTEO DEL 15 OTTOBRE a ROMA

Per INFORMAZIONI e altro è’ disponibile QUESTO NUMERO:

340/6351860

Il 15 ottobre, raccogliendo il semplice appello dei movimenti spagnoli !TOMA LA CALLE! – Prendi la piazza, nelle principali città europee vi saranno manifestazioni e cortei contro le politiche economiche europee di tagli e sacrifici: diminuzione dei salari, licenziamenti e precarietà, tagli alle spese sociali e alle pensioni, alla sanità e all’istruzione, privatizzazioni e, dulcis in fundo, guerre e repressione. Queste sono le soluzioni che padroni, banche e governi vogliono imporre in questa crisi profonda del capitalismo, in Europa come nel resto del mondo. Ma ovunque, mobilitazioni, iniziative e rivolte cercano di opporsi e resistere a queste ricette, rivendicando giustizia sociale, diritti ed autodeterminazione. Dalla resistenza tenace del popolo greco sotto attacco ormai da oltre due anni, alle rivolte in Egitto e Tunisia, dai movimenti spagnoli che dal maggio 2011 occupano le piazze, alle manifestazioni di New York e delle altre città negli USA, milioni di persone dicono BASTA alle guerre e un sistema economico in crisi che produce sempre più povertà e sfruttamento e impone sacrifici per quasi tutti e ricchezza per pochi.

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7 ottobre: CORTEO STUDENTESCO

MA QUALE DEBITO, MA QUALI SACRIFICI? IL CAPITALISMO E’ LA CRISI!

Corteo 7 ottobre ore 9 @S.Marco. A seguire, giornata in piazza

In questi mesi il governo sta approvando manovre che, seguendo le direttive imposte da Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale, stanno provocando una vera e propria macelleria sociale. Con la scusa del debito pubblico governo e opposizione hanno dato il via ad una serie di privatizzazioni selvagge, svendite dei beni e servizi pubblici (es a.t.a.f. a Firenze), tagli ai servizi sociali (scuola, sanità, enti locali), aumento dell’età pensionabile e cancellazione dei diritti dei lavoratori. Per mantenere la pace sociale, si ricorre alla subdola retorica della “responsabilità nazionale”, una farsa il cui scopo è far digerire, senza opposizione da parte delle classi subalterne, provvedimenti volti a scaricare i costi della crisi su chi non ne è artefice ma soltanto vittima, rispondendo alle legittime istanze di dissenso con il pugno duro della repressione. Queste logiche di smantellamento totale dello stato sociale non risparmiano gli studenti che subiscono non solo i tagli, ma anche una ristrutturazione complessiva del sistema universitario, volto a favorire la selezione di classe e l’ingresso dei privati nella gestione degli atenei attraverso logiche aziendali.

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Ma quale debito? Ma quali sacrifici? Il capitalismo è la crisi!

Presidio permanente Lunedì 12 Settembre a partire dalle 17 30 sotto la prefettura in via Cavour

Lunedì 12 Settembre, la manovra lacrime e sangue imposta dai “signori del mercato” di Governo, Banca Centrale e Commissione Europea, sarà in discussione al senato. Con la retorica della “coesione nazionale”, il Governo tenta di imporre ulteriori sacrifici a lavoratori, pensionati, studenti e a tutte le classi sociali subalterne mentre banchieri, speculatori e padroni di sempre che, con la loro voracità di profitto hanno creato questa crisi, non pagheranno un centesimo.

Continueranno, anzi, ad arricchirsi con scommesse finanziarie sul crollo degli Stati e ad approfittare della situazione per rosicare diritti.

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SCIOPERO GENERALE: Spezzone Anticapitalista

SPEZZONE ANTICAPITALISTA AL CORTEO DEI SINDACATI DI BASE. ORE 9 P.ZZA SS.ANNUNZIATA

C’è crisi? il capitalismo non può avere la cura, perchè è la malattia

Sono mesi che sentiamo parlare di “crisi”, della “necessità di tornare a crescere”, di “modernizzazione”, di “sacrifici nell’interesse della nazione”. Concetti che ci parlano di problemi da risolvere sulla base di un fantomatico “interesse comune”. E’, però, chiaro che quando la coperta è troppa corta, se copri da una parte, scopri dall’altra e governanti, padroni e media tentano sempre di coprire sé stessi.
La ricetta è semplice: privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite.

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Solidarietà agli studenti cileni in lotta. Piñera assassino!

Da mesi gli studenti cileni sono mobilitati per il diritto allo studio. In un paese devastato e saccheggiato dalle politiche neoliberiste dei Chicago boys di Milton Friedman, che hanno trovato piena attuazione grazie al colpo di stato dell’11 settembre 1973 ad opera del fascista Pinochet, la lotta di studenti e lavoratori sta mettendo in difficoltà il governo di destra di Piñera. Migliaia di arresti, violenze e soprusi dei carabineros, compresa l’uccisione del quattordicenne Manuel Gutierrez a margine di un corteo,  non sono serviti a fermare le proteste nè, tantomeno, ad isolare il fronte studentesco.

Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni cileni in lotta per il diritto allo studio e per una società migliore.

NON UN PASSO INDIETRO !

Viva la lucha de los estudiantes chilenos, para una educacion al servicio del pueblo !

Per info e approfondimenti:

ProiettiliChile. Pinera vuole trattare, il sindacato pure, la piazza no

La Primavera arriva in Chile

Chile: “settimana decisiva per la primavera degli studenti”

http://www.mir-chile.cl/jrme.htm – sito della Juventud Rebelde Miguel Enriquez

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Solidarietà a Giorgio Pacini

Nella mattina del 17 agosto è stata recapitata una lettera intimidatoria al presidente della sezione Gavinana dell’ Anpi, Giorgio Pacini. La lettera, contenente un’immagine di gerarchi fascisti e la scritta “Viva i Franchi Tiratori”, aveva all’interno due vecchi proiettili.

Di fronte all’arroganza di coloro che si riempiono la bocca con parole come “duce” e “fascismo”, che vorrebbero una società modellata su quella del ventennio, che portano avanti, giorno dopo giorno, una politica razzista e xenofoba, è necessario esprimere massima solidarietà a chi subisce intimidazioni ed aggressioni per la sua pratica antifascista. Vili i franchi tiratori di un tempo che, nascosti negli angoli bui sparavano indiscriminatamente per seminare terrore, vili i fascisti di oggi che, cercando di riscrivere la storia e minacciando chi si oppone a questo, tentano di ridare legittimità a gruppi e ideologie sconfitte dalla resistenza di uomini e donne come Giorgio Pacini.

Oggi come ieri, l’antifascismo deve essere pratica quotidiana, individuale e collettiva.

Collettivo Politico di Scienze Politiche

 

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11 AGOSTO: FIRENZE ROSSA E PARTIGIANA

L’11 agosto è l’anniversario della Liberazione di Firenze dal nazifascismo.

Firenze fu liberata dai partigiani che quel giorno vi entrarono armi in pugno accolti da un popolo in festa pronto ad abbracciarli come figli.

Firenze fu liberata dalle Brigate Garibaldine e da tutti quei giovani che decisero di arruolarvisi, dai chi combatté in città come i gappisti o le SAP, ma anche da tutti coloro che davano sostegno e supporto alla loro azione come le staffette, i contadini che offrivano loro cibo e riparo, gli operai che nelle fabbriche sabotavano l’economia di guerra.

Questo è e deve essere l’11 agosto per Firenze: non ci interessano posizioni equilibrate o ancor meno il silenzio di fronte al vergognoso appuntamento lanciato dai fascisti di Casaggì. Il silenzio più pesante è certamente quello delle istituzioni cittadine che autorizzando iniziative di questo tipo se ne rendono complici, concedendo ai fascisti spazi tali di agibilità politica che addirittura radio, ormai solo sedicenti di sinistra, arrivano a mandare in onda le loro interviste. Andare a Trespiano a ricordare i franchi tiratori va addirittura oltre il tentativo di riscrivere la storia.

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Solidarietà agli antifascisti teramani

Continua a dispiegarsi il disegno repressivo ad opera dello Stato: da Bologna a Torino, da Napoli a Forlì fino ad arrivare a Firenze, colpita duramente nelle giornate del 4 maggio e del 13 giugno, si manifesta sempre più forte la volontà di mettere a tacere e di criminalizzare ogni forma di opposizione, di dissenso e di alternativa reale ad un sistema sempre più in crisi. Mercoledì 13 luglio, 11 antifascisti teramani sono stati denunciati con l’accusa di associazione a delinquere “finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro la persona e l’incolumità pubblica”. Con questa operazione si tenta inoltre di parificare fascismo e antifascismo in nome della pacificazione sociale e del revisionismo. L’antifascismo, però, è un valore, è lotta quotidiana contro l’emarginazione, la xenofobia, il razzismo e la paura dell’altro.

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